19 luglio 2007
"Un anno con Benedetto": conferenza stampa del cardinale Bertone (Parte prima)
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Il punto sulle vacanze del papa, il bilancio del viaggio in Brasile, l'annuncio di nomine di donne in ruoli di responsabilità della Santa Sede, passando per il vescovo di Pechino. Questo e altro nell'incontro con i media del segretario di Stato.
«Benedetto, un vulcano di attività»
Luciani beato? L’iter «sarà rigoroso, bisogna rispettare le regole»
L’incontro con mons. Tarcisio Bertone segretario di Stato vaticano nella sala affollata di Pieve di Cadore
FRANCESCO DAL MAS
LORENZAGO. Disgelo tra il Vaticano e la Cina. Apertura agli ebrei. Dialogo «sincero» con i musulmani. «Sconvolgente» il fenomeno della pedofilia tra i preti, a Los Angeles. Più responsabilità alle donne in Vaticano. Il cardinale Tarcisio Bertone ha trascorso la giornata di ieri a Lorenzago, con il Papa (definito «un vulcano di attività»).
Infine ha fatto il bilancio di un anno da segretario di stato vaticano in una conferenza della Magnifica Comunità, a Pieve di Cadore.
Ritorno a Lozzo. Mentre il suo più stretto collaboratore teneva impegnati i giornalisti, Benedetto XVI è ritornato sui suoi passi, a Lozzo, presso il santuario mariano della madonna di Loreto. Dove ha recitato il rosario e, durante la passeggiata al rientro, ha avuto un bagno di folla tra bambini e ragazzi, che gli hanno augurato “buone vacanze”.
Dolomiti che tonificano. L’aria frizzante delle Dolomiti induce Benedetto XVI ad un supplemento di attività. E per quanto riguarda le vacanze venete di Ratzinger, Bertone fa sapere che «sta bene, è riposato, vuol lavorare, riflettere, meditare, pregare» e che è «un vulcano di attività». Sta infatti occupandosi del messaggio per la giornata mondiale dei giovani, del secondo libro sulla vita di Gesù e della nuova enciclica sociale. Il secondo volume su Gesù parlera della Passione di Cristo. Oltre a questo impegnativo lavoro, Bertone ha detto che il papa «ha altre cose in mente, documenti e altri scritti che sono il frutto della sua creatività e del suo zelo pastorale e che sfoceranno nel 2008». Anno per il quale dovremo dunque attenderci una cospicua messe di produzioni. L’enciclica, tuttavia, non è in dirittura d’arrivo, e non è da attendersi per il prossimo anno.
Pianoforte che passione. Il papa «suona molto il pianoforte», ha pure riferito il porporato, perché «questo lo aiuta a placare i sentimenti, ad elevare lo spirito», ad «elaborare la creatività». Qui, ha aggiunto Bertone, «il santo padre ha vedute tonificanti e pacificanti, che lo aiutano molto interiormente». Bertone ha parlato in una sala Cos.mo strapiena. L’incontro (moderato dai telegiornalisti De Carli e Cason) era organizzato dalla Magnifica Comunità di Cadore ed è stato introdotto dal vescovo Giuseppe Andrich che ha ricordato in particolare l’amicizia tra Bertone ed il suo predecessore, monsignor Vincenzo Savio.
Cina. Il nuovo vescovo di Pechino, eletto dalla Chiesa ufficiale (quella che si definisce “patriottica”) «è un soggetto molto buono e molto idoneo», ha riconosciuto Bertone, precisando che «questo è un segno molto buono», ma che il Vaticano, per decidere eventuali reazioni alla lettera del papa al governo cinese, attende la comunicazione ufficiale da Pechino. Per Bertone è anche «molto positivo l’atteggiamento del governo cinese» che non ha rispedito al mittente la lettera di Benedetto XVI. Vuol dire che ci sta riflettendo e questo è un segnale positivo di prudenza. Di più, secondo il numero due del Vaticano «va aperto un colloquio per arricchirci reciprocamente» con il Confucianesimo.
