6 settembre 2007

Domani il Papa in Austria: l'analisi di Apcom


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DA DOMANI IN AUSTRIA TRA PELLEGRINAGGIO MARIANO E NUCLEARE
Fino a domenica. 850esimo Mariazell. Incontra diplomatici

Città del Vaticano, 6 set. (Apcom) - Un pellegrinaggio mariano, dallo squisito significato religioso. Ma anche il passaggio da una città, Vienna, sede di organizzazioni internazionali dove le diplomazie di tutto il mondo trattano temi caldi come il nucleare, l'energia e lo sviluppo. Si muoverà tra questi due poli il viaggio che Benedetto XVI compirà, da domani a domenica, in Austria, meta del suo settimo trasferimento all'estero da quando è stato eletto Papa nel 2005.

La visita al santuario di Mariazell, in Carinzia, assorbirà, tra incontri, messe e celebrazioni, l'intera giornata di sabato. Alla messa sono previsti oltre 30.000 fedeli. E' proprio questo pellegrinaggio, d'altronde, il motivo ultimo del viaggio papale, che qui venne da 'semplice' cardinale, pochi mesi prima di salire al soglio pontificio (era l'ottobre del 2004), promettendo di tornarvi per l'850esimo anniversario, che cade appunto quest'anno. Paese attraversato, come il resto d'Europa, da fenomeni di secolarizzazione che svuotano le chiese e fanno calare il numero delle vocazioni, l'Austria, inoltre, ha visto la sua Chiesa cattolica scossa da scandali di pedofilia che ne hanno intaccato profondamente la credibilità e il morale. "Di fronte alle crisi dovremmo anche essere più tranquilli", aveva detto il cardinal Ratzinger in un'intervista all'emittente pubblica Orf in occasione della sua visita del 2004, "e vedere che attraverso il dolore e la sofferenza si trovano però strade nuove per uscirne".

Incoraggiare la Chiesa austriaca, rinsaldare i cattolici nella loro fede e stimolarli ad affrontare la secolarizzazione e il relativismo senza timore della propria identità ("La libertà religiosa al momento non è certo minacciata dalla fede, ma piuttosto dalla presuntuosa arroganza del 'political correctness' e dalla sua convinzione dogmatica", aveva detto nella stessa intervista) sarà dunque uno scopo del viaggio di Benedetto XVI. E' lo stesso motto del viaggio, 'Auf Christus Schauen', 'Guardare a Cristo', che riassume il concetto. Ispirato al titolo di un libro che Ratzinger trasse dagli esercizi spirituali che tenne negli anni scorsi ad una riunione di Comunione e liberazione, il motto fa riferimento alla statua lignea della Madonna che si trova nel santuario di Mariazell. Una madre che espone il figlio, Cristo, allo sguardo dei credenti, perché colgano in lui ispirazione per trovare Dio e affrontare il proprio tempo.

Per quanto questo viaggio, come ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, non sia "un viaggio politico", gli appuntamenti extra-religiosi, però, non mancheranno. A partire dalla sosta di fronte ad un memoriale della Shoah, nella Judenplatz, alla visita di cortesia al presidente della Repubblica austriaca, Heinz Fischer, e, soprattutto, al discorso che terrà al corpo diplomatico accreditato a Vienna. Si tratta di tutti appuntamenti della giornata di domani, che inizierà alle 11.15, orario previsto di atterraggio del volo papale partito alle 9.30 da Ciampino. Molte le organizzazioni internazionali con sede nella capitale austriaca, dall'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica), teatro dei negoziati sul nucleare iraniano e di pour-parler su ogni tensione in materia tra le cancellerie di tutto il globo, l'Opec (Organizazione dei Paesi Esportatori del Petrolio) e l'Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale).

Ai diplomatici Ratzinger terrà un discorso che toccherà, prevedibilmente, i grandi temi internazionali, dal nucleare alla pace, dallo sviluppo alla povertà, dalla guerra ai negoziati, esponendo le posizioni di quella diplomazia della Santa Sede che da molte capitali mondiali è sempre ascoltata come una voce autorevole ed indipendente. Mentre a Sibiu, in Romania, si concluderà la terza assemblea ecumenica internazionale - a cui il Papa ha inviato un messaggio nei giorni scorsi - non sono invece previsti, durante la tre-giorni austriaca, incontri con rappresentanti di altre confessioni cristiane o di altre religioni come l'islam.

L'ultimo giorno, il 9 settembre, il Papa celebrerà messa nel duomo di Santo Stefano di Vienna, lì reciterà il consueto angelus domenicale, e poi si recherà in visita all'abbazia di Heiligenkreuz. Infine, prima di ripartire per Roma, incontrerà il mondo del volontariato al Wiener Konzerthaus. L'atterraggio del volo papale è previsto all'aeroporto di Ciampino per le 21.30 di domenica. Dopo di che Benedetto XVI tornerà nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Quello in Austria segue altri sei viaggi compiuti, quasi tutti in Europa, da Benedetto XVI: Germania (per la Giornata mondiale della gioventù), Polonia, Spagna, Turchia, Brasile, di nuovo Germania.

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