25 agosto 2008

Notizie d’agosto. Tempo sprecato per l’informazione (Deriu per Sir)


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MASS MEDIA - Notizie d’agosto

Tempo sprecato per l’informazione

Marco Deriu

Se già in tempi normali la qualità dell’informazione italiana lascia molto a desiderare, nel periodo estivo questo aspetto diventa ancor più drammaticamente evidente. A prescindere dagli argomenti trattati, le notizie d’agosto hanno un sapore diverso da quelle del resto dell’anno. Una differenza evidente riguarda la scelta dei contenuti, a partire – per esempio – dai temi politici. A Parlamento chiuso, i giornalisti non hanno materia prima per le loro cronache politiche, né per le lunghe calate di testo o i noiosi servizi televisivi sui presunti retroscena che agitano i palazzi del potere. E così accentuano ulteriormente la già insopportabile tendenza a mettere i protagonisti della scena uno contro l’altro, magari a distanza.
Ma questo ancora non basta, e così l’attenzione ai politici e agli altri personaggi famosi si sposta sulle loro vacanze: dove, con chi e per quanto tempo sono andati il tale onorevole o la ministra carina, la presentatrice d’assalto o il giornalista di lungo corso, l’imprenditore più rappresentativo o il manager che ha sposato la soubrette... L’agosto 2008 che si sta per concludere non è stato diverso rispetto agli anni precedenti, salvo il conflitto nel Caucaso il cui inizio è coinciso con quello delle Olimpiadi.
Nell’informazione estiva nazionale acquista inevitabilmente uno spazio crescente la cronaca, meglio (per le testate) se nera. Non si capisce se in questo periodo ci siano davvero più delitti e più incidenti oppure se le statistiche siano nella media e semplicemente i casi sembrino di più perché c’è meno da raccontare in altri settori. Tragedie del mare e della montagna, storie di violenze e maltrattamenti, approfondimenti delle drammatiche vicende legate ai conflitti bellici ci hanno purtroppo tenuto compagnia in queste settimane, occupando spazi ben maggiori del solito. Per carità, anche i lati peggiori vanno raccontati ma c’è modo e modo; il “modo” estivo è molto più vampiresco del solito. E, soprattutto, ci sono tragedie vere che i media si guardano bene dal raccontare come dovrebbero, forse perché non sono abbastanza “sensazionali” e non si prestano alle speculazioni.
Fra i contenuti che puntualmente sono tornati a invadere gli spazi dedicati alle notizie, i consigli di lettura, le indicazioni per i viaggi o per vivere bene nelle città semideserte (visto che, a causa del costo crescente della vita, ci si sposta sempre meno), i soliti consigli per non restare intruppati nel traffico del weekend, per non ustionarsi sotto i raggi del sole a picco, per non patire le conseguenze dell’afa, per non trovarsi in situazioni di rischio nei luoghi di villeggiatura. Sempre ben accetti, per carità, ma a volte viene da chiedersi: possibile che debbano essere un telegiornale o un quotidiano a illuminare il nostro (così scarso) buon senso?
Lo sport è solitamente l’altro grande assente, in un periodo in cui si possono raccontare quasi soltanto le amichevoli delle squadre di calcio. Ma quest’anno c’è stato l’evento sportivo per antonomasia: le Olimpiadi. L’avvicinamento all’appuntamento ha aperto spazi di informazione sulla Cina come mai era successo prima. Così è stato possibile scoprire più da vicino una parte mondo che, essendo poco conosciuta, viene spesso raccontata in maniera stereotipata, distorta o iperbolica. D’altro canto, l’attesa dell’appuntamento olimpico ha gonfiato a dismisura alcuni argomenti poi rivelatisi in parte privi di interesse – per esempio, la quantità incredibile di smog che avvolge Pechino – e non ha favorito l’approfondimento di altri temi ben più interessanti da provare a indagare, primo su tutti il discorso dei diritti umani.
Oltre ai contenuti, anche le forme e i linguaggi dell’informazione estiva subiscono una metamorfosi. Si cerca di rendere meno seriosa la veste delle testate, attraverso un’impaginazione più ariosa e molto fotografica per quanto riguarda i giornali, attraverso un linguaggio più confidenziale e un abbigliamento più sportivo, soprattutto da parte delle giornaliste, per ciò che concerne i tg. E poi si tende a infarcire di chiacchiericcio l’esposizione delle notizie, aumentando gli spazi dedicati al bla-bla (che già, peraltro, non mancano di certo nel panorama televisivo italiano).
Peccato! Proprio perché in vacanza le persone hanno più tempo a disposizione, sarebbe anzi questo il momento per proporre adeguati approfondimenti sui temi di maggior interesse.

© Copyright Sir

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao raffaella, hai saputo dell'iniziativa di un "prete teologo" di avviare un concorso di belleza per suore? e Pare che abbia il beneplacito del vaticano... Sono rimasto basito, qualunque siano le sue buone intenzioni è qualcosa di assurdo. Seppure non è da disprezzare il nostro corpo non è neanche da porre al centro dell'attenzione, specie quello di persone consacrate che hanno fatto voto di castità. Mah...

Marco

Raffaella ha detto...

Ciao Marco, ho saputo...probabilmente si tratta di un classico "colpo di sole" agostano :-))

gemma ha detto...

ditemi che non è vero...e la vincitrice cosa diventerà? Catechina di "striscia il rosario??"

Anonimo ha detto...

Ho pensato subito: ecco i frutti avvelenati del post-concilio. Ma poi ci ho ripensato: questa è semplicemente l'idea di un furbacchione, che ritiene di poter agganciare l'attenzione dei media per dare fiato alla propria piccola carriera di presunto "teologo".
Il geniale inventore del concorso ha comunque rinunciato all'iniziativa. Vi prego, non divulgatene il nome, fareste il suo gioco.