25 agosto 2008
Il Papa: "No al ritorno degli scontri tra nazionalismi"
Vedi anche:
Secondo giorno di lavori al Meeting di Rimini. Intervista al cardinale Bagnasco sul ruolo sociale e politico dei Cattolici (Radio Vaticana)
India, suora bruciata viva da indù. Ondata di violenze contro i Cattolici
Cina: arrestato il vescovo Jia Zhiguo.I cattolici temono una recrudescenza di persecuzione ed arresti ora che è finita la “tregua” olimpica (Asianews)
Pastoralità specifica per i separati che restano soli: alcune importantissime iniziative
Vasta eco per le parole di Benedetto XVI sul pericolo dei nazionalismi. Intervista al prof. Giovagnoli (Radio Vaticana)
Appello del Pontefice per la pace: «Preoccupa la crescente tensione» (Il Messaggero)
Consiglio di lettura: "Benedetto. La biografia" di Stefan von Kempis (Marietti)
Notizie d’agosto. Tempo sprecato per l’informazione (Deriu per Sir)
Sette giorni di incontri e di mostre a Rimini: «Protagonisti o nessuno». Ma non è un reality (Osservatore Romano)
L'omaggio del Papa a Schubert, colui che "fece risuonare la poesia e parlare la musica"
Il primo settembre Papa Benedetto XVI riceverà in udienza privata Ingrid Betancourt
Cittadinanza onoraria a Georg Ratzinger, il fratello del Pontefice. La commozione del Papa (Jovino)
Cresce la tensione internazionale ma il Papa invita a non cedere al pessimismo (Il Tempo)
Crisi internazionale. La coscienza comune: la denuncia e il monito di Benedetto XVI (Zavattaro)
Vian: "Ecco la sfida che il Papa lancia ai partecipanti al Meeting" (Sussidiario)
"La Chiesa, un popolo che fa storia": l'intervento del card. Bagnasco al Meeting di Rimini
La diocesi di Trieste si prepara alla beatificazione di don Francesco Bonifacio. Mons. Ravignani: ucciso dai miliziani di Tito perché sacerdote (R.V.)
Pechino dice addio ai Giochi olimpici. Un piccolo bilancio (Asianews)
Card. Bagnasco: «Vogliono una Chiesa che rimanga chiusa in chiesa» (Il Giornale)
Giovanni Paolo I, l’essenza del Vangelo. Trent’anni fa l’elezione di Albino Luciani (Avvenire)
ANGELUS DEL PAPA: I VIDEO
Il saluto di Benedetto XVI al Meeting di Rimini: "Il compimento dell’umano è la conoscenza di Dio"
All'Angelus l'appello del Papa alle Nazioni: sia scongiurato il ritorno a tragiche contrapposizioni del passato! (Radio Vaticana)
Cina: cacciato vescovo sgradito. Allontanato da capitale per evitare contatti con giornalisti
Il Papa: "La violenza va ripudiata". Un pensiero alle vittime dell'incidente aereo di Madrid: "Prego per loro"
Appello del Papa per la pace: "Preoccupa la crescente tensione"
Il Papa: "La missione di Pietro, e dei suoi successori, è quella di servire quest’unità dell’unica Chiesa di Dio formata da giudei e pagani". Vibrante appello di Benedetto XVI per la pace nel mondo.
Il Papa: no al ritorno degli scontri tra nazionalismi
«Non si affrontino nuove situazioni con vecchi sistemi Ripudiare la violenza, sì alla forza morale del diritto»
CASTEL GANDOLFO (ROMA)
Cresce la tensione internazionale, dal conflitto in Georgia al contenzioso Russia-Nato per lo scudo spaziale, e con essa cresce la preoccupazione di Benedetto XVI per una violenza che sembra estendersi nel mondo, di pari passo con la crescente incapacità degli Stati di proporre soluzioni basate sul dialogo.
Preannunciato da una serie di interventi a vari livelli – ultimo in ordine di tempo quello, del tutto inatteso, del Segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone in vacanza in Valle d'Aosta, che solo sabato dichiarava che «i venti della Guerra fredda non sono passati e i rapporti tra Est e Ovest si sono incrinati» – è giunto ieri un nuovo accorato appello del Papa a favore della e del dialogo.
Il primo appello il 10 agosto sulla georgia
Due domeniche fa, 10 agosto, ancora in vacanza a Bressanone, aveva invitato le parti in conflitto in Georgia a deporre le armi «in nome della comune eredità cristiana» e a fare ogni sforzo per un negoziato di pace. Il 16 agosto è stato dichiarato il cessate il fuoco, ma l'interpretazione degli accordi è ancora oggetto di contestazione. Il 17 agosto, la domenica successiva, Benedetto XVI parla ancora della Georgia, per sollecitare l'apertura di corridoi umanitari, preghiera tuttora non esaudita. E intanto, la Russia, dopo la firma dell'accordo sullo scudo spaziale in Polonia, sospende la cooperazione con la Nato.
Sul quadro internazionale cadono ombre di guerra fredda, e testimonianze di diritti negati continuano a giungere dal lontano Tibet oltre i riflettori delle Olimpiadi di Pechino. E aumenta la preoccupazione del Vaticano.
Ma all'Angelus recitato a Castel Gandolfo, il Papa non fa nomi, non accusa nessuno in particolare. Confessa una sempre maggiore difficoltà a realizzare quella «unione in Cristo dell'umanità intera in una sola famiglia», tanto da chiedere ai credenti di «sostenerlo con la loro preghiera». Ma il suo appello, soprattutto nella parte chiaramente rivolta ai grandi della Terra, è severo e guarda al passato come al futuro.
«Il mondo fatica a farsi famiglia di nazioni»
«Dobbiamo constatare con amarezza – ha detto il Pontefice – il rischio di un progressivo deterioramento di quel clima di fiducia e di collaborazione tra le nazioni che dovrebbe invece caratterizzarne i rapporti. Come non misurare, nelle presenti circostanze – ha aggiunto – tutta la fatica dell'umanità a formare quella coscienza comune di essere "famiglia delle nazioni" che Papa Giovanni Paolo II aveva additato quale ideale all'Assemblea generale delle Nazioni unite?».
«Occorre approfondire – ha proseguito ancora Papa Ratzinger – la consapevolezza di essere accomunati da un unico destino, che in ultima istanza è un destino trascendente, per scongiurare il ritorno a contrapposizioni nazionalistiche che tante tragiche conseguenze hanno prodotto in altre stagioni storiche. I recenti eventi hanno indebolito in molti la fiducia che simili esperienze restassero definitivamente consegnate al passato».
«Non bisogna cedere al pessimismo»
Benedetto XVI ha quindi invitato a «non cedere al pessimismo». «Occorre piuttosto – ha detto all'Angelus – impegnarsi attivamente affinché venga respinta la tentazione di affrontare nuove situazioni con vecchi sistemi».
«La violenza va ripudiata!», è infine l'intenso invito di Papa Ratzinger, che offre alcune indicazioni per uscire dal guado: «La forza morale del diritto, trattative eque e trasparenti per dirimere le controversie, a partire da quelle legate al rapporto tra integrità territoriale e autodeterminazione dei popoli, la fedeltà alla parola data, la ricerca del bene comune».
© Copyright Eco di Bergamo, 25 agosto 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento