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In preghiera sulla tomba dell'amico missionario
Gli applausi dei diecimila fedeli convenuti nella piazza del Duomo di Bressanone hanno sottolineato più volte le parole di Benedetto XVI al primo Angelus dalle montagne dell'Alto Adige.
Quella di domenica 3 agosto è stata una giornata molto intensa per il Pontefice che ha guidato la preghiera mariana dopo il saluto rivoltogli dal vescovo Wilhelm Emil Egger, in tedesco, italiano e ladino, l'antica lingua diffusa nella zona. Il presule in precedenza aveva celebrato la messa.
Il Pontefice, dopo aver salutato nelle varie lingue con un particolare ricordo di Giuseppe Freinandemetz - il santo altoatesino che è stato missionario in Cina - si è intrattenuto con i cardinali Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, e Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli; con alcuni vescovi e con una rappresentanza di suore e di laici.
Dopo l'Angelus il Papa ha visitato la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, quindi si è recato al villaggio di Sant'Andrea, sulle montagne che sovrastano Bressanone: qui ha pregato insieme al fratello, monsignor Georg Ratzinger, nel piccolo cimitero locale, dov'è sepolto l'amico sacerdote Anton Agreiter, a lungo missionario in Africa, morto nel 2003.
(©L'Osservatore Romano - 4-5 agosto 2008)
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