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«Quei pranzi parlando della Diocesi»
Il racconto del vescovo Egger. «Gli è piaciuto molto, vorrebbe tornare»
BRESSANONE.
Le vacanze del Papa sono trascorse come da programma, «cioè nel modo che lui stesso desiderava». Giornate nelle quali «è stato in casa, passando molto tempo in camera sua o nel giardino, studiando, incontrando qualche amico. Poche escursioni e pochi incontri pubblici».
Insomma «un soggiorno che gli è sicuramente piaciuto, come ha detto anche a più riprese». Il vescovo Wilhelm Egger è raggiante. Il giorno della partenza di Benedetto è anche il momento per un primo bilancio dell’evento - per organizzare il quale la Diocesi si è molto spesa, anche in termini di immagine - e il prelato si mostra più che soddisfatto.
Inevitabile la domanda sul possibile ritorno del Pontefice: «Nessuno un anno prima può dire con esattezza come organizzerà l’anno successivo, e nel caso del Papa è ovvio che gli impegni sono moltissimi.
Però ha detto più volte che qui gli è piaciuto e che vorrebbe ritornare. “Se Dio vuole”, come ha spiegato lui stesso». Il vescovo non è stato molto prodigo di dettagli sulle giornate trascorse dal Papa in Seminario.
Studio, incontri, brevi passeggiate e non molto altro. «Noi abbiamo pranzato due volte insieme - prosegue Egger - parlando di moltissime cose, come succede in ogni pranzo. Cose serie e meno serie, le cose positive e le cose negative della vita della nostra Diocesi, e argomenti della più diversa natura».
I momenti più significativi?
«Direi la visita a Oies e l’incontro coi sacerdoti, dove oltre a parlare di pastorale ha fatto dell’altissima teologia sullo Spirito Santo, oltre a un intervento prezioso sul tema dell’ambiente».
Ma ciò che più ha colpito il vescovo «è la grande cordialità e umanità con le quali il Santo Padre incontra le persone. Certo, tutti vorrebbero stringergli la mano e questo non è possibile: ma quando si ferma con qualcuno, il Papa mostra tutta la sua attenzione. Con queste vacanze tutti si sono accorti di quanto il Papa sia vicino alla gente». (m.r.)
© Copyright Alto Adige, 12 agosto 2008
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