5 dicembre 2007

Mons. Santoro (Brasile): la "Spe salvi" è un dono per il mondo postmoderno


Vedi anche:

Santa Caterina da Siena, "Una piccola donna al centro della storia" (Davide Rondoni per l'Osservatore Romano)

Vittorio Sgarbi: "Il Pontificato di Benedetto XVI è un inno alla bellezza" (da Petrus)

"Spe salvi" e discorso alle Ong cattoliche: il Papa eterno incompreso...dai media! Vladimir per Europa (grandioso articolo sui vaticanisti)

Comunicazione: ritardo nella pubblicazione dei commenti

"Spe salvi", Padre Scalfi (Russia Cristiana): “La speranza marxista è utopismo”

Spe salvi, prof. Baggio: la bellezza dell'enciclica sta nel farci capire come anche i piccoli atti d'amore ci portino al di là dei miti contemporanei

Benedetto XVI concede l'indulgenza plenaria in occasione del 150° anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes

"Spe salvi", Giuliano Ferrara: "Ehi, laiconi, provate a rispondere al Papa"

Il primo e principale impegno di San Cromazio fu quello di porsi in ascolto della Parola, per essere capace di farsene poi annunciatore...

L'ENCICLICA "SPE SALVI": LO SPECIALE DEL BLOG

"Spe salvi", Brescia Oggi: quell’enciclica non vuole demolire scienza e ragione

BENEDETTO XVI: UDIENZA, “LA CHIESA È UNICA”, CRISTO “VERO DIO E VERO UOMO”

René Girard: la "Spe salvi" è un'enciclica sociale

"Spe salvi", Mons. Amato a Famiglia Cristiana: l'enciclica non critica la scienza, ma la speranza fondata sulla scienza...

Antonio Paolucci, nuovo direttore dei Musei Vaticani (Osservatore Romano)

Rosso "malpela" Scalfari ("Repubblica") e Franceschelli ("Il Riformista")

Enciclica "Spe salvi": il commento di Orlando Franceschelli per "Il Riformista"

FORSE VENERDI' IL METROPOLITA KIRILL (NUMERO DUE DI ALESSIO II) VERRA' RICEVUTO DAL PAPA

Dai classici ai Cristiani: "La speranza rovesciata dalla fede in Dio" (Osservatore Romano)

“Spe salvi”. Piccola guida per leggerla con frutto (dal blog di Sandro Magister)

"Spe salvi": tre intellettuali di spicco rispondono "per le rime" ad Eugenio Scalfari

"Spe salvi", Natoli: "Credenti e no, alleati per il riscatto del presente"

"Spe salvi", lo storico Giovagnoli: "Il Papa chiede a i cristiani di non ripiegarsi su se stessi, ma di testimoniare a tutti la speranza evangelica" (Radio Vaticana)

Il Foglio: "Un formidabile weekend da Papa"

(Bartolome Esteban Murillo, "L'Assunzione della Vergine")

Vescovo brasiliano: l’Enciclica è un dono per il mondo postmoderno

Monsignor Filippo Santoro commenta la “Spe salvi"

Di Alexandre Ribeiro

PETRÓPOLIS, mercoledì, 5 dicembre 2007 (ZENIT.org).- La seconda Enciclica di Papa Benedetto XVI, Spe salvi, sulla speranza, “è un dono per il nostro mondo postmoderno, spesso deluso e desideroso di una vera speranza”, ha affermato monsignor Filippo Santoro.
Noto teologo, il Vescovo di Petrópolis (Brasile) ha scritto un messaggio ai fedeli, diffuso dal sito dell’Arcidiocesi di Rio de Janeiro, in cui commenta il testo del Papa.
Membro della Commissione Episcopale Pastorale per la Dottrina della Fede della CNBB (Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile), monsignor Santoro spiega che “l’esperienza cristiana non è un vago sentimento soggettivo di apertura al futuro, né un semplice atteggiamento interiore o una generica aspettativa di qualcosa di meglio ora totalmente assente”.
Nell’esperienza cristiana, afferma, “il presente è già toccato dal futuro e per questo si può sperare”.

“Tutti noi, scrive il Papa citando Sant’Agostino, desideriamo la vita nel suo senso pieno, vogliamo che non sia minacciata dalla morte, ma una vita di questo tipo è a noi sconosciuta”.

“Attraverso Cristo sboccia per gli uomini una speranza che non è appena un qualcosa di desiderato che si colloca nel futuro, ma una realtà presente, una vera presenza”, sostiene.
Il Vescovo di Petrópolis commenta che, “nei tempi moderni, a partire dalla riflessione di Francis Bacon, il paradiso perduto, la realizzazione piena della nostra speranza, non viene più dalla fede in Cristo, ma dal legame tra scienza e prassi”.
“Questo non ha implicato, all’inizio, l’eliminazione della speranza cristiana, ma la sua irrilevanza, perché l’ha relegata alla sfera delle cose private e ultraterrene. La speranza nascerebbe dalla scienza e dalla prassi che costruiscono il regno dell’uomo”.

“Qui – sottolinea monsignor Santoro –, Benedetto XVI traccia con maestria un profilo molto preciso della cultura moderna e contemporanea, osservando il tema della speranza nelle varie forme secolarizzate, sopratttutto in Kant, ma anche in Engels e Marx, fino ad arrivare alla Scuola di Francoforte”.
“Dopo questo percorso, Benedetto XVI sottolinea il fatto che la scienza può contribuire ad umanizzare la società, ma può anche distruggerla se non viene orientata da forze che sono al di fuori di essa – dalla coscienza e dall’amore”.

“‘L’uomo è redento per amore, ma l’amore può essere distrutto dalla morte’. Per questo, l’essere umano ha bisogno di un amore incondizionato. E’ necessaria uma speranza che resista alle delusioni, e anche quando le speranze diventano realtà si capisce che ciò che raggiungiamo non è la totalità. Abbiamo bisogno di una speranza che vada oltre”, prosegue il presule.
“Dalla speranza biblica si è passati alla speranza del regno umano e ora è davanti agli occhi di tutti, a causa delle guerre, della violenza urbana, delle ingiustizie, della noia, del vuoto e delle droghe, il deficit di speranza che vive il nostro mondo”.
“Abbiamo bisogno di speranza e, soprattutto, della grande speranza che ci fa andare avanti”, ha commentato il Vescovo.
“‘Dio è il fondamento della speranza – non un qualsiasi dio, ma quel Dio che possiede un volto umano e che ci ha amati fino alla fine: ogni singolo e l’umanità nel suo insieme’”, scrive, citando l'Enciclica “Spe salvi”.
“Il Paradiso, punto finale della storia, è già diventato il presente nella persona di Cristo e inizia ad essere sperimentato nell’incontro con Lui”, ha concluso monsignor Santoro.

[Traduzione di Roberta Sciamplicotti]

© Copyright Zenit

Nessun commento: