15 settembre 2007
MESSA IN LATINO: LORETO, 700 FEDELI PER PRIMA CELEBRAZIONE
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(AGI) - Loreto (Ancona), 14 set. - Nel giorno in cui e' entrato in vigore il motu proprio 'Summorum pontificum' di papa Benedetto XVI, con il quale e' stata liberalizzata la messa in latino, il cardinale Dario Castrillon Hoyos ha celebrato la messa pontificale ed il Te Deum' nella basilica inferiore della Santa Casa. Una cerimonia molto partecipata ed a tratti toccante, alla presenza di oltre 700 fedeli, che si e' svolta davanti alle principali cariche delle istituzioni regionali, civili e militari, i rappresentanti delle confraternite e degli antichi ordini cavallereschi. Assente monsignor Danzi, arcivescovo delegato pontificio a Loreto, ma solo per un improvviso impegno. Presenti, fra gli altri, l'ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede, Nikolay Sadchikov, accompagnato dal Console Armando Ginesi. Mezzora dopo l'inizio della celebrazione in latino nell'ampia basilica inferiore, in quella superiore e' iniziata la messa con il rito tradizionale, che ha richiamato i fedeli che abitualmente sono legati alla santa messa delle ore 18.30. Una scelta voluta per non modificare proprio l'orario del rito pomeridiano, celebrato nella forma tradizionale. La liturgia 'straordinaria' e' tutta imperniata sul mistero, sul sacro. E' durata oltre due ore: a tutti i presenti e' stato distribuito il testo contenente la traduzione in italiano, ma una delle novita' piu' evidenti rispetto al rito 'ordinario' e' che viene lasciato molto spazio alla preghiera individuale, anche perche' il latino e' un po' piu' difficile da seguire; l'altra e' la comunione: i fedeli restano in ginocchio al loro posto e sono i celebranti a distribuire l'eucarestia. Hanno fatto da cornice diversi canti, sempre in latino. Nel corso dell'omelia in italiano, il cardinale Castrillon, presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, ha ricordato la visita del papa ad inizio settembre ed il suo incontro con i giovani per l'Agora', quindi ha dedicato gran parte del suo intervento all'Esaltazione della Croce ('motivo di redenzione per i cristiani'), che la chiesa ha festeggiato oggi. Quindi ha ricordato il suo rapporto con Loreto e la Madonna: 'Sicuramente lei avra' sentito tante volte questo rito celebrato in latino, per lei non e' una novita''.
Ha ringraziato il Papa, perche' 'la sua iniziativa ha permesso ai credenti, a chi lo desidera di celebrare la liturgia secondo l'antico rito di Papa Pio V', che la chiesa a celebrato per diciassettte secoli. 'Non si tratta di una contrapposizione tra due riti, uno ordinaria ed uno straordinario - ha concluso Castrillon - ma si e' voluto recuperare il valore di un rito attraverso il quale, tra l'altro, si sono accostati all'eucarestia per secoli tanti fedeli, devoti e santi'. Al termine della messa pontificale e del 'Te Deum', il cardinale Castrillon ha abbracciato il rappresentante del patriarcato della chiesa russo ortodossa, che ha seguito l'intera cerimonia. (AGI)
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