19 febbraio 2008

L'attesa degli studenti e insegnanti romani per l'incontro di sabato prossimo con il Papa (Radio Vaticana)


Vedi anche:

La Fraternità Sacerdotale di San Pietro organizza per venerdì 22 febbraio alle ore 19 la recita del Santo Rosario

Dieci anni fa Joseph Ratzinger decise di aprire gli archivi dell'Inquisizione: fu una scelta di grande coraggio, di grande liberalità...(Cardini)

Gli uomini d'oggi avvertono un forte richiamo spirituale,ma sono pronti a seguire solo chi testimonia con coerenza la propria adesione a Cristo

Giovedi' il cardinale Bertone parte per Cuba: intervista al Segretario di Stato e programma della visita (Avvenire e Radio Vaticana)

Pio IX, la storia e le false contrapposizioni: Dalla Torre risponde a Politi...

Istruzione «Sanctorum Mater»: il commento di "Avvenire"

Insulti ai Cattolici anche nella trasmissione "Forum"

Rosso "malpela" Colombo, Bonino, Scalfari e...Politi!

Beatificazioni, il Vaticano chiede ai vescovi più rigore (Alberto Bobbio)

SANTI & BEATI Giro di vite del Papa (Tornielli per "Il Giornale")

Norme più severe per le beatificazioni. Stop alle «corsie preferenziali» (Galeazzi per "La Stampa")

La Fabbrica dei Santi e il Rigore (Vittorio Messori per "Il Corriere della sera")

Perchè in pochi ricordano le parole di Norberto Bobbio contro l'aborto? Una riflessione di Magris per "Il Corriere"...

Sulla pillola del giorno dopo, intolleranza verso i medici obiettori (Zenit)

Il "caso" Napoli: "Il ricovero in Ostetricia, l'espulsione del feto in bagno e la corsa in sala parto per l'operazione, il risveglio e le polemiche"

Che cosa disse Giovanni Paolo II a proposito della legge sulla fecondazione assistita? E Benedetto XVI? Ecco i testi...

Fecondazione, bloccate le nuove linee guida della Turco: il governo deve disbrigare solo gli affari correnti...

I vescovi tedeschi ribadiscono il loro ‘no’ all’uso di embrioni a fini di ricerca

Libreria Editrice Vaticana, «cantiere» di fede e cultura. Dal «Gesù» alla «Spe salvi» i bestseller «firmati» Ratzinger

Il no di Ferrara a Pannella: "La vita umana non è un talk show" (Marina Corradi per "Avvenire")

Il celibato sacerdotale: che cosa insegna il Concilio Vaticano II? E Benedetto XVI? Ecco i testi...

L'attesa degli studenti e insegnanti romani per l'incontro di sabato prossimo con il Papa. Interviste con la prof.ssa Favorini e la studentessa Laurieri della Pastorale universitaria

La diocesi di Roma attende con gioia l’incontro con il Papa, sabato prossimo in Vaticano, per la consegna della “Lettera sul compito urgente dell’educazione”. L’udienza avverrà in Aula Paolo VI a partire dalle ore 12 e vedrà la partecipazione di studenti, insegnanti, gruppi parrocchiali e movimenti ecclesiali. Nella Lettera, pubblicata lo scorso 21 gennaio, Benedetto XVI mette dunque l’accento sulla sfida dell’educazione. Un testo ricco di spunti di riflessione per tutti i protagonisti dell’opera educativa. A sottolinearlo, è la prof.ssa Anna Maria Favorini, docente alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università RomaTre, impegnata nella pastorale universitaria della diocesi di Roma. L’intervista è di Alessandro Gisotti:

R. - Mi ha colpito molto la sensibilità mostrata dal Papa verso un problema così urgente, che addirittura lui chiama “emergente” nell’ambito educativo. Indubbiamente, è una lettera rivolta a tutti. Il Papa avrà fatto anche riferimento alla sua lunga esperienza di docente universitario e sicuramente questo lo avrà portato a leggere il malessere dei giovani nella nostra società.

D. - Il Papa sottolinea che l’educatore deve essere un “testimone della verità e del bene”. Come raccogliere questa sfida, certo impegnativa, lanciata da Benedetto XVI?

R. - Inizialmente, il Papa parla anche del ruolo, dell’importanza del rapporto educativo. Richiama la libertà come incontro tra persone. Poi, si riferisce anche ad un’autorevolezza dell’adulto, che è destinato a trasmettere dei valori. Quello che è singolare, secondo me, all’interno di questa riflessione, è che si tratta di una lettera rivolta a tutti. E’ una lettera che richiama a dei valori universali come la responsabilità: la responsabilità del ruolo per chi insegna, la responsabilità anche del genitore e della società.

D. - L’anima dell’educazione - afferma il Papa nella Lettera - può essere solo una speranza autentica ed affidabile. Si riesce a comunicare questo valore ai giovani di oggi, così immersi in una società prodiga di aspettative, ma forse avara di speranze ...

R. - Io penso di sì. Penso che sia proprio insito nel compito e nello spazio dell’educazione, partendo proprio dal primo contesto educativo con cui il bambino viene a contatto, dalla famiglia, per poi allargarci agli altri sociali, e non ultimo a quella che è una formazione universitaria, che è destinata ad individuare e ad aiutare i giovani ad orientarsi nelle scelte.

E sulla centralità dell’educazione nella formazione delle nuove generazioni, ribadita dal Papa, si sofferma Caterina Laurieri, studentessa de “La Sapienza”, collaboratrice della pastorale universitaria del Vicariato di Roma, intervistata da Alessandro Gisotti:

R. - Credo che l’educazione sia fondamentale: rappresenta quasi il pilastro della nostra società e come tale non deve limitarsi alle responsabilità dei nostri genitori, ma si affida ad una responsabilità collettiva. Fondamentalmente, educatori lo diventano tutti, tutte le persone cui è affidata la responsabilità dell’educazione delle generazioni future.

D. - Il Papa, peraltro, sottolinea che non bisogna scaricare tutte le responsabilità sui giovani per l’emergenza educativa...

R. - Sì, credo che la responsabilità degli adulti sia fondamentale. Credo che l’educazione debba innanzitutto avvenire all’interno della famiglia.

D. - Il Papa richiama spesso la necessità di una pastorale dell’intelligenza. Quali sono le maggiori difficoltà per uno studente di oggi nella ricerca della verità?

R. - Spesso, non è semplice intraprendere questa strada o, per lo meno, la strada dell’onestà intellettuale, perché fondamentalmente è la strada che dovremmo percorrere dentro di noi. Credo che la cultura si mostri innanzitutto nella sua apertura, quindi nella sua capacità di svilupparsi, di dare e di ricevere, e dunque di diventare anche più conforme alla verità, che è poi la verità dell’uomo.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: