16 febbraio 2008
L'ENCICLICA SOCIALE DEL PAPA USCIRA' A PASQUA, ANCHE IN ARABO E CINESE
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PAPA/ A PASQUA L'ENCICLICA SOCIALE, ANCHE IN ARABO E CINESE
Testo corposo e attuale, diviso in due parti e 5 capitoli
Città del Vaticano, 16 feb. (Apcom) - Pronta la terza Enciclica di Benedetto XVI.
A meno di sei mesi dalla 'Spe salvi' (uscita il 30 novembre), Ratzinger sta ultimando la stesura di una Enciclica sociale.
A quanto apprende Apcom, il documento dovrebbe uscire nel mese di marzo, quasi probabilmente subito dopo Pasqua, anche se il testo è ormai pronto ed è in fase di ultimazione e di traduzione. La novità: oltre le lingue tradizionali (latino, inglese, francese, tedesco, spagnolo), l'Enciclica sociale uscirà anche in arabo e cinese.
Stando ad alcune anticipazioni, il testo è diviso in due parti: una prima sezione rievocativa della 'Populorum progressio' a 40 anni dalla sua pubblicazione (27 marzo 1968) e della 'Centesimus annus', scritta da Giovanni Paolo II nel 1991. La seconda parte è invece più legata ai problemi attuali e riprende a 360 gradi i problemi sociali che attanagliano l'umanità, mettendo in rilievo l'attenzione della Chiesa verso l'uomo, in tutte le dimensioni e con uno sguardo globale.
Povertà, globalizzazione, pace, disarmo, guerra fra ricchi e poveri, guerre su fonti energetiche e ambiente, glocalizzazione: questi i temi contenuti nell'Enciclica, un testo piuttosto corposo, di circa una settantina di cartelle, anche se il Papa potrebbe ritoccarlo ancora.
A quanto risulta, l'Enciclica è composta da 5 capitoli ed è indirizzata a tutti gli uomini di buona volontà e a chi ha responsabilità nel Paese, dunque anche a capi di Stato e di governo. Il testo riprende i contenuti più importanti del Compendio della Dottrina sociale della Chiesa che al momento è arrivato ad essere tradotto in ben 38 lingue. Dopo la pubblicazione della terza Enciclica di Benedetto XVI, anche il Compendio dovrà essere aggiornato.
Con una Enciclica sociale il Papa interrompe così il ciclo delle Encicliche dedicate alle virtù teologali. 'Deus Caritas est', dedicata alla carità, era uscita a gennaio del 2006 (anche se la firma portava la data di Natale 2005), mentre la 'Spe salvi', dedicata alla speranza è uscita il 30 novembre 2007, giorno della firma da parte del Pontefice. E c'è chi assicura che l'Enciclica sulla fede uscirà il prossimo anno, dopo la pubblicazione della seconda parte del libro su Gesù di Nazareth, che molto probabilmente uscirà invece dopo l'estate.
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6 commenti:
Ecco vorrei rivolgere un appello a quelle care persone che continuano a definire il magistero di benedetto XVI un magistero che sta portando indietro la chiesa rifiutando il dialogo..... sono sicura che questa Enciclica ulteriore del nostro Papa che sarà credo per la prima volta tradotta anche in Cinese è la prova incontrovertibile che questa tesi sostenuta anche da una parte del clero è una falsità senza precedenti. Forse sarebbe il caso che queste persone aprissero non solo gli occhi ma, anche le orecchi e soprattutto il cuore.
Come fa il Papa a trovare il tempo per scrivere tanti documenti ( in meno di tre anni ha già scritto tre encicliche un esortazione apostolica, un libro, e numrosissimi altri documenti e discorsi). Non dovrebbe rallentare il ritmo? a 81 anni gli farà bene questo ritmo di lavoro frenetico?
forse sarebbe meglio che uscisse un pò più tardi l'enciclica. Scusate, ma non posso non temere le strumentalizzazioni politiche che ne verranno fatte in pieno periodo pre-elettorale.
Non voglio fare polemiche e condivido le vostre preoccupazioni..... ma, se ogni volta che esce un documento dobbiamo starci a preoccupare del momento politico dell'italia beh temo che il Papa non riuscirebbe più a scrivere ed a pubblicare neanche una lettera. Per quanto riguarda il suo ritmo mi limito a dire che nessuno gli sta con la rivoltella puntata alla tempia perchè lui scriva se lo fa ( non dimentichiamo che è un professore ) e se mi permettete ce ne fossero di ottantunenni ( quasi ) come lui, con il suo cervello con la sua lucidità e con la sua capacità di non sbagliare mai un obbiettivo io stessa firmerei per arrivare alla sua età così.
Quindi lasciamolo lavorare in pace anzi, preghiamo per lui perchè ciò che scrive rimanga sempre impresso nel cuore di coloro che lo seguono, ed apra il cuore di coloro che sono talmente pervasi dall'odio, da non capire quanto importanti siano le sue parole.
Eugenia..non mi preoccupo del momento politico dell'Italia (al quale cercherò di pensare con obiettività in cabina elettorale, checchè ne diranno gli intellettuali di moda), mi preoccupo per la spazzatura che vedo continuamente riversata addosso alle parole del Papa. Sarò puerile, ma mi dispiace vedere la saggezza e la cultura di un ottantenne (non aumentiamogli gli anni, visto che non li ha ancora compiuti :-)) continuamente trattate in questo modo, magari da chi puzza ancora di latte o da chi ha passato la vita a commettere errori ideologici puniti dalla storia ma si ostina a guardare solo a quelli presunti degli altri.
Cara Gemma da questo punto di vista condivido quello che dici. Anch'io rimango male ogni volta che sedicenti teologi, presunti professori universitari ed altrettanto presunti vaticanisti e per finire da coloro che puzzano ancora di latte o da chi è votato all'ideologia fino all'estremismo ma, è anche vero che questo può solo farci male può solo creare in noi una amarezza ed un dolore profondo ma, secondo me non può e non deve impedire ne al Papa di renderci partecipi del suo magistero, ne tantomeno indietreggiare davanti ai famosi lupi di cui egli stesso parlò nella messa di insediamento.
Tu sai quanto soffro e sai quello che ho sopportato sotto Natale e ti assicuro che è stata una prova durissima per me, rimanere calma e cercare di contrastare questi attacchi senza urtare la suscettibilità dei miei ospiti, essendo fra l'altro questi, amici da anni dei miei genitori. Del resto, sapevamo in un certo senso che scegliendo Benedetto, avremmo portato insieme con lui questo peso; ma sappiamo anche, che gli vogliamo talmente bene che saremo sempre con lui, qualunque sia lo scotto da pagare.
- SEMPRE CON BENEDETTO XVI -
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