2 dicembre 2007

"Spe salvi": "Redenzione fa rima con amore" (Briguglio per "La Gazzetta del sud")


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L'enciclica del papa

Redenzione fa rima con amore

Melchiorre Briguglio

Quando un Papa scrive un'Enciclica, il senso primo e ultimo della lettera sta nell'invito alla riflessione per ognuno di noi. Sono, quindi, tanti i modi di leggerla, poiché il documento non è rivolto solo agli specialisti.
Proprio interpretando qualche sentimento del grande popolo dei credenti, ci permettiamo un timido approccio alla «Spe salvi» (Salvati dalla speranza).

L'uomo qualunque avverte subito il fascino di parole non calate dall'alto, ma spese in suo favore.
Si fa poeta, insieme al Pontefice, pensando che il cielo non è vuoto, ma è affollato d'ombre, dalle speranze di quanti – addormentandosi – non si sono arresi al nulla della fine.


Quel cielo, che il progresso ha esplorato nei confini prossimi e ha riempito con i sofisticati strumenti della tecnica, quel cielo orgogliosamente visitato appare troppo piccolo per contenere il destino degli uomini.
Bisogna spingere oltre la corda d'angoscia e immaginare una "nuova libertà", oltre quei limiti.
Una libertà dai tormenti interiori, come possibilità di alzare lo sguardo oltre il tempo dell'uomo, oltre questa storia.
In fondo, Papa Ratzinger ci propone di essere semplici creature
(ecco perché tutti possiamo e dobbiamo discuterne), di mettere da parte stratificazioni ideologiche, culturali e politiche, che sembrano tutto dominare, e riempire con prospettive il desolante vuoto della contemporaneità.
Il Pontefice ci invita alla riflessione sui grandi temi o, meglio, sull'unica, grande questione del dopo, per l'insoddisfacente risposta dell'ateismo e per il fallimento delle "grandi" proposte ideologiche.
Se il "Cristianesimo non ha portato un messaggio sociale-rivoluzionario e Gesù non è stato un combattente per una liberazione politica", ha sicuramente rivoluzionato il tempo, dicendoci che la fine è anche principio.
Facendoci capire che la redenzione passa solo attraverso l'amore.
Su questa via, che può sembrare una favola, non ha fatto sconti.
Ha proposto un cursus spei, un percorso di sofferenza per tutti, anche per gli apparentemente fortunati, da accettare per incontrare la speranza.
Pur avvertendo il tormento delle tante, inspiegate croci che andiamo incontrando, crediamo anche noi che "i malvagi, alla fine, non siederanno accanto alle vittime".

© Copyright Gazzetta del sud, 2 dicembre 2007

1 commento:

mariateresa ha detto...

vuoi ridere?Leggi la prima riga di questo articolo
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_esteri_NOTIZIA_01.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=188794

Aspetteremo un pezzo per leggerla su Repubblica.Qualcuno, non solol'ANSA, fa il furbo.