19 luglio 2007

La conferenza stampa del cardinale Bertone raccontata da chi l'ha ascoltata


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Cari amici, grazie alla nostra amica Roberta, che non scrive mai, ma che e' stata fondamentale per la creazione e la gestione del blog, possiamo avere una sintesi della conferenza stampa che il cardinale Bertone ha tenuto ieri pomeriggio in Cadore.
L'evento e' stato trasmesso in diretta da Skytg24 (servizio active). Personalmente mi sembra quantomeno assurdo che ne' Telepace ne' Sat2000 ne', tantomeno, la Rai abbiano ritenuto opportuno trasmettere le immagini dell'intervento del Segretario di Stato Vaticano.
Mi sarei aspettata che almeno le televisioni cattoliche avessero interesse a mandare in onda qualcosa di veramente interessante. Su questo punto, magari, torneremo in un altro post. Un assaggio e' gia' leggibile nel post "I media vaticani che vorrei" del 12 giugno scorso.
Lasciamo da parte le polemiche e parliamo della conferenza stampa che Roberta descrive come molto familiare e svoltasi in una simpatica atmosfera.
Il cardinale Bertone si e' soffermato molto sulla figura di Papa Benedetto che i media hanno sempre descritto come un teologo rigoroso se non addirittura freddo.
L'immagine che i media avevano costruito sul Papa si e' dolorosamente (per i media) infranta con la realta'. Benedetto XVI e' un Papa molto popolare (l'affluenza agli Angelus ed alle udienze e' la piu' alta mai registrata).
Perche'? Il cardinale Bertone e' convinto che Benedetto XVI eserciti un fascino particolare sugli interlocutori, fascino che nasce dal fatto che il Pontefice mette Cristo al centro del suo discorso. In ogni parola del Papa traspira questa sua dimensione cristologica imprescindibile. Lo dimostra il successo del libro "Gesu' di Nazaret" che, in ogni continente, sta avendo un enorme successo. Non dimentichiamo poi che anche personaggi insospettabili, intervistati dalla stampa (probabilmente il cardinale si riferisce ad alcune interviste de "Il Giornale"), ammettono di essere molto affascinati dal Papa. Un esempio e' costituito da Lucio Dalla.
Benedetto XVI, come prima il cardinale Ratzinger, vive in prima persona il concetto di collegialita'. E non si tratta di semplici parole ma di fatti: egli ascolta tutti e per tutti ha un'attenzione particolare.
Chiaramente nella Chiesa Cattolica la decisione ultima spetta sempre al Papa, ma non per questo Joseph Ratzinger rinuncia al dialogo con il prossimo.
E qui Bertone ha fatto un riferimento che, guarda caso, non e' stato ripreso da alcun giornale. Chissa' come mai...
Ha affermato, cosa ovvia, che il cardinale Ratzinger, da prefetto, non ha preso decisioni che non fossero state approvate dal Papa. Si preparavano i documenti e poi il cardinale Ratzinger saliva nell'appartamente pontificio per l'approvazione.
Voi non ci vedere un chiaro riferimento alla Dominus Jesus e a tutta la serie di documenti della Congregazione per la dottrina della fede?
Non ho potuto fare a meno di portare avanti una riflessione, mentre la mia amica mi raccontava questa parte dell'intervista: come mai i mass media hanno sempre attaccato il cardinale Ratzinger, prefetto, quando la Congregazione emanava dei documenti "scomodi" e, incuranti della contraddizione, continuano a farlo anche oggi che e' Papa? :-)
Bella domanda, vero?
Non ho potuto non pensare al recente documento della Congregazione per la dottrina della fede sulla salvezza...
Tarcisio Bertone ha poi raccontato qualche aneddoto sul Ratzinger prefetto. Ha insistito sul fatto di non averlo mai visto perdere la calma anche se, a volte, alla Congregazione, durante le riunioni, avrebbe avuto tutte le ragioni di perdere le staffe. Il Papa non da' mai del "tu" ai suoi collaboratori. Non e' una forma di distacco, ma di profondo rispetto. Quando arrivava un nuovo collaboratore al Palazzo del Sant'Uffizio, il cardinale Ratzinger lo trattava esattamente come gli altri, dandogli del "lei". E' accaduto anche con un giovane sacerdote africano che il Papa teneva in gran conto.
Durante la riunione del venerdi', il collaboratore esponeva gli argomenti e i problemi da risolvere. L'allora prefetto Ratzinger chiedeva proprio a lui, il piu' giovane, che cosa ne pensasse di questo o dell'altro argomento e teneva in conto la sua opinione come quella degli altri.
Bertone ha poi parlato del Conclave affermando che tutti i numeri dati dai giornali (e' il caso di dirlo) sono falsi. Non ha rivelato l'esito della votazione finale, ma io, modestamente, penso che il cardinale abbia tirato fuori questo argomento per ribadire che Joseph Ratzinger e' stato eletto con molti piu' voti di quelli che anonimi cardinali, in odore di scomunica, hanno spifferato.
Che grande esempio hanno dato questi personaggi: non solo hanno violato il segreto del Conclave ma hanno anche detto un sacco di bugie...
Il cardinale Bertone si e' soffermato sul motu proprio "Summorum Pontificum", sulla lettera alla Cina, sulla possibilita' di dare piu' spazio alle donne nella curia romana, sul documento della Congregazione per la dottrina della fede sulla salvezza (dei quattro punti si sono occupati i giornali) e, udite udire, sulla lectio di Ratisbona. Bertone, a tale proposito, ha affermato che grazie a quel discorso si e' aperto un dialogo piu' franco ed onesto con i musulmani. Come mai i cari vaticanisti, a parte Avvenire, non hanno parlato di quest'ultima affermazione? Coda di paglia? Sarebbe stato troppo chiedere a questi giornalisti di ammettere che il discorso del 12 settembre 2006 non e' stato un incidente, uno scivolone, una sfortunata svista, ma una grande occasione per aprire un dialogo nuovo (vero, sincero e franco) con l'Islam?
Si', forse era chiedere troppo!!!
Sul viaggio in Brasile, Bertone ha insistito sul fatto che non si e' trattato di un flop, come molti giornali hanno malignamente sostenuto.
Ha citato il teologo Boff (il fratello di Leonardo) che ha dichiarato che il documento conclusivo della conferenza di Aparecida, approvato dal Papa e scritto su sua ispirazione, e' il piu' bello che si potesse immaginare.
Il cardinale Bertone ha anche ricordato la visita del Papa alla fazenda brasiliana con un gruppo di ex tossicodipendenti che hanno abbracciato il Papa facendolo quasi scomparire con le loro braccia. La stessa scena era stata vissuta allo stadio di San Paolo. Ovviamente, di questi episodi, ricordati dal Segretario di Stato, nessun quotidiano ha parlato.
Benedetto XVI e' un vulcano di creativita' secondo il cardinale Bertone. Sta lavorando alla seconda parte del libro su Gesu', che trattera' della Passione di Cristo, sta preparando l'enciclica a carattere sociale, la cui pubblicazione, pero', non e' imminente. Il Papa sta lavorando anche ad altri progetti che vedranno la luce nel 2008.
Alla domanda sulla ragione per cui il Pontefice viene tanto osteggiato quando parla dei temi etici, il cardinale ha risposto che la Chiesa non puo' tacere.
E' venuto poi il momento di sferrare l'attacco ai mass media. Il cardinale Bertone ha infatti fatto notare che il Papa viene criticato quando parla di morale e di etica mentre lo si accusa di non parlare delle tematiche sociali. Cio' e' avvenuto anche in Brasile. Peccato che il Papa parli sempre dei temi sociali, ma i media non se ne accorgono salvo poi lamentarsi perche' non se ne occupa :-)))))))))))))))))
Bertone ha poi ribadito che non esiste alcun quarto segreto di Fatima e che il terzo e' stato completamente reso pubblico.
Riguardo al viaggio in Turchia, il Segretario di Stato ha ammesso che da piu' parti si premeva perche' venisse cancellato, ma il Papa ha insistito per andarci ugualmente mettendosi nella mani di Cristo, colui che guida la Chiesa.
Sullo scandalo della pedofilia dei sacerdoti, il cardinale Bertone ha confermato che il problema preoccupa molto il Papa.
Passo e chiudo :-)
Raffaella

