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Bagno di folla con i fedeli

Consegnate al Pontefice le chiavi della città

Albano si stringe attorno al Papa

Benedetto XVI conclude il soggiorno ai Castelli con la visita al duomo

di ENRICO VALENTINI

Un bagno di folla caloroso e un clima “confidenziale” hanno accolto ieri, ad Albano, papa Benedetto XVI in visita pastorale alla diocesi per presiedere al rito della dedicazione del nuovo altare maggiore della cattedrale, ultimo “atto ufficiale” del suo soggiorno estivo ai Castelli.
Un protocollo inusuale e dal sapore antico, ha consentito infatti ai fedeli di avvicinare e salutare il pontefice mentre percorreva a piedi il tratto che separa l’uscita secondaria della residenza estiva di Castel Gandolfo, che affaccia su Albano dal duomo.
Il suono delle campane a festa, poco dopo le nove, ha dato il via al grande abbraccio collettivo della folla assiepata su piazza Pia. Accolto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e dal sindaco di Albano Marco Mattei, il Papa si è ermato ripetutamente a salutare i fedeli accompagnato dal cardinale Angelo Sodano, titolare delle diocesi suburbicarie di Albano e Ostia, e dal vescovo di Albano, Marcello Semeraro.
Prima di raggiungere la cattedrale, il pontefice ha ricevuto le chiavi della città dal sindaco, che ha ricordato la particolare attenzione riservata da Benedetto XVI ad Albano: i restauri del duomo hanno preso spunto proprio da una visita in città del fratello del papa nel 2006.
Lo stesso pontefice ha contribuito con una donazione di cinquantamila euro ai lavori di ristrutturazione della cattedrale: una testimonianza, appunto, del profondo legame che papa Ratzinger ha con la diocesi di Albano.
In cattedrale, ad attendere il pontefice, il presidente della Regione Piero Marrazzo, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti,il prefetto di Roma Mosca e il cardinale vicario Agostino Vallini.
La concelebrazione eucaristica, invece ha assunto particolare intensità per la cura con la quale Benedetto XVI ha officiato il rito della dedicazione del nuovo altare maggiore, interamente rifatto insiema alla cattedra in marmo e all’ambone.
I lavori di ristrutturazione assumono per la Chiesa di Albano un importanza storica come quella che riveste la diocesi suburbicaria. Quattro papi, nel corso dei secoli, sono giunti dalla diocesi di Albano, di cui uno, san Innocenzo I nativo proprio della città castellana.
Importanza, questa, rimarcata anche dal pontefice nel corso della sua omelia.
«Vi ottenga la Madonna di poter scrivere in questo nostro tempo un’altra pagina di santità quotidiana e popolare - ha detto il Papa - che vada ad aggiungersi a quelle che hanno segnato nel corso dei secoli la vita della Chiesa di Albano».
Poi, al termine della concelebrazione eucaristica Benedetto XVI, prima di tornare a Castel Gandolfo per la celebrazione dell’Angelus, ha voluto ringraziare quanti hanno contribuito alla ristrutturazione della cattedrale, gli enti locali e il vescovo Marcello Semeraro.
«Il privilegio che ci ha concesso il pontefice - sottolinea il sindaco Marco Mattei - rimarca l’affetto che nutre per la nostra città.
Una visita storica e particolarmente significativa che ci inorgoglisce e ci sprona. Sono soddisfatto anche per i complimenti ricevuti in merito alla organizzazione della visita, che ripaga ampiamente dell’impegno profuso dall’amministrazione comunale e dai suoi collaboratori».

© Copyright Il Messaggero, 22 settembre 2008 consultabile online anche qui.