27 dicembre 2007
Ahmadinejad fa gli auguri al Papa «Che il 2008 sia un anno di pace»
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Ahmadinejad fa gli auguri al Papa «Che il 2008 sia un anno di pace»
ROMA
Tra le centinaia di messaggi di auguri natalizi ricevuti in questi giorni da Benedetto XVI è arrivato in Vaticano a sorpresa anche quello del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad.
Nella lettera a papa Ratzinger, di cui alcuni stralci sono stati pubblicati ieri dall'agenzia ufficiale iraniana Irna, Ahmadinejad auspica che il 2008 «sia l'anno della eliminazione dell'oppressione, della violenza e della discriminazione e l'anno della pace, dell'amicizia e del rispetto dei diritti dei popoli».
Gesù è uno dei più importanti profeti per i musulmani e in Iran la sua figura è particolarmente venerata. «Il mondo attuale ha bisogno di seguire i precetti dei profeti divini più che in ogni altro momento nella storia», commenta ancora il presidente iraniano.
Ahmadinejad non è l'unico leader musulmano ad aver inviato messaggi natalizi al Papa. Anche i 138 «saggi» islamici, guidati dal principe Ghazi di Giordania e promotori nei mesi scorsi di un'iniziativa di dialogo e riconciliazione con il mondo cristiano, hanno espresso i loro auguri di Natale in una lettera a Benedetto XVI e agli altri capi delle Chiese cristiane (protestanti e ortodosse). «Vi auguriamo a tutti gioiose e serene feste di Natale, che celebrano la nascita di Gesù Cristo, la pace sia su di lui», scrivono i rappresentanti musulmani, che nell'ottobre scorso, avevano stilato un manifesto per la riconciliazione con i cristiani.
«Preghiamo – proseguono – in questi benedetti giorni che coincidono con la festa musulmana dell'Hajj o il pellegrinaggio (alla Mecca), in cui celebriamo la fede del profeta Abramo, la pace sia su di lui, che l'anno nuovo possa portare guarigione e pace al nostro sofferente mondo». «La redenzione del figlio di Abramo da parte di Dio rimane fino ad oggi una garanzia divina ed una forte lezione per tutti i seguaci delle fedi abramitiche, per salvare e proteggere ogni singola vita umana e specialmente le vite dei bambini», concludono i dignitari islamici ai quali Papa Benedetto XVI, a fine novembre, aveva inviato un messaggio invitando in Vaticano il principe Ghazi bin Muhammad bin Talal e i suoi più stretti collaboratori.
Passando poi al mondo occidentale e cristiano, non vi è capo di Stato o di governo occidentale che non abbia inviato i suoi auguri natalizi in Vaticano, in questi giorni.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy li ha fatti di persona a Benedetto XVI, durante l'udienza del 20 dicembre.
Il neo-convertito al cattolicesimo ed ex premier britannico Tony Blair ha fatto pervenire le sue espressioni augurali tramite il cardinale di Londra, Cormac Murphy 0'Connor. «Molto bello», hanno commentato in Vaticano, il messaggio di Natale inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Papa.
Benedetto XVI, con un gesto inusuale, ha telefonato il 24 dicembre al capo di Stato italiano per ringraziare e contraccambiare.
© Copyright Gazzetta del sud, 27 dicembre 2007
Ahmadinejad scrive al Papa: servizio di Sky
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1 commento:
Mi piacerebbe sapere dalla tizia che ho descritto in un altro post, che accusa Benedetto di poco dialogo e di chiudere la chiesa a se stessa, del fatto che il Papa con gesto inusuale ( spero che tutti sappiano il corretto significato di questo termine ), si è sprecato anche a dialogare con Napolitano!!!!!!!
Però sti tedeschi....... sono troppo freddi..........
POVERE PICCOLE PERSONE DISSE BENE VIRGILIO A DANTE NELLA DIVINA COMMEDIA " NON RAGIONIAM DI LOR MA GUARDA E PASSA" concerte zucche si perde solo tempo tanto sono condizionate da certi luoghi comuni e slogan.
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