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La diocesi Il vescovo: «Colpito dalla cordialità del Santo Padre. Ha stretto la mano a numerosissime persone»
Egger: «Gli altoatesini imparino da lui»
BOLZANO — «Forse ritornerà».
Sono parole cariche di speranza quelle pronunciate ieri dal vescovo della diocesi altoatesina, Wilhelm Egger, a margine della partenza del Santo Padre.
Nel bilancio finale, il vescovo ha ribadito la pace e la tranquillità di cui il Pontefice ha goduto. «Era davvero soddisfatto e contento — ha dichiarato il vescovo —. Devo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno partecipato all'organizzazione di questo evento.
Mi riferisco soprattutto ai cinquecento volontari, a tutte le forze dell'ordine e ai giornalisti, di cui il santo padre ha elogiato la discrezione. Quando si va in vacanza in un luogo, se ci si è trovati bene, si dice di voler tornare, ma ovviamente tutto dipenderà dai suoi impegni.
Oltretutto il Vaticano mantiene per ora il massimo riserbo su queste questioni delicate. Nessuno un anno prima potrà dire ciò che farà l'anno seguente; tanto meno il Santo Padre. Noi comunque ci auguriamo con tutto cuore che ritorni».
Le vacanze sono trascorse in un clima di grande serenità e tranquillità. Molto studio, gli incontri con le persone care e moltissime passeggiate nel giardino del seminario, che lo stesso Pontefice ha definito grande come il giardino della regina d'Inghilterra, hanno contraddistinto le vacanze del papa. «Purtroppo il Santo Padre — prosegue il vescovo — non ha avuto la possibilità di salutare tutti i fedeli; ma devo essere sincero il papa ha stretto la mano a moltissime persone. Anche dare la mano è spesso faticoso. Del Papa mi ha colpito la grande cordialità con cui ha reso omaggio a tutte le persone che ha incontrato. Soprattutto ha benedetto bambini, anziani e disabili. Con noi, durante i due pranzi, ha condiviso le cose positive e quelle negative di questa diocesi».
Infine, il vescovo ha lanciato un messaggio alla popolazione altoatesina: «Bisognerebbe imparare da Benedetto XVI. Nonostante fosse qui in Alto Adige, ha tenuto sotto controllo gli avvenimenti mondiali e ha lanciato accorati messaggi di pace. Questo dovrebbero impararlo anche gli altoatesini, che spesso guardano soltanto ai fatti propri ».
A nome dell'intera giunta è stato invece l'assessore Florian Mussner a salutare Benedetto XVI in partenza all'aeroporto di Bolzano.
«Per l'Alto Adige è stato un grande onore poter ospitare il Pontefice in vacanza» sottolinea Mussner, augurandosi che l'arrivederci di papa Ratzinger possa significare un ritorno in Alto Adige la prossima estate per trascorrere ancora giornate in serenità e riposo. Mussner ricorda con particolare piacere il fatto che il Papa abbia scelto Oies in val Badia, il paese natale del santo «ladino» Giuseppe Freinademetz, per una delle sue rare uscite dal Seminario.
R. G.
© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 12 agosto 2008
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