17 febbraio 2008

Giovanni Paolo II: "Pio IX indisse il Concilio Ecumenico Vaticano I, che chiarì con magisteriale autorità alcune questioni allora dibattute..."


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CAPPELLA PAPALE PER LA BEATIFICAZIONE DI 5 SERVI DI DIO

OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II

Domenica, 3 Settembre 2000

1. Nel contesto dell'Anno Giubilare, è con intima letizia che procedo alla beatificazione di due Pontefici, Pio IX e Giovanni XXIII, e di tre altri servitori del Vangelo nel ministero e nella vita consacrata: l'Arcivescovo di Genova Tommaso Reggio, il sacerdote diocesano Guillaume-Joseph Chaminade, il monaco benedettino Columba Marmion.

Cinque personalità diverse, ciascuna con una sua fisionomia e una sua missione, tutte accomunate dall'anelito alla santità. E' appunto la loro santità che oggi riconosciamo: santità che è rapporto profondo e trasformante con Dio, costruito e vissuto nel quotidiano impegno di adesione alla sua volontà. La santità vive nella storia e ogni santo non è sottratto ai limiti e condizionamenti propri della nostra umanità. Beatificando un suo figlio la Chiesa non celebra particolari opzioni storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all'imitazione e alla venerazione per le sue virtù, a lode della grazia divina che in esse risplende.

Rivolgo il mio deferente saluto alle Delegazioni ufficiali di Italia, Francia, Irlanda, Belgio, Turchia, Bulgaria, qui convenute per la solenne circostanza. Saluto pure i parenti dei nuovi Beati, insieme con i Cardinali, i Vescovi, le personalità civili e religiose che hanno voluto prendere parte a questa celebrazione. Saluto infine voi tutti, cari Fratelli e Sorelle, che siete accorsi in grande numero a rendere omaggio ai Servi di Dio che la Chiesa oggi iscrive nell'Albo dei Beati.

2. Ascoltando le parole dell'acclamazione al Vangelo: "Signore, guidaci sul retto cammino", il pensiero è andato spontaneamente alla vicenda umana e religiosa del Papa Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti.

In mezzo agli eventi turbinosi del suo tempo, egli fu esempio di incondizionata adesione al deposito immutabile delle verità rivelate. Fedele in ogni circostanza agli impegni del suo ministero, seppe sempre dare il primato assoluto a Dio ed ai valori spirituali. Il suo lunghissimo pontificato non fu davvero facile ed egli dovette soffrire non poco nell'adempimento della sua missione al servizio del Vangelo. Fu molto amato, ma anche odiato e calunniato.

Ma fu proprio in mezzo a questi contrasti che brillò più vivida la luce delle sue virtù: le prolungate tribolazioni temprarono la sua fiducia nella divina Provvidenza, del cui sovrano dominio sulle vicende umane egli mai dubitò. Da qui nasceva la profonda serenità di Pio IX, pur in mezzo alle incomprensioni ed agli attacchi di tante persone ostili. A chi gli era accanto amava dire: "Nelle cose umane bisogna contentarsi di fare il meglio che si può e nel resto abbandonarsi alla Provvidenza, la quale sanerà i difetti e le insufficienze dell'uomo".

Sostenuto da questa interiore convinzione, egli indisse il Concilio Ecumenico Vaticano I, che chiarì con magisteriale autorità alcune questioni allora dibattute, confermando l'armonia tra fede e ragione. Nei momenti della prova, Pio IX trovò sostegno in Maria, di cui era molto devoto. Proclamando il dogma dell'Immacolata Concezione, ricordò a tutti che nelle tempeste dell'esistenza umana brilla nella Vergine la luce di Cristo, più forte del peccato e della morte.

3. "Tu sei buono e pronto al perdono" (Ant. d'ingr.). Contempliamo quest'oggi nella gloria del Signore un altro Pontefice, Giovanni XXIII, il Papa che colpì il mondo per l'affabilità del tratto, da cui traspariva la singolare bontà dell'animo.

I disegni divini hanno voluto che la beatificazione accomunasse due Papi vissuti in contesti storici ben diversi, ma legati, al di là delle apparenze, da non poche somiglianze sul piano umano e spirituale. E' nota la profonda venerazione che Papa Giovanni aveva per Pio IX, del quale auspicava la beatificazione. Durante un ritiro spirituale, nel 1959, scriveva nel suo Diario: "Io penso sempre a Pio IX di santa e gloriosa memoria, ed imitandolo nei suoi sacrifici, vorrei essere degno di celebrarne la canonizzazione" (Giornale dell'Anima, p. 560).

© Copyright 2000- Libreria Editrice Vaticana

Eppure per qualcuno solo Benedetto XVI ha parlato in chiave positiva di Pio IX.
R.

Il testo integrale dell'omelia di Giovanni Paolo II e' consultabile qui.

1 commento:

Luisa ha detto...

E se mandassimo a Politi il testo?
Un pò di cultura non fa mai male e talvolta permette anche di non dire stupidaggini.