11 settembre 2008

Finite le celebrazioni per la Patrona dei sardi l'antica statua ritrova l'originale collocazione nella chiesa. In mostra i doni del Papa


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Bonaria. Finite le celebrazioni per la Patrona dei sardi l'antica statua ritrova l'originale collocazione nella chiesa

Il simulacro al suo posto, in mostra i doni del Papa

Il giorno dopo la visita a Cagliari di Papa Benedetto XVI, l'antica statua della Madonna di Bonaria, risalente al 1370, riprende il suo posto nell'altare centrale della chiesa fondata dai catalani sul colle. I Padri Mercedari, custodi del simulacro della Vergine, hanno riaperto il passaggio che consente ai fedeli di pregare sotto l'immagine della Madonna, acclamata come Patrona Massima della Sardegna. Presto non si potrà più toccare la parte inferiore della statua che, con il passare del tempo e soprattutto con il continuo sfregamento delle mani dei pellegrini, sta iniziando a rovinarsi. La Soprintendenza, infatti, chiederà ai Padri Mercedari di «proteggere» la statua con un divisorio trasparente per impedire che il prezioso legno di carrubo (con il quale è stata scolpita l'immagine di Maria) possa deteriorarsi ulteriormente.
Da ieri, intanto, è possibile ammirare i tre nuovi doni che la Madonna di Bonaria ha ricevuto da Papa Benedetto XVI, dai sardi e dalla città di Cagliari in occasione dei festeggiamenti per il primo Centenario della proclamazione della Madonna a Patrona Massima della Sardegna.
La nuova navicella d'oro, segno della devozione della gente dell'Isola, la medaglia d'oro, donata dal Comune, e la rosa d'oro, omaggio di Papa Ratzinger, sono esposte al pubblico in una vetrina del Museo di Bonaria, situato nel chiostro di lato alla chiesa trecentesca. Accanto a questi doni, a ricordo della terza visita papale nel Santuario, sono esposti nella vetrina lo "zucchetto" utilizzato domenica dal Pontefice, il libro con la firma e la penna usata dal Santo Padre.
«La nave d'oro - hanno spiegato i Padri Mercedari - sarà ricollocata sulla statua durante particolari feste religiose in onore della Madonna».
I Mercedari sono stati i veri protagonisti dell'incontro: sin dalla scorsa estate, dal momento dell'annuncio, hanno lavorato in silenzio per organizzare l'Anno mariano con la statua della Madonna in pellegrinaggio in tutta la Sardegna e nel contempo per preparare la storica visita. Per la terza volta un Papa è venuto nell'isola e sempre in occasioni legate al culto della Vergine. «Siamo felici per questa visita - ha detto Padre Efisio Schirru, segretario del Comitato del Centenario e responsabile di Radio Bonaria: - tutta la giornata è trascorsa con un unico filo conduttore, richiamato più volte dal Santo Padre: la devozione per la nostra Madonna, per la quale, con questo primo Centenario, si è rinsaldata la devozione di tutti i sardi».
Finita la festa solenne, continuano le iniziative che hanno fatto da contorno e che ruotano attorno a Bonaria. Sino al 30 settembre al Lazzaretto di Sant'Elia si può vedere la mostra documentaria e storico-artistico promossa dai Padri Mercedari e organizzata dalla Soprintendenza archivistica, dalla Soprintendenza ai beni storici artistici e dall'assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari. Oltre a numerosi documenti inediti provenienti dall'archivio del Convento di Bonaria, sono esposte opere d'arte, a partire dal secolo XVI, in particolare antichi simulacri e retabli provenienti da tutta la Sardegna, raffiguranti per lo più la Madonna di Bonaria o della Mercede e altri oggetti legati al culto mariano diffusissimo nell'Isola.

© Copyright L'Unione Sarda, 9 settembre 2008

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