27 ottobre 2008

Distinguere tra religione e politica è una specifica conquista della Cristianità: così il Papa alla nuova ambasciatrice delle Filippine


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Distinguere tra religione e politica è una specifica conquista della Cristianità: così il Papa alla nuova ambasciatrice delle Filippine

di Roberta Gisotti

“La distinzione tra religione e politica è una conquista specifica della Cristianità” ed è “tra i suoi fondamentali contributi storici e culturali”.

Così il Papa ricevendo, stamane, le Lettere credenziali della nuova ambasciatrice delle Filippine, Cristina Castañer-Ponce Enrile. Il servizio di Roberta Gisotti.

“La Chiesa è convinta che Stato e religione sono chiamati a supportarsi reciprocamente” per “servire insieme il benessere personale e sociale di tutti”.

Benedetto XVI ha colto l’occasione di questa udienza per ribadire che l’“armoniosa cooperazione tra Chiesa e Stato richiede ai leader ecclesiali e civili di assolvere i loro doveri pubblici con costante preoccupazione per il bene comune”. “Coltivando uno spirito di onestà e d’imparzialità e mantenendo il fine della giustizia – ha spiegato il Papa - i leader ecclesiali e civili guadagnano la fiducia del popolo ed accrescono un senso di responsabilità condivisa fra tutti i cittadini per promuovere una civiltà dell’amore. Tutti dovrebbero essere motivati dal desiderio – ha sottolineato ancora il Santo Padre - di servire piuttosto che guadagnare personalmente o beneficiare pochi privilegiati”, partecipando inoltre al rafforzamento delle pubbliche istituzioni tutelandole dalla corruzione della faziosità e dell’elitarismo. A tale proposito Benedetto XVI ha lodato le numerose iniziative avviate nella società filippina per proteggere i deboli, specialmente i bambini non nati, i malati e gli anziani. Ha poi raccomandato al Governo di Manila particolare sollecitudine verso i lavoratori immigrati, perché siano rispettati i loro diritti e siano integrati nella società, facilitando anche i ricongiungimenti familiari. Il Papa ha infine auspicato che la riforma agraria approvata nelle Filippine, allo scopo di migliorare le condizioni dei poveri possa portare la sperata crescita economica e l’espansione sui mercati internazionali, pregando che i benefici siano condivisi dai contadini e dalle loro famiglie.

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BENEDETTO XVI: ALL’AMBASCIATRICE DELLE FILIPPINE, PUR SEPARATI CHIESA E STATO COLLABORANO

La separazione tra Chiesa e Stato e dunque il principio di laicità sono un’acquisizione storica e culturale del cristianesimo. Ciò non toglie però che tra le due entità non ci debba essere collaborazione. Nell’accogliere questa mattina le “Lettere credenziali” della nuova ambasciatrice della Repubblica delle Filippine, Cristina Costaner-Ponce Enrile, papa Benedetto XVI è tornato a parlare di laicità ed ha nuovamente assicurato che la Chiesa è “pienamente convinta della rispettiva autonomia e competenza di Chiesa e Stato. Anzi – ha aggiunto – possiamo dire che la distinzione tra religione e politica è un’acquisizione specifica del cristianesimo ed uno dei suoi contributi, storici e culturali, specifici”. Chiesa e Stato sono comunque chiamati a collaborate.
“La Chiesa – spiega il Papa - è ugualmente convinta che Stato e religione sono chiamate a supportarsi vicendevolmente per servire insieme il benessere personale e sociale della collettività”. Questa “armoniosa collaborazione – ha detto il Papa – richiede ai responsabili religiosi e civili di portare avanti le loro pubbliche responsabilità avendo come unica preoccupazione il bene comune.
Coltivando uno spirito di onestà e di imparzialità ed avendo come scopo la giustizia, i leader ecclesiali e civili acquistano la fiducia delle persone”.
“Tutto – incalza il Santo Padre – dovrebbe essere motivato dal desiderio di servire piuttosto che di guadagnare personalmente o trarre benefici e privilegi”. E ciò richiede di agire “rafforzando le pubbliche istituzioni” salvaguardandole dalla “corruzione delle faziosità e degli elitarismi”.
Il Papa si è poi congratulato con il governo filippino per la cura dei lavoratori migranti che hanno lasciato le Filippine per trovare lavoro all’estero ma ha anche chiesto di incrementare “il più possibile le opportunità di lavoro nei luoghi di origine delle persone”.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avrai notato che determinati siti (vedi repubblica.it) puntano sul discorso immigrazione. Questa volta nessuna ingerenza, entrata a gamba tesa, attacco ecc., ecc.
Oggi il Papa piace a lorsignori.
Alessia

Raffaella ha detto...

Eh, cara Alessia...credo che il Santo Padre mi perdonera' se lo paragono ad un gelato multigusto: oggi i siti online (e domani i giornaloni) hanno trovato la loro gustosita' preferita :-))
R.