20 luglio 2007

Puo' ancora fare scalpore il fatto che il Papa vada a cena da una sua collaboratrice?


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Cari amici, riporto un interessante articolo de "Il Foglio". Tutto bene tranne una frase che mi lascia un po' perplessa: sembra che il Papa si sia recato, a cena, a casa della sua collaboratrice Ingrid Stampa lo scorso 9 giugno. Nell'articolo si dice che la cosa ha fatto scalpore. Mi chiedo: come mai? Che cosa c'e' di male se il Santo Padre si reca in visita ad una persona che e' stata una sua preziosa collaboratrice (e lo e' ancora)?
Ecco! Piu' presenza delle donne (spero che davvero trovino spazio, e soprattutto nella struttura dei media vaticani) potrebbe far cessare certi scalpori e stupori, francamente ingiustificati
.
Raffaella


La chiesa rosa

Non si arriverà al 50 per cento, ma in Vaticano si dà spazio alle donne. Un giallo in Cina.

Il Vaticano ascolta Cherie?

Quando nell’aprile dello scorso anno la moglie di Tony Blair, la cattolica Cherie, venne in Vaticano per una conferenza alla pontificia Accademia delle Scienze, se ne uscì con una battuta che apparve piuttosto irriverente: “Non ci sono molte ragioni per cui la metà dei posti della Curia romana non possano essere occupati da donne”. Alcune dichiarazioni rilasciate dal cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone e riprese dai giornali di ieri sembrano preludere a un allargamento delle quote rosa in Vaticano. Anche se è prevedibile che non si arriverà al fifty-fifty
auspicato dalla ex first lady britannica.

Le donne di Ratzinger.

Oltre alle quattro laiche consacrate (Carmela, Loredana, Emanuela e Cristina), il cui nome comunque non compare sull’Annuario pontificio, a stretto contatto con Papa Benedetto XVI c’è Birgit Wansing, dell’Istituto di Schoenstatt, che da anni è la sua dattilografa di fiducia nonché la curatrice della sua bibliografia.
Un ruolo importante nei Sacri Palazzi ha assunto anche la Ingrid Stampa, musicista, il cui nome compare come curatrice, assieme a Elio Guerriero, del libro su Gesù pubblicato da Mondadori.
Ha fatto scalpore in Vaticano che la sera di sabato 9 giugno (lo stesso giorno in cui c’è stata l’udienza a George Bush) il Papa si sia recato addirittura a cena nell’appartamento vaticano della Stampa, non lontano da porta Sant’Anna. In origine Stampa aveva un ruolo di domestica dell’appartamento dell’allora cardinale Ratzinger, poi il suo ruolo si è esteso, tanto da essere stata assunta nella sezione di lingua tedesca della segreteria di stato dove è stata valorizzata dall’arcivescovo Paolo Sardi, responsabile dell’ufficio che si occupa della stesura dei testi pontifici.

Donne già in carriera vaticana.

Attualmente la donna più alta in grado in Vaticano è suor Enrica Rosanna, salesiana, “sottosegretario” (così sull’Annuario pontificio) della Congregazione per i religiosi. Poi c’è suor Sharon Holland, capo ufficio nello stesso dicastero e la laica Paola Fabrizi, capo ufficio al pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Sempre capo ufficio, alla Fabbrica di San Pietro, abbiamo poi un’altra laica, Maria Cristina Carlo-Stella, nominata in quest’incarico dal cardinale Francesco Marchisano, che oltretutto è insignita del titolo di Dama. Prestigioso, ma puramente onorifico, è poi il titolo di presidente della pontificia Accademia delle Scienze sociali, attualmente ricoperto dalla professoressa Mary Ann Glendon.

Media vaticani più rosa?

Ma quali saranno gli incarichi che – secondo quanto dichiarato dal segretario di stato – in futuro verranno affidati a rappresentanti del gentil sesso? Secondo le norme attuali non si dovrebbe trattare di ruoli che implicano una giurisdizione ecclesiastica, riservati a chierici che hanno ricevuto gli ordini sacri, e cioè a sacerdoti, vescovi o cardinali. Quindi non si avranno donne prefetto o donne segretario nei dicasteri che compongono la Curia romana. Forse se ne potranno avere nei posti da sottosegretario (attualmente alcuni sono vacanti). Nel campo dei mass media vaticani non ci sono questi vincoli. Proprio qui si potranno forse verificare le sorprese in rosa. Di più. Sembra che lo stesso Pontefice abbia, in passato, accarezzato l’idea di avere una giornalista a guidare L’Osservatore Romano, che oggi non ha alcun esponente femminile in redazione. Donna potrebbe essere il vicedirettore della sala stampa vaticana, qualora padre Ciro Benedettini venisse promosso ad altro incarico.

Baruffe cinesi.

La lettera del Papa alla chiesa in Cina è stata generalmente bene accolta sia dalla comunità ufficiale sia da quella clandestina. Ma non sono mancate polemiche riguardo alla sua interpretazione tra chi ne dà una lettura più morbida e chi no. La più clamorosa è scoppiata ieri l’altro sul sito della più importante agenzia di stampa cattolica d’Asia, Ucanews. Protagonista è stato il vescovo salesiano di Hong Kong, Joseph Zen Ze-kiun, che Benedetto XVI ha creato cardinale nel suo primo e finora unico Concistoro. Il presule infatti ha puntigliosamente accusato padre Jeroom Heyndricks, uno dei massimi sinologi della chiesa cattolica, di aver dato – su Ucanews – una cattiva interpretazione del documento
e di averlo fatto per non rompere i rapporti privilegiati che il padre intrattiene con l’Associazione patriottica e in particolare
con il suo vicepresidente, il laico Antonio Liu Bainian. Si attendono repliche.

© Copyright Il Foglio, 20 luglio 2007

2 commenti:

mariateresa ha detto...

è già molto che non abbiano sparato il titolo "il Papa si vede in segreto con una donna" , vista l'aria che tira....
roba da matti.
Fortuna che è il Foglio, che non sono scemi.

euge ha detto...

Infatti, carissima .......... ma, insomma che strazio se esce perchè esce se non esce perchè non esce!!!!!!! ma, sarà anche libero una volta tanto di fare quello che vuole???????????
Lasciatelo in pace!!!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia