14 ottobre 2008

Vian: "Modestamente io ho un editore infallibile". Un giorno all’Osservatore Romano (Boffi)


Vedi anche:

Dai vescovi italiani nuovo no all'eutanasia e all'aborto. Messaggio per la prossima Giornata per la vita (Osservatore Romano)

Repulisti a Firenze. Il testo integrale della Notificazione sul "caso" Cantini (Magister)

Intervento di Benedetto XVI al Sinodo dei vescovi: "Un metodo completo per leggere e capire la Bibbia" (Osservatore Romano)

In un intervento al Sinodo dei Vescovi Benedetto XVI chiede di superare il dualismo tra esegesi e teologia (Zenit)

Sinodo, gli interventi dei cardinali Scola, Vallini e Martino (Avvenire)

Card. Vallini: "Il rapporto fra Papa Roncalli e la sua diocesi" (Osservatore Romano)

Nuove violenze anticristiane a Mossul: la condanna del patriarca Delly (Osservatore Romano)

Card. Bertone al Sinodo: "Parola di Dio e sacramento della penitenza" (Osservatore Romano)

Sinodo, prende la parola anche il Papa con un intervento scritto (Sir)

Ricerca Gfk-Eurisko sulla Bibbia: "Elevatissima" la domanda religiosa (Sir)

Sinodo, il Papa interviene a sorpresa: "Attenti alla lettura secolarizzata e positivista delle Sacre Scritture"

Presentata in Vaticano l’Inchiesta internazionale sulla lettura della Bibbia in prospettiva ecumenica (Radio Vaticana)

Mons. Ravasi: "Uno sguardo sull'esegesi. I settanta volti della Bibbia" (Osservatore Romano)

Al Sinodo dei vescovi, intervento del Papa sul valore dell'esegesi biblica. Grande emozione per le testimonianze sul dramma dei cristiani iracheni

Il Papa al concerto dei Wiener Philharmoniker: "L' orchestra e il coro, come la Chiesa, sono costituiti da strumenti e voci diverse, che accordandosi tra loro offrono un’armoniosa melodia"

Anton Bruckner «offre» la sua Sesta sinfonia a Papa Ratzinger (Celletti)

Il Papa: «Poveri e diseredati sono prediletti da Dio» (Muolo)

Tettamanzi rompe il silenzio sul caso "Englaro". Mons. Fisichella: "Nessun contrasto fra me ed il cardinale di Milano" (Accattoli)

La scure di Benedetto XVI su don Cantini: severissima sentenza del Papa sia nella decisione sia nei toni (Bologni)

Sentenza su Don Cantini: operazione di verità per le vittime (Carratù)

Mons. Maniago: «Don Cantini ha tradito la fiducia»

I Cristiani in fuga da Mossul: «I sunniti vogliono eliminarci tutti» (Nicastro)

Il Papa ai fondamentalisti indù «Stop alle violenze anticristiane». Per la prima volta nella storia un'indiana proclamata santa (Accattoli)

Inchiesta di Luigi La Spina: Dal “Santo” al Sacro, la sfida e la missione di Papa Ratzinger" (La Stampa)

Giovanni Maria Vian: "La sinfonia della Chiesa" (Osservatore Romano)

Sinodo, vescovo brasiliano fa autocritica: "I Cattolici che lasciano la Chiesa per le sette diventano più fedeli al Vangelo"

Summorum Pontificum, un anno dopo: intervento del Prof. Roberto de Mattei

"Stupri e violenze psicologiche". Su don Cantini la scure del Papa (Strambi)

Il Papa ordina la dimissione dallo stato clericale e la dimora vigilata per Don Cantini colpevole di pedofilia (Agi)

Il Papa all'Angelus sulle violenze anticristiane in India: "Esorto gli autori delle violenze a rinunciare a queste azioni e a unirsi con i loro fratelli e sorelle a lavorare insieme nella costruzione della civilta' dell'amore" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus)

SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

Modestamente io ho un editore infallibile

Un giorno all’Osservatore Romano. In una redazione caotica come tutte le altre, ma con qualche idea in più

di Emanuele Boffi

Roma, mercoledì 8 ottobre 2008, ore 13.30 circa. Colpi leggeri e discreti alla porta. Entra un redattore.

«Direttore, posso?».

«Sì?».

«Un problema sulla catechesi del Papa».

«Cioè?».

«Nella trascrizione c’è un “indispensabile” che suona male, forse sarebbe giusto “impensabile”. Che faccio, correggo?».

Il direttore legge il passaggio oscuro.

«In effetti, ha ragione lei, ma prima di correggere verifichi, riascolti l’audio».

La redazione dell’Osservatore Romano è caotica come qualsiasi altra redazione di qualsiasi altro quotidiano del mondo. Solo che è pomeriggio, e dalla finestra s’intrufola la luce del sole, non quella della luna. L’Osservatore è uno dei rari quotidiani occidentali (assieme a Le Monde) a uscire nelle edicole nello stesso giorno in cui è confezionato. il fuso orario della concitazione è dunque anticipato di qualche ora, perché alle 15 in punto tutto deve essere pronto.

Nuovi colpi alla porta.

«Posso?».

«Prego, prego».

«Direttore, abbiamo verificato. C’era stato un errore di trascrizione. è corretto “impensabile”, non “indispensabile”».

«Bene. Mi fa piacere, sa prima di correggere il Papa… è pur sempre infallibile, no?».

Un giornale «difficilissimo a farsi»

Gian Maria Vian è da un anno il nuovo direttore del quotidiano di Benedetto XVI, «un giornale – come lo definì Giovanni Battista Montini in un articolo comparso l’1 luglio 1961 sul supplemento speciale che ne celebrava i cento anni – difficilissimo a farsi». Vian, professore di Filologia patristica alla Sapienza di Roma, è stato nominato dal Santo Padre il 29 settembre del 2007 e ha iniziato a firmare il 28 ottobre presentandosi con un editoriale dal titolo Tradizione e futuro.
In quell’articolo c’è il cuore di quel che è il quotidiano nelle mani di Vian.
Un «giornale di idee» che è, per usare un’altra espressione di Montini, «organo di formazione che non vuole solo dare notizie, vuole dare pensieri», «non tiene soltanto colloquio con i suoi lettori, lo tiene col mondo: commenta, discute, polemizza». Senza però mai scadere nel contrasto fine a se stesso o nell’intellettualismo vacuo: «Fare battaglia di idee significa documentare la ricchezza del pensiero cattolico, ma la barra dritta per non cascare nello sfoggio d’erudizione fine a se stessa è sempre la realtà. Il racconto sincero e appassionato della realtà». Con Vian l’Osservatore ha ampliato le pagine dedicate alle notizie provenienti dall’estero (le cronache italiane, se lo meritano, trovano un posto qui), ha dato agio alla sezione cultura di ospitare segnalazioni di eventi, mostre, discussioni di alto profilo, ha aperto il giornale al parere di non credenti e – «novità che mi è stata espressamente richiesta dalla Segreteria di Stato», dice Vian – ampliato il parterre di firme femminili.

L’affanno dei correttori di bozze

Così, mentre certa stampa cattolica s’impegola nelle baruffe effimere della politica italiana, l’Osservatore Romano mantiene lo sguardo su un orizzonte più ampio, non disdegnando di arrivare, prima e meglio di altri, a raccontare quotidianamente il verso in cui gira il mondo.
Ci sono gli interventi del Papa («lo vede questo?», fa segno col dito .«è un discorso fatto a braccio da Benedetto XVI, non previsto, bellissimo») e quelli delle più alte gerarchie della Chiesa, ma anche le cronache delle persecuzioni anticristiane in India, ritratti scevri di pregiudizi su papa Pacelli, bilanci in prima pagina sulla instabile situazione economica mondiale. E poi le interviste.
Da ricordare, tra le più recenti, quella al presidente francese Nicolas Sarkozy e quella a Paolo Mieli, il direttore del Corriere della Sera che, proprio nella giornata dell’8 ottobre, smonta la leggenda nera su Pio XII.
Un buon punto di partenza per raccontare un prodotto fatto di parole è l’ufficio dei correttori di bozze.
All’Osservatore sono in quattro. Il “pezzo più difficile da passare” è “Nostre informazioni”, che è anche l’unico articolo direttamente licenziato dalla segreteria di Stato, che dà al quotidiano il carattere di organo ufficiale del Vaticano, mentre il resto di ciò che viene pubblicato è da considerarsi ufficioso e sotto la diretta responsabilità del direttore. Per questo le “Nostre informazioni” – l’elenco delle udienze, delle nomine e degli atti papali – è l’articolo maggiormente temuto dai redattori e dai correttori di bozze. L’elenco stesso con cui devono essere date le notizie e le cariche ricoperte dai vari sacerdoti qui nominati è rigido, tanto che non c’è anima viva in redazione che, accanto al vocabolario, non tenga l’Annuario pontificio. Poi, come raccontano i correttori, «il direttore ci tiene moltissimo alla cura formale del giornale». Per cui la pignoleria regna sovrana, anche se, qualche volta, qualche erroraccio è scappato: «Anni fa Giovanni Paolo II si recò in visita alla Chiesa di San Montorio. Pubblicammo la fotografia dell’evento, solo che nella didascalia ci scrivemmo: “Il Santo Padre in visita alla Chiesa in motorino”».

«Mi raccomando l’America»

Nell’ufficio del direttore, quotidiani di ogni lingua stanno ammonticchiati sulla scrivania in variopinto disordine. Sulle pareti la fotografia di una pubblicità di una fanciulla – pare una hostess della Swiss Air – che porta nella borsa due quotidiani facilmente riconoscibili: Il Foglio e L’Osservatore. «è un regalo di Ubaldo Casotto, il vicedirettore del Foglio da poco passato al Riformista».
Il giornale è quasi chiuso, subito di seguito si terrà la prima riunione per pensare a cosa mettere in pagina domani. Come sempre, si cercherà di dare spazio al confronto con il mondo laico: «D’altronde è una delle peculiarità del nostro editore che, su un concetto di ragione aperta alla possibilità della trascendenza, è stato capace di coinvolgere nel dialogo le intelligenze più vive del mondo dei non credenti».
Seguono le proposte dei vari capiservizio, le idee per l’avvenire («Mi raccomando l’America. è una nazione tutta da raccontare. Come ha detto il Papa in aereo è “il paese laico per amore della religione”») e gli articoli da recuperare dal cassetto.
Sono le 15.30 e la giornata all’Osservatore Romano ormai è terminata. Solo qualche ora e il quotidiano sarà in edicola («Ah la diffusione, è il mio cruccio», sospira Vian).
Montini in quel famoso articolo scrisse che l’Osservatore è «un giornale serio, giornale grave, chi mai lo leggerebbe sul treno o al bar?».
Eppure qualcosa sta cambiando. Rivela Vian: «Il collega Stefano Lorenzetto mi ha segnalato che ha trovato delle copie in un’osteria veronese e un barbiere qui vicino lo mette sulle sedie dentro il negozio».

© Copyright Tempi, 14 ottobre 2008

Nessun commento: