20 febbraio 2008
Card. Saraiva Martins: Pio XII e il nazismo: «Prudenza, non silenzio» Giovanni Paolo II? «Ora si segue l’iter normale»
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Pio XII e il nazismo: «Prudenza, non silenzio» Giovanni Paolo II? «Ora si segue l’iter normale»
Da Pacelli a Wojtyla, da Roncalli a Montini, Saraiva Martins fa il punto sulle loro cause di beatificazione. E su quelle di Oscar Romero, Salvo D’Acquisto, Leone Déhon, Giorgio La Pira e suor Lucia di Fatima
DA ROMA
Né «dilazionata » né «accantonata ». La causa di Pio XII, al contrario, va avanti, ma «semplicemente, quest’anno ricorre il 50° della morte di papa Pacelli, e si è ritenuto opportuno approfittarne per promuovere certe iniziative che portino a una conoscenza sempre più perfetta della sua figura».
Lo ha affermato il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, facendo il punto su alcuni dei processi pendenti presso il dicastero, a margine della presentazione dell’Istruzione Sanctorum Mater. Tra le iniziative per il 50°, il porporato ha anticipato che è in preparazione un convegno e un’esposizione sul pontificato di Pacelli, e che è stata istituita una Commissione per «approfondire una figura che ha segnato la storia della Chiesa moderna». Tutte cose che «aiutano la causa, non sono in concorrenza con essa ». In particolare, riguardo al presunto 'silenzio' di Pio XII sulla condanna del nazismo, il cardinale ha risposto che «non è una verità storica. Più che di silenzio parlerei di prudenza», finalizzata a «non rendere più grave e insopportabile» la situazione degli ebrei.
Su Giovanni XXIII, ha informato poi il prefetto, «non è in corso una nuova procedura canonica, semplicemente per la canonizzazione le norme esigono un miracolo fatto dopo la beatificazione. Mi auguro che arrivi quanto prima». Per Giovanni Paolo II, invece, dopo la chiusura della fase diocesana si è aperta la fase romana, mentre per Paolo VI si sta elaborando la “positio”.
Nessuna novità invece per monsignor Oscar Romero. Una «figura certamente notevole », l’ha definita il porporato, di cui «si stanno studiando tutti gli aspetti della vita, degli scritti, delle omelie», secondo un iter che rientra «nella normalità della procedura, non per ostacolare, ma per chiarire sempre meglio tutti gli aspetti relativi alla personalità » dell’arcivescovo salvadoregno assassinato nel 1980. «Bisogna arrivare alla certezza assoluta – ha spiegato – sul motivo del martirio di ogni servo di Dio».
Quella che sembra essere prossima alla conclusione è invece la causa di Salvo D’Acquisto, che sta «molto a cuore» alla Santa Sede, ma per la quale «vanno sciolti tutti i nodi, con molta serenità, per favorire e non per ostacolare l’iter». Così come «procede rapidamente» la causa dell’ex sindaco di Firenze Giorgio La Pira, anche se ancora in fase «di studio». La Pira, ha sottolineato Saraiva Martins «sarebbe un bel modello per i tanti laici coinvolti in politica». Analoga la posizione circa il processo di Leone Déhon, su cui «si sta studiando».
Altre domande hanno riguardato la “dispensa” di due anni (rispetto ai cinque canonici) per l’avvio della causa di beatificazione concessa il 13 febbraio scorso, a tre anni dalla morte, a suor Lucia, ultima sopravvissuta dei veggenti di Fatima. Al riguardo il cardinale portoghese (il quale incontrava regolarmente nel monastero di Coimbra suor Lucia, che col porporato aveva un rapporto di vera familiarità) ha ricordato che «è il terzo caso» di dispensa registrato «negli ultimi tempi». La prima infatti «è stata Madre Teresa, il 12 dicembre del 2000, e il secondo è stato Giovanni Paolo II, il 9 maggio del 2005». Riguardo a quest’ultimo, Saraiva Martins ha puntualizzato che Benedetto XVI ha dato la dispensa «solo per il tempo necessario per cominciare il processo, ma non dal processo stesso, che deve seguire il normale iter».
(S.M.)
© Copyright Avvenire, 19 febbraio 2008
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1 commento:
Quindi non si vedrà molto presto la beatificazione di GPII? A proposito si sa se la cerimonia sarà a Roma o in Polonia? Sarebbe bello se a beatificarlo fosse don Stanislao è stato con GPII per quasi tutta la sua vita e avrebbe qualche diritto in questo senso.
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