13 commenti:

mariateresa ha detto...

Cosa dobbiamo concludere noi comuni mortali, mentre ci sono 40 gradi? (il che ha il suo peso)
Che noi dobbiamo sempre essere consapevoli che i media non sono immediatemente alla fine sinceri e che i media cattolici , in particolare, sono un po' addormentati,il perchè del fatto potrebbe aprire un dibattito assai lungo.
Del resto il panorama mediatico è diverso dai tempi di GPII .
Ci si accontentava allora del numero osannante dei fedeli, salvo alcuni commenti a distanza che rilevavano come i fedeli osannanti di GPII non andavano poi a messa e riducevano tutto il loro impegno al tifo.
Perchè di GPII si è detto anche questo.Qualcuno si ricorda?
C'erano fior di articoli con autori innamorati della loro puzza sotto il naso.Qualcuno lo ricordo a caso: Melloni.
Ora, oggi come oggi, non è così facile dare ad intendere che il pubblico va a sostenere una bella e simpatica faccia e arrivare alla conclusione che il pubblico va a sentire proprio lui è pesa per tanti. Anzi alcuni danno senz'altro la testa contro il muro.
Ricordo un poveraccio della CNN che in tv ha detto, ma sì, la gente alle udienze con B16 è in crescita, ma quelli sono già convinti. Ancora ricordo la sua faccia da poverino. Si chiamava, mi pare Vinci e , come si dice dalle mie parti, sbaruslava assai convinto,cioè diceva delle fetecchie contando sul senso comune e su tanti invertebrati colleghi.
Perché se i fedeli alle udienze sono in crescita perché sono convinti è forse un dato negativo o limitativo?
Insomma di fuffa ne ho letta tanta in questo periodo e una vigilanza serena ma obiettiva non guasta.
E non guasterà per il futuro.
Naturalmente questo genere di vigilanza , cara Raffaella, serve per il nostro cervello e non per altro. Ognuno di noi ci tiene, oltre ad essere cristiano, a non essere un bue.

Anonimo ha detto...

Grazie del tuo commento, Mariateresa. Ricordo anche io qualche articolo sprezzante nei confronti di Papa Wojtyla. Si diceva che quei ragazzi andavano a sentire il cantante e non la canzone. E adesso? Me li immagino certi soloni controllare e ricontrollare i dati delle udienze per poter scrivere, il giorno dopo, che i fedeli sono in calo.
E' successo anche in Brasile come se il contarsi importasse piu' del messaggio.
Ricordo anche il "buon" Vinci che quasi di lamentava perche' il Papa parla ai Cattolici. E a chi deve parlare? Anche li' c'era un intento denigratorio, come se i fedeli che assistono alle udienze fossero una mandria di bufali.
Mi dispiace ma siamo qui per vigilare :-))

Luisa ha detto...

....e chi la RAI aveva scelto per commentare quella che era la visita di Ciampi al Papa se mi ricordo bene ? Con Vinci della CNN ...Melloni... bien-sûr, e in studio c`era Navarro Vals che avevo trovato stranamente discreto, davanti alle inezie sgocciolate ,no direi sparate, da Vinci.
Mi ricordo la lunga discussione sul blog di Accattoli, e mi sembra che anche Zavattaro (o De Carli) era intervenuto per dire che la scelta dei commentatori non dipendeva da loro.
Già, il n° sempre crescente di persone che si spostano per ascoltare e non solo vedere, il Papa, deve lasciare molti giornalisti spiazzati, e se davvero, secondo Vinci, tutti erano già convinti prima, allora dove si nascondevano?
Prendere i fedeli cattolici per dei deficienti, privi di ragionamento, che, non sapendo riflettere con la testa propria, hanno bisogno di un maestro che dice loro che cosa pensare, è l`ultima o la penultima o forse è la già vecchia trovata di chi non sa più che dire.
Il pensiero forte di Benedetto XVI, disturba molti pensieri deboli, ma mi sa che i pensatori deboli non siano qulli che certi media vorrebbero rinchiudere in una nicchia, come un fenomeno di nicchia!

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa, mi sembra che l'occasione della sparata di Vinci fosse la visita di Prodi in Vaticano. In quella occasione ci furono molte parole di troppo e troppi silenzi...
Hai ragione, cara Luisa: se i fedeli erano gia' convinti, dov'erano? Come mai sentono l'esigenza di andare personalmente ad ascoltare il Papa? Curiosita'? Non scherziamo e non insultiamo l'intelligenza di alcuno: sono passati 27 mesi dall'elezione di Benedetto XVI! Certi pensatori illuminati ne hanno combinata un'altra: si sono scagliati contro Magdi Allam! Ne parliamo in un post. Sapete chi ha firmato il manifesto contro Allam? Avete indovinato! Melloni, Bianchi...

mariateresa ha detto...

sì, era la visita di Prodi in Vaticano, ma in quell'occasione Melloni tenne un profilo educatino e perbenino, non sembrava lui.
Lo scandalo fu Vinci e mi ricordo Zavattaro, che ha un carattere assai mansueto, che arrivò a interromperlo dicendo "ma insomma a Colonia c'erano un milione di giovani!" al che , scuotendo il testone, il nostro geniale Vinci dichiarava "sì , c'erano, ma erano già convinti..." Io se fossi stata lì gli avrei messo un dito in un occhio senza esitazione.
Quanto al Brasile, sull'ultima messa a Aparecida un commentatore per sostenere che c'era meno gente del previsto è arrivato a contare le ostie rimaste dopo la comunione, mi pare fosse Di Giacomo, ma non sono sicura. Non credo che nessuno si sia preso questa briga per nessun papa. Mi sembrava di sognare.
Insomma non si teme di sfidare il ridicolo e il non senso.
Cosa arriveranno a contare la prossima volta? Mi vengono delle battutacce che trattengo.
E' una vera libidine che questo blog conservi la memoria di tante bestialità a futura memoria e vergogna.

Anonimo ha detto...

Eh, cara Mariateresa, la funzione del blog e' anche questa: conservare la memoria e smascherare future ipocrisie...
Mi pare che alcuni siano quasi alla disperazione: che cosa possiamo scrivere oggi contro il Papa? Ah, si', contiamo i tappi delle bottiglie buttati nei cassonetti!
La cosa divertente e' che certuni non vedono l'ora di segnalare ogni minima riduzione del numero di fedeli, ma non parlano mai dei grandi incontri del Papa (ricordate la GMG diocesana, per cui non basto' la Basilica di San Pietro?) e, se lo fanno, e' solo per ribadire che i presenti sono gia' convinti...

mariateresa ha detto...

aggiungo solo che le firme contro il libro di Allam sono uno scandalo, condivido il bell'articolo di Battista sul Corriere, anche la punteggiatura.
Quando ho letto il nome di Bianchi ho sperato in un omonimo.
Mi è dispiaciuto veramente, per lui riservo una certa dose di rispetto che purtroppo con Melloni si è estinto.
Ma come si fa a firmare contro un libro?
Il dialogo con tutti, il riconoscimento dell'altro, la diversità cristiana eppoi vai a firmare contro un libro (!!!!!)tra l'altro scritto da un uomo che vive, mangia e dorme con la scorta...
Bisogna che faccia molto caldo a Bose...

Anonimo ha detto...

Ho scritto un post apposito sullo scandalo anti-Allam (per me questa e' l'unica parola utilizzabile).
L'articolo sul conteggio delle Ostie consacrate e' proprio di Filippo Dio Giacomo:
http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2007/05/analisi-di-parte-del-viaggio-in-brasile.html

francesco ha detto...

come commento vi incollo il terzo capitolo della regola di san benedetto... che spiega molto del modo di fare di benedetto xvi!
"[1] Ogni volta che deve risolversi in monastero qualche affare di particolare gravità, l'abate convochi tutta la comunità, ed esponga lui di che si tratti. [2] Dopo aver ascoltato il consiglio dei fratelli, ci ripensi su da sé, e faccia quel che avrà stimato più utile. [3] Ma abbiamo detto di chiamare a consiglio tutti, perché spesso ad uno più giovane il Signore ispira un parere migliore.
[4] Allora però i fratelli diano il consiglio con tutta umiltà e sottomissione, e non osino sostenere con sfrontata ostinatezza il loro pensiero; [5] la decisione dipenda dal volere dell'abate; e in ciò che egli avrà stabilito come più opportuno, tutti gli obbediscano. [6] Ma come ai discepoli è doveroso obbedire al maestro, così è conveniente che anche lui tutto disponga con provvida ed equanime assennatezza.
[7] In tutto dunque tutti seguano come maestra la Regola, e nessuno ardisca deviare da essa.
[8] Nessuno in monastero vada dietro all'inclinazione della propria volontà. [9] Né alcuno abbia l'ardire di contendere col suo abate ostinatamente o fuori del monastero: [10] chi osasse far ciò, sia sottoposto alla disciplina regolare. [11] L'abate però dal canto suo operi tutto col timore di Dio e secondo le prescrizioni della Regola, sapendo che dovrà certamente rendere conto di tutti i giudizi suoi al giustissimo giudice Dio.
[12] Se poi si tratti di affari del monastero meno importanti, si serva del consiglio dei soli anziani, [13] perché sta scritto: «Fa' tutto col consiglio, e dopo non avrai a pentirtene
»
francesco

Anonimo ha detto...

Bellissime queste perle di saggezza, don Francesco, ma perché ha evidenziato solo i punti 2 e 3?

Anonimo ha detto...

Bellissimo questo capitolo della Regola!!! Credo che lo spirito benedettino abiti saldamente in Benedetto XVI :-)
Mi piace molto la norma n. 8: [8] Nessuno in monastero vada dietro all'inclinazione della propria volontà.

francesco ha detto...

li ho evidenziati perché permettono di capire le radici benedettine dell'autorità nella chiesa (la regolamentazione dell'episcopato monarchico della chiesa è perfettamente descritto dal n.2) e di comprendere lo stile di benedetto xvi sull'ascoltare tutti, ma decidere lui (magari tutti facessero così!!!) e sull'attenzione ai più "giovani"
francesco

Anonimo ha detto...

Onore a don Francesco!!!