25 agosto 2008
Appello del Pontefice per la pace: «Preoccupa la crescente tensione» (Il Messaggero)
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Appello del Papa per la pace: "Preoccupa la crescente tensione"
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Appello del Pontefice per la pace: «Preoccupa la crescente tensione»
CASTEL GANDOLFO
Cresce la tensione internazionale, dal conflitto in Georgia al contenzioso Russia-Nato per lo scudo spaziale, e con essa cresce la preoccupazione di Benedetto XVI per una violenza che sembra estendersi nel mondo di pari passo con la decrescente capacità degli Stati di proporre soluzioni basate sul dialogo. Così viva preoccupazione per la situazione internazionale che «registra in questi giorni un crescendo di tensione» è stata espressa ieri dal Papa nell’Angelus domenicale. «Dobbiamo constatare con amarezza il rischio di un progressivo deterioramento di quel clima di fiducia e di collaborazione tra le Nazioni che dovrebbe invece caratterizzarne i rapporti».
Dal Palazzo apostolico di Castel Gandolfo il Papa ha inoltre affermato che di fronte all'attuale situazione di crisi internazionale fra Russia e Stati Uniti e ai contenziosi territoriali, «è necessario impegnarsi attivamente affinché venga respinta la tentazione di affrontare nuove situazioni con vecchi sistemi. La violenza va ripudiata».
«La forza morale del diritto - ha aggiunto il Pontefice - trattative eque e trasparenti per dirimere le controversie, a partire da quelle legate al rapporto tra integrità territoriale e autodeterminazione dei popoli, fedeltà alla parola data, ricerca del bene comune: ecco alcune delle principali strade da percorrere, con tenacia e creatività, per costruire relazioni feconde e sincere e per assicurare alle presenti e alle future generazioni tempi di concordia e di progresso morale e civile». Quindi Benedetto XVI ha aggiunto: «Trasformiamo questi pensieri e questi auspici in preghiera, affinché tutti i membri della comunità internazionale e quanti, in particolare, sono rivestiti di maggiore responsabilità, vogliano operare con generosità per ripristinare le superiori ragioni della pace e della giustizia. Maria, Regina della pace, interceda per noi».
È già da qualche giorno che la Santa Sede segue con crescente preoccupazione l'evoluzione della crisi internazionale sull'ampio fronte del confine fra Europa e Russia, fra Occidente e Oriente, ma anche, e forse soprattutto, fra Mosca e Washington, in quella che sembra ogni giorno di più un'edizione aggiornata della guerra fredda. Il breve conflitto fra Georgia e Russia, che ha prodotto però più di 150 mila profughi e molte vittime, sembra aver aperto una nuova difficile fase nei rapporti fra est e ovest, «una nuova fase di gelo» come l'ha chiamata l'Osservatore Romano nei giorni scorsi.
© Copyright Il Messaggero, 25 agosto 2008 consultabile online anche qui.
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