6 settembre 2007

A Loreto un Papa inedito? No! Media disattenti!


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Un Ratzinger inedito in mezzo ai giovani

di Paolo Merenda

E' rimasto deluso, chi aveva dubitato della partecipazione di così tanti giovani all’Agorà 2007 di Loreto. Molti ritenevano che lo stile di Benedetto XVI, apparentemente schivo e riservato poco incline alle grandi folle, avrebbe potuto tenere lontani i giovani dei movimenti ecclesiali e delle varie diocesi italiane. Certamente, la presenza di oltre 500 mila giovani ha superato ogni aspettativa. Qualcuno dice ha addirittura creato meraviglia negli stessi organizzatori, che non si aspettavano una partecipazione cosi numerosa e attiva. La spianata di Montorso, sul far della sera del 1 settembre, sembrava un’immensa distesa di luce, un pullulare di anime gioiose e in festa, tutti desiderosi di non perdersi una sola parola di Benedetto XVI.
E, il Papa ha ascoltato le domande di molti giovani, ha parlato con loro, ha tracciato con loro e per loro percorsi di vita, si è lasciato coinvolgere nelle loro storie fino alla commozione, a loro ha dimostrato tutta la sua forza di Padre e di Maestro della fede.

Vari sono stati i temi affrontati: dalla salvaguardia dell’ambiente, alla famiglia, nucleo unico e indissolubile per quanti vogliono vivere in modo armonico e ordinato la propria affettività, dalla necessità di cambiare il mondo, fino a farlo diventare “luogo di speranza per tutti, alla Chiesa come luogo di autentica esperienza umana e cristiana e non centro di potere”. Altri sono stati i temi su cui si è soffermata la riflessione del Santo Padre e l’attenzione dei giovani. Dai discorsi pronunciati e dall’omelia della celebrazione eucaristica emergono chiari quattro temi fondamentali, pilastri del pensiero Ratzingeriano:
-Gesù Cristo, via, verità e vita per ogni uomo e pietra angolare della nostra gioia.
-L’Amore, come realtà globale che da valore all’avvenire dell’umanità.
-La famiglia, quale luogo insostituibile di formazione ed educazione delle giovani generazioni.
-La chiesa, comunità di fede e luogo di servizio e carità.

Benedetto XVI, ribadisce con forza e con trasparenza di cuore, che Cristo è il centro del mondo, di conseguenza nessuno che si accosti a Lui può sentire in se di vivere ai margini del mondo. Ogni uomo in Cristo è protagonista della propria storia, agli occhi di Dio ciascun uomo è importante. “Nessuno di voi”, ha ribadito, il Papa, “si senta marginale, nessuna vita è senza importanza e senza senso; siete tutti veramente importanti, protagonisti perché siete al centro dell’amore di Dio”. Alla luce dell’amore di Dio, Il Santo Padre, ha poi spiegato il vero senso dell’amore cristiano, ed ha esortato i giovani a rifiutare con determinazione l’amore usa e getta “passeggero e ingannevole, prigioniero di una mentalità egoista e materialista” e di scegliere, invece “l’amore vero e profondo” che si esprime in pienezza nel matrimonio davanti a Dio. Il matrimonio celebrato davanti a Dio e la formazione di una famiglia cristiana, ha affermato con forza Benedetto XVI, restano strumenti validi, nonostante le tante separazione e i divorzi che riguardano molte famiglie. Il Papa ha dunque esortato i giovani a guardare a Maria, affermando: “Maria, conosce bene le vostre aspirazioni più nobili e profonde. Conosce bene soprattutto il vostro desiderio di amore, il vostro bisogno di amare e di essere amati”. “Guardando a Lei, seguendola docilmente scoprirete la bellezza dell’amore”.

Infine, il Santo Padre ha riaffermato la bellezza della comunità cristiana, luogo di accoglienza e di condivisione, di servizio e carità, luogo in cui ai giovani è data la possibilità di crescere e sviluppare in se stessi un mondo valoriale che ha nell’amore vicendevole la sua origine e il suo culmine. La Chiesa, dunque non “centro di potere”, ma comunità in cammino, responsabile dell’educazione e della formazione delle coscienze e dei cuori degli uomini. Da Loreto, abbiamo avuto la gioia di vedere un Benedetto XVI non solo vicino ai giovani, ma all’intera umanità, in particolar modo a quell’umanità che fa fatica ad accogliere Dio, che ha smarrito il senso della vita, che ha perso l’orientamento e cerca un orizzonte a cui aggrapparsi. Per quest’umanità il Santo padre ha avuto parole di conforto, di accoglienza e di vita, per quest’umanità ha pregato insieme ad oltre mezzo milioni di giovani provenienti da ogni parte del mondo. A Loreto, abbiamo visto un Papa inedito: giovane in mezzo ai giovani, sempre delicato nel sorriso e nell’abbraccio, un Papa che per l’ennesima volta, ha ribadito la necessità di cambiare il mondo, di renderlo più umano e sempre più conforme al disegno del Creatore.

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Ottimo articolo ma a Loreto non abbiamo visto atteggiamenti nuovi da parte del Papa: chi lo conosce non e' rimasto sorpreso!
R.

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