«Non da del tu». «Il Papa non dà del tu a nessuno», sono alcuni dei “segreti” confidati da Bertone. I voti sul conclave? «Quelli pubblicati non erano esatti». Le preoccupazioni del Papa? «Sono l’Iraq, la Terra Santa e l’Africa». I segreti di Fatima? «Non ce ne sono». Quanto alla dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede circa l’unicità della Chiesa, ha invitato a non considerarla una «pugnalata» per l’ecumenismo.
Preti pedofili. Il fenomeno dei preti pedofili nella diocesi di Los Angeles (più di 500 vittime, 660 milioni di dollari di risarcimento) ha «un’ampiezza sconvolgente» e il fenomeno dei preti pedofili «fa a pugni con l’identità della missione che dobbiamo svolgere». Il cardinale ha comunque ricordato che questa è una realtà che «tocca una minoranza percentuale bassa» all’interno della Chiesa.
Le donne. «Nuove nomine» nella Chiesa con «incarichi» che riconoscano il carisma femminile più di quanto non avvenga oggi. Lo ha annunciato Bertone, ma senza fare nomi o precisare incarichi. Bertone ad una domanda ha risposto che è possibile aspettarsi da Benedetto XVI qualche decisione capace di dare più visibilità alle donne nella Chiesa. Del resto, ha sorriso, tra i suoi più stretti collaboratori che anche una «segretaria italiana che è una straordinaria collaboratrice tanto indispensabile che dalla Congregazione per la dottrina della fede l’ho portata con me alla segreteria di Stato».
Ebrei. La preghiera per la conversione degli ebrei nella messa in latino? Si può togliere, secondo Bertone. «E’ vero che c’è questa preghiera per la conversione, è una formula, e si potrebbe studiare il problema e disporre che tutti dicano la formula di Paolo VI: si può decidere e si risolverebbero tutti i problemi». Il segretario di stato vaticano ha però precisato che per le preghiere del triduo pasquale il motu proprio emanato da Benedetto XVI fa riferimento in modo esplicito al messale di Paolo VI. Come dire che il problema può essere facilmente superato.
Luciani beato. «Lo spero». Così ha risposto Bertone alla domanda se papa Luciani sarà proclamato beato in tempi rapidi, come attendono i bellunesi, magari insieme a Paolo VI e a Pio XII. «E’ difficile, però», ha detto Bertone, «che questo avvenga insieme». Riferendosi ancora a Luciani, Bertone ha confermato - rispetto alle attese dei bellunesi che lo vorrebbero subito agli onori degli altari - che «l’iter sarà molto rigoroso», sia per quanto riguarda la verifica delle virtù eroiche e dei presunti miracoli, e che «bisogna rispettare le regole».
© Copyright Corriere delle Alpi, 19 luglio 2007
Un anno con il papa. Il cardinale Bertone a tutto campo
di Mattia Bianchi
Il punto sulle vacanze del papa, il bilancio del viaggio in Brasile, l'annuncio di nomine di donne in ruoli di responsabilità della Santa Sede, passando per il vescovo di Pechino. Questo e altro nell'incontro con i media del segretario di Stato.
Il punto sulle vacanze del papa, il bilancio del viaggio in Brasile, l'annuncio di nomine di donne in ruoli di responsabilità della Santa Sede, passando per le lettera ai cinesi e il Motu proprio sul rito tridentino, senza dimenticare il caso pedofilia di Los Angeles. Un intervento a 360 gradi quello del cardinale Tarcisio Bertone, che ieri ha raggiunto Benedetto XVI a Lorenzago di Cadore, per poi incontrare i giornalisti nel pomeriggio, in occasione della presentazione del suo libro “L'ultima veggente di Fatima”. Un'occasione per smentire nuovamente l'esistenza del quarto segreto affidato dalla Madonna a suor Lucia, per poi inoltrarsi nei temi di attualità della vita della Chiesa. E se il papa “è un vulcano di creatività”, anche il cardinale Bertone non è stato da meno, mostrandosi disponibile a parlare un po' di tutto.
LE VACANZE DEL PAPA. ''Il papa è contento, sta bene, è riposato, vuol lavorare, riflettere, meditare e pregare. Sta lavorando sul messaggio ai Giovani per la giornata mondiale a Sidney, alla seconda enciclica, di carattere sociale e al nuovo libro sulla vita di Gesù”. Eppure, spiega Bertone, Benedetto XVI "sta pensando anche ad altro", a "messaggi incisivi" che "si distenderanno" anche nel 2008. Il clima di Lorenzago, ha detto ancora, ''lo favorisce nella elaborazione creativa'', perché qui ''ha vedute tonificanti e pacificanti''. Bertone ha confermato anche che ''il papa suona molto, al pianoforte, e questo lo aiuta a placare i sentimenti, ad elevare lo spirito''. Quanto al “Gesù di Nazaret”, si tratta di un “libro di grande successo”, “un po' difficile in certi passaggi”, ma con “meditazioni molto belle”. L'obiettivo del pontefice, spiega Bertone, è “sostenere la fede dei semplici”, attraverso un “contributo da scrittore, da teologo e da pensatore”.
IL VESCOVO DI PECHINO. Interpellato sulla scelta del nuovo vescovo della capitale cinese, il cardinale ha spiegato che al momento non vi è alcuna “comunicazione ufficiale” dell'elezione, “avvenuta secondo i canoni della Chiesa cinese ufficiale”. “Di solito - ha aggiunto - successivamente entrano in contatto con i rappresentanti della Santa Sede e chiedono l'approvazione: speriamo che questo avvenga”. Al tempo stesso, ha aggiunto subito dopo Bertone, “il vescovo scelto è un soggetto molto buono ed idoneo e questo è certo un segno molto positivo”. Una situazione che alimenta ottimismo, specie per quanto riguarda le possibili reazioni alla lettera del papa ai cattolici del paese. ''Risposte dal Governo - ha detto Bertone - per ora non ce ne sono; pensiamo che stia studiando e approfondendo il testo, riflettendo con prudenza e ponderazione e questo e' un atteggiamento molto positivo”.
I DOCUMENTI DEGLI ULTIMI GIORNI. Tra i vari temi affrontati, il cardinale ha invitato anche a non considerare come una ''pugnalata'' per l'ecumenismo la recente dichiarazione della Congregazione per la dottrina delle fede sulla unicità della Chiesa. Quanto al rito tridentino, esso è un tesoro da conservare, affrontando tuttavia ogni possibile equivoco. Per esempio, ha detto Bertone, "si potrebbe studiare" un modo per risolvere il problema della preghiera per la conversione degli ebrei contenuta nel rito del Venerdì Santo del Messale preconciliare del 1962, disponendo che si preghi sempre "secondo la formula di Paolo VI”. Ma ancora meglio basterebbe rispettare la lettera del Motu proprio di Benedetto XVI che - ha ricordato il cardinale - prevede che il messale non vada utilizzato in forma privata durante il periodo precedente la Pasqua (il cosiddetto triduo pasquale).
IL VIAGGIO IN BRASILE. Il cardinale è tornato poi sul recente viaggio del papa in Brasile, rispondendo con fermezza a quanti hanno parlato di flop. Lo hanno accolto centinaia di migliaia di persone, ha detto, e "non so come possano emergere critiche ai suoi discorsi". Sottolineando, in particolar modo, la valenza teologica del discorso svolto ad Aparecida, Bertone ha affermato che "a volte si accusa la Chiesa di interferenze nel campo socio-politico e quando il papa ha fatto un grande discorso cristologico lo si è accusato lo stesso”. In generale, il rapporto tra la Santa Sede e l'America Latina è positivo. E a dimostrarlo, per Bertone c'è il commento del teologo padre Clodovis Bof, fratello di Leonardo, che ha definito quello di Aparecida ''il miglior documento emanato dal Celam''.
LA CHIESA E I CASI DI PEDOFILIA. Quello dei preti pedofili è "un problema che addolora tutti" e “il caso dell'arcidiocesi di Los Angeles ha avuto un'ampiezza sconvolgente". Non usa