6 ottobre 2008

Grave atto di scortesia del rabbino di Haifa: parla ai giornalisti e chiede che Pio XII non venga beatificato


Cari amici, sapete che io non ho molti peli sulla lingua, sulla tastiera e sul mouse e non sono sicuramente politicamentereligiosamentemediaticamente corretta.
Posso allora permettermi di commentare in maniera piuttosto drastica questa nota di agenzia
:

Vaticano. Il Rabbino ospite a Sinodo: No a beatificazione Pio XII

Città del Vaticano, 6 ott. (Apcom) - Il Rabbino capo di Haifa, ospite del Sinodo dei vescovi iniziato oggi in Vaticano, chiede che Papa Pio XII non venga beatificato a causa dei suoi silenzi sull'Olocausto. Shear Yshuv Cohen ha parlato con un gruppo di giornalisti a conclusione del suo intervento serale all'assemblea sinodale.

Mi sembra un tantino scortese, passatemi questa parola forse troppo educata, che il rabbino capo di Haifa si permetta di sindacare su chi la Chiesa possa o non possa beatificare.
Egli e' stato invitato al Sinodo direttamente da Benedetto XVI e quindi, forse, sarebbe stato il caso di non mettere in imbarazzo l'ospite parlando con i giornalisti dopo l'intervento davanti ai vescovi ed al Pontefice stesso.
Come mai il rabbino non ha parlato direttamente con il Papa ed i Padri sinodali? Era proprio necessario "sfogarsi" con i cronisti?
Il grande gesto di apertura di Papa Benedetto XVI non e' stato ripagato con la stessa moneta.
Del resto non e' una novita' che il Santo Padre faccia tutto il possibile per incentivare il dialogo interreligioso per poi ritrovarsi con il battente della porta sul naso!

Il rabbino ha invece approfittato dell'Assemblea sinodale per lanciare accuse contro il Presidente dell'Iran.
Secondo quanto riferito dal Tg2 l'illustre ospite ha anche affermato che, se avesse saputo che sono ormai prossime le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della morte di Pio XII, non avrebbe accettato l'invito.
Serve che io commenti? Non credo...
Che delusione...

R.

7 commenti:

euge ha detto...

No! Cara Raffaella questo episodio con sarebbe da commentare se non fosse che qualcuno pare abbia scambiato il sinodo dei vescovi per lanciare accuse e per chiedere che Papa Pacelli non sia beatificato.
Per quanto ne sò io e per quanto è stato detto da Papa Benedetto XVI sinodo significa camminare insieme.
Allora? dov'è questo cammino insieme se ci si presenta in questo modo?
Non ho parole !!!!!!!!! Eccone un altro che ne sa più del Papa e che come Melloni lancia anatemi!!!!!
MA PER FAVORE UN PO' DI SERIETA' E SOPRATTUTTO DI RISPETTO per chi è stato tanto aperto di vedute, da farvi partecipare ad un evento che fore riguarda la sola chiesa cattolica ed i suoi vescovi.

gemma ha detto...

ma il rabbino non era venuto a parlare della parola di Dio?

Luisa ha detto...

Personalmente sono stupita che ci si possa stupire!
Aprendo il Sinodo a non cattolici, a non cristiani, ci si espone anche a questo genere di "problemi".
Personalmente penso che il Sinodo dovrebbe svolgersi a porte chiuse, nella più grande confidenzialità, in un "occhi negli occhi" fra il Santo Padre e i suoi vescovi.
C`è sempre tempo più tardi di pubblicare gli interventi.
Ma evidentemente è solo la mia opinione....

Anonimo ha detto...

Perche' meravigliarsi?

Penso che in molti casi ci voglia meno ambiguita'. Il nostro dovere anche nei confronti degli ebrei e' quello di invitarli ad abbracciare l'UNICA ed ETERNA ALLEANZA.

Tutto il resto e' fumo.

Anonimo ha detto...

non c'è scortesia, questa è la posizione degli ebrei e bisogna accettarla... poi la chiesa è libera di beatificare e santificare chi vuole....

(attenzione non difendiamo benedetto, sempre e comunque, in modo dogmatico, è lui il primo a invitarci alla ragione)

Raffaella ha detto...

Il Papa non c'entra nulla con il comportamento del rabbino.
Qui non si e' voluto difendere l'operato di Benedetto XVI (anche perche' nessuno sa che cosa' accadra' giovedi'). Semplicemente ho registrato la scortesia di chi, invitato dal Santo Padre a parlare della Parola di Dio, ne ha approfittato per lanciare una bordata contro Pio XII e contro il Presidente dell'Iran.
Il Sinodo non e' una riunione di politici e le considerazioni di questo genere non avrebbero dovuto trovare posto.
C'e' poi la politica dei due pesi e due misure per cui il rabbino puo' dire tutto cio' che vuole ma guai se a fare lo stesso sono i Cattolici.
R.

euge ha detto...

Le boradate come le hai definite giustamente tu sono da considerarsi altro che una semplice scortesia; visto che se non sbaglio, Papa Benedetto XVI
( che per altro sa difendersi da solo e non ha bisogno di balie), è stato il primo ad aprire il Sinodo dei vescovi, ad esponenti di altre religioni.
Ora qui si sta soltanto sottolineando che forse il rabbino Haifa ha trascurato il fatto che l'argomento non è sicuramente il comportamento dell'Iran verso Israele. Come ho già detto nel mio precedente post, sinodo significa camminare assieme e se questo cammino ha inizio con minacce ed anatemi, allora qualcuno, ha tutto l'interesse di mandarlo in frantumi; proprio la cosa che Benedetto XVI non vuole!
Premesso che, il Papa si difende da solo, lo ripeto e premesso che chi scrive in questo blog non ragiona a binario unico come tanti fanno, è giusto sottolineare l'atteggiamento poco fraterno e belligerante, racchiuso nell'espressione del rabbino Haifa.