8 settembre 2008
Il cardinale di Parigi: "Benoît XVI gagne à être connu"
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Dopo il successo travolgente del viaggio a Cagliari, ecco che torniamo alla "dura realtà" con il viaggio del Papa in Francia.
Perche' dura realta'?
Non certo per i Francesi, che sicuramente daranno il massimo, ma per le avvilenti dichiarazioni dell'arcivescovo di Parigi, card. (nominato da Benedetto XVI!) André Vingt-Trois.
Portiamo pazienza!
Dopo le dichiarazioni del nunzio apostolico negli Usa (prima del viaggio a Washington e New York) e quelle del cardinale Pell (prima del viaggio a Sydney) ormai ci siamo abituati ai vescovi che avvertono preventivamente noi tutti del fatto che i media danno un'immagine distorta del Papa.
Mai pero' nessuno si era spinto ad affermare che il Papa va in un Paese per "colmare una mancanza di immagine".
Come se Benedetto XVI fosse una sorta di politicante bramoso di prendere voti o un attore in cerca di pubblicita'.
Suvvia...
Una domanda sorge spontanea (e sorge sempre alla vigilia di un viaggio apostolico internazionale): che cosa fanno vescovi e cardinali per colmare le lacune che i media presentano nei confronti di Papa Benedetto?
Che cosa fanno per far conoscere il Papa ai fedeli?
Chissa' se anche questa volta, come tutte le altre volte, ci sara' qualcuno che dira': "Ah, ma allora Benedetto XVI non e' come ce lo immaginavamo...ah, ma allora e' meglio di quanto ci aspettassimo!"
In realta' le parole del cardinale sono state tradotte male. Cio' non toglie che spetta ai vescovi correggere eventuali distorsioni mediatiche delle loro dichiarazioni.
R.
Arcivescovo Parigi: In Francia non penso parli di laicita'
Parigi, 8 set. (Ap)
La visita di Benedetto XVI in Francia (12-15 settembre) servirà a colmare la "mancanza di immagine" che spesso si attribuisce a Papa Ratzinger.
Lo ha detto l'arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois, che oggi ha presentato ufficialmente la visita di tre giorni del Papa, che giungerà nella capitale francese venerdì, per poi trasferirsi sabato sera a Lourdes.
"Il Papa è un uomo accogliente - ha sottolineato il porporato nel corso di una conferenza stampa - viene per incontrare i francesi, i cattolici soprattutto ma più in generale tutti i nostri concittadini".
"Si dice spesso che il Papa soffre di una mancanza di immagine. Ebbene, grazie al suo viaggio in Francia, avremo l'immagine e anche la realtà", ha assicurato l'arcivescovo.
"Non penso che il Papa venga in visita apostolica" per entrare nel merito del delicato dossier della laicità in Francia. "Il primo obiettivo del suo viaggio - ha proseguito l'arcivescovo che è anche a capo della conferenza episcopale francese - è di permetterci di scoprirlo, attraverso diverse attività e di scoprire la sua personalità, la sua voce, il suo modo di presentarsi".
Il principale motivo del viaggio del Papa in Francia, il primo dopo la sua elezione al Soglio di Pietro nel 2005, è la celebrazione del 150esimo anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes.
"E' per questo giubileo che viene e si fa pellegrino", ha proseguito Vingt-Trois. Il porporato ha annunciato che per la messa che si terrà nell'Esplanade des Invalides, sabato pomeriggio, ci saranno "più di 7mila parigini".
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Benoît XVI "gagne à être connu"
Le cardinal André Vingt-Trois, archevêque de Paris et président de la Conférence des évêques de France (CEF), a estimé lundi que le pape "gagne à être connu", à quelques jours de la visite de Benoît XVI à Paris et Lourdes du 12 au 15 septembre.
"Les Français vont le découvrir avec beaucoup d’intérêt. Je pense que c’est un homme qui gagne à être connu", a dit Mgr Vingt-Trois lors d’une conférence de presse.
Pour lui, "on a toujours intérêt à l’entendre, à le rencontrer, à le voir parce que sa personnalité se démarque tout à fait de l’image qu’on a de lui : c’est un homme d’accueil, de dialogue, modeste, qui est très attentif aux autres".
Mgr Vingt-Trois a réfuté que le pape soit un réactionnaire, comme certains le qualifient. "Il essaye de développer l’unité de l’Eglise. Il se dépense pour rapprocher des positions différentes dans l’Eglise (...) Cela fait partie d’une stratégie qui est une stratégie de communion", a-t-il affirmé.
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18 commenti:
Anch'io sono esterefatto delle parole del cardinale... pietose!!!
Cara Raffaella, volevo salutarti al mio ritorno da Cagliari, dove ieri ho vissuto insieme a migliaia di sardi la storica visita del Papa...purtroppo non è stata la giornata che avevo immaginato: l'organizzazione ha preferito relegare migliaia di persone dietro i maxi schermi, così non ho partecipato alla celebrazione Eucaristica (immaginati lo sconforto!) e ho preferito vederlo a pochissimi metri al suo arrivo in città...in compenso ho partecipato nelle primissime file all'incontro dei giovani nel Largo e la tristezza della mattina è svanita completamente...ho visto il suo dolce viso, sono stato trasportato dalle sue parole, che sono state per noi giovani una vera e propria consegna...nonostante la mia esperienza sono contento di sapere che è stato un successo: dove passava lui, tutti si fermavano a vederlo, anche quelli che erano a passeggio o in vacanza, e all'ultimo momento compravano le bandierine del Vaticano...ho assistito a un miracolo! Quante cose grandi fa' Dio attraverso il Papa, non trovi? :-)
Buona serata! A presto :D
"Come se Benedetto XVI fosse una sorta di politicante bramoso di prendere voti o un attore in cerca di pubblicita'.
Suvvia...
Una domanda sorge spontanea (e sorge sempre alla vigilia di un viaggio apostolico internazionale): che cosa fanno vescovi e cardinali per colmare le lacune che i media presentano nei confronti di Papa Benedetto?"
Non ti sembra che ti stai contraddicendo nel giro di due righe?
Prima dici che il Papa non è un attore in cerca di pubblicità.... poi chiedi cosa fanno Vescovi e Cardinali per colmare le lacune dei media ....
Perchè i Vescovi dovrebbero impegnarsi per colamre le lacune sui media quando ogni domenica hanno a disposizione un pulpito dal quale far conoscere la figura del Papa?
A volte mi sembra che voglia tutto ed il contrario di tutto....
Intendevo esattamente i pulpiti!
Si e' discusso piu' volte in questo blog sul fatto che vescovi e sacerdoti non parlano mai del Magistero del Papa nelle omelie.
Pensavo alla catechesi, alle omelie, alle lettere, non certo alla stampa ed alla tv...
R.
Bentornato, Scenron!
Ho sentito del disagio di molti che non hanno trovato posto vicino al Papa.
Le misure di sicurezza erano imponenti, forse troppo...
Grazie per la tua testimonianza.
R.
Scusa, avevo capito male!!!
Non devi scusarti :-))
R.
A dire il vero Mons. Vingt-Trois ha detto che il Papa "gagne à être connu"....guadagna ad essere conosciuto....il che vuol dire che effettivamente non è come lo si pensa...e come è? e chi lo pensa? L`uomo della strada pensa quello che gli servono i media, è condizionato dai media che non perdono un`occasione per denigrare il Pontefice, la Chiesa e i suoi rappresentanti da parte loro non fanno NULLA per informare, trasmettere, rettificare, anzi non perdono un`occasione per contestare .
Sì è vero, Benedetto XVI è moooolto mal conosciuto in Francia!
Il viaggio in Francia è senza dubbio uno dei più difficili .
Se il Papa è conosciuto solo attraverso i clichés dei media, devo anche dire, che grazie ad internet, diversi siti gli sono consacrati o ne parlano, trasmettendo il suo Magistero. Non posso citarli tutti, sono tanti, ne cito due
http://eucharistiemisericor.free.fr/
http://benoit-et-moi.fr/
In Francia,chi vuole essere informato sull` attività del Papa, sul suo Magistero ha l`obbligo di passare via internet !
Scenron ho pensato a te!
E non sono stupita dalla tua osservazione. Ho trovato pure io molto strana l`organizzazione logistica della Messa. Vi vedevamo così lontani dall`altare, dal Papa.
Strano anche vedere quelle persone in costume , vicine all`altare, sedute sui gradini, girando la schiena all`altare, all`ambone. Mah!
Mi sembra che le misure di sicurezza, pur necessarie, mettano il Papa sempre più a distanza dai fedeli.
Mi ricordo anche Loreto.
Comunque sono felice che tu abbia potuto in definitiva assaporare la gioia di vedere, ascoltare il Papa, sentire la sua presenza.
Per averlo vissuto a Roma, vedrai che la gioia continuerà ad abitarti a lungo!
credo che per quanto maldestramente il cardinale volesse fare un complimento al Papa, non è lui (il cardinale) che gli attribuisce un deficit di immagine, ma i media e circo cantante e fa capire che la realtà. non corrisponde all'immagine.
Ti segnalo anche questo , del cardinale :
http://www.la-croix.com/afp.static/pages/080908141753.arn9kfs6.htm
Come vedi lui cerca di fare dei complimenti ma è un po' goffo , diciamo così.
Luisa, ma i francesi ci credono a quello che leggono i giornali? Perchè noi qui in Italia, li usiamo per incartare il pesce, come sai.Inoltre quelle volte, non molte per la verità, in cui ho letto gli interventi di iinformazione religiosa su Le Monde o le Figaro, non mi è sembrato che tutti i lettori avessero l'anello al naso.
Vedrete, il Papa, come sempre, riuscirà a sfatare tutti gli stereotipi che gli hanno cucito addosso. Finalmente, anche i francesi lo conosceranno per come è, senza mediazioni. Propongo un Santo Rosario per affidare a Maria Santissima di Lourdes il viaggio in Francia del nostro Benedetto.
Ciao, Scenron carissimo. Grande vero l'incontro con voi giovani?
Come è andato l'esame di ammissione all'Università?
Alessia
Da quello che leggo nel post di Luisa (non conosco purtroppo il francese) mi pare di capire che i soliti media non abbiano bene interpretato (forse manipolato ad hoc) le parole dell'arcivescovo. Verosimilmente il prelato voleva dire questo: il viaggio in Francia a Parigi dovrebbe contribuire a colmare le lacune dell'informazione mediatica su tutto ciò che rigurada il Pontefice. Infatti, è probabile che in Francia come da noi (ci scommetto) i media magari non perdano occasione, tanto per soffermarsi su triti luoghi comuni al riguardo, come, tanto per fare un esempio "a caso", la differenza di personalità tra Papa Benedetto e Giovanni Paolo II. Ciao
credo che il Papa andrà in Francia, come dovunque, a colmare la mancanza di "immagine di Cristo", non la sua personale, di cui non credo gli importi granchè, vista la riluttanza a crogiolarsi negli applausi, anche quelli che riesce a conquistarsi. E di questa mancanza di immagine non credo sia responsabile la stampa, quanto i pastori del gregge locale. Poi magari ha ragione mariateresa nel dire che il tentativo forse era buono in partenza ma il risultato si è rivelato goffo alla fine. Oppure il suo discorso era più articolato e al solito, come avviene spesso nei racconti, è stato riportato in maniera frammentaria e fuorviante. Diamogli un'altra possibilità :-)
Hai ragione Maria-Teresa, in realtà il cardinale voleva fare un complimento...le parole che ha detto in seguito sono molto gentili, resta il fatto che la sua frase è molto maldestra e poco fine.
C`è in Francia un anti-clericalismo "primaire", ultimo esempio le reazioni alla religiosità di Ingrid Betancourt che sono state sprezzanti, ironiche, bastava leggere su internet i commenti dei lettori ai vari articoli, quasi quasi dubitavano della sua sofferenza, ironizzavano sulla sua bella apparenza e sul suo rosario, il Dio dei cristiani cattolici è stato veramente gettato fuori dalla società francese.
Se volete avere un assaggio di un certo cattolicesimo alla francese, potete andare sul blog "Vu de Rome" del giornale "La Croix".
Ma abbiamo anche in Francia dei bastioni fedeli alla Tradizione e a Roma, sempre più giovani che si informano, monasteri che non conoscono nessuna crisi, vocazioni crescenti negli ordini più "rigidi ",di stretta osservanza.
Insomma mi sembra osservare dei segni confortanti , hai ragione, Maria Teresa.
E di una cosa sono sicura, Bendetto XVI, lascerà un segno forte, un messaggio forte, sono sicura che il suo passaggio marcherà le coscienze, forse anche le scuoterà.
Rimango non stupefatta ed avvilita ma direi indignata sono parole che non avrei mai voluto sentire da un arcivescovo!!!!!!
Il Papa viene a Parigi per colmare una mancanza di immagine? Beh allora io le rispondo che Benedetto XVI non colmare nessuna mancanza! Caro arcivescovo lei forse ha una visione troppo soettacolare e teatrale del Papa! Benedetto XVI è una persona che ovunque vada ci va per portare Crissto e non certo per farsi pubblicità come una rock star.
NO! non ci siamo!!!!!!!! Questo è il tipico atteggiamento di quei personaggi che da subito hanno cercato di creare problemi al nuovo Papa!
Sono disgustata da questi modi di fare e dire che sinceramente non sono consoni a ministri della chiesa. Almenochè il Sig. arcivescovo di Parigi teme a ragione l'impatto positivo che la visita pastorale di Benedetto XVI potrà avere su coloro che ancora non lo conoscono così da vicino.
A Luisa: di per se il posto scelto era sfavorevole per vedere il Papa e assistere degnamente a una Santa Messa, ma essendo il Centenario della Madonna di Bonaria (e avendo ospitato anche le celebrazioni di Paolo VI e Giovanni Paolo II..) non si poteva fare diversamente...TUTTI i 10 mila posti a sedere, sistemati ovviamente nelle zone in cui si poteva vedere l'altare, sono stati dati alle autorità...a Loreto ero in 4a fila e dietro avevo i vescovi! La vita a volte è strana :-)
Ad Alessia: nonostante sia stato organizzato sulla falsariga di quello di Loreto e delle GMG, ai quali ho partecipato, è stato unico e emozionante! Vedere e sentire a pochi passi da te il Papa, questo Papa, è come se ti facesse entrare in un'altra dimensione...Il test d'ammissione non l'ho fatto perchè all'ultimo momento qualche iscritto si è ritirato e siamo entrati tutti di diritto...effetto Papa Benedetto! :-)
Attenzione! Avete sbagliato del tutto interpretando le parole del cardinale.. E vero che è un'uomo con un carattere un pò strano. Ma le sue parole sul papa sono molto positive, anzi sono la quintessenza di quello che gli commentatori hanno scritto sul blog! E tutt'altro che una sparata.
Tante, tante grazie a Rafaella per questo blog. Però mi pare che si dovrebbe togliere il titolo del post originale.
Apcom ha quindi tradotto male?
Ecco la dimostrazione del fatto che tutti possono essere vittime dei media.
Attenzione, quindi, cari cardinali!
Quanto a noi e' chiaro che non possiamo fidarci e dobbiamo cercare le fonti.
R.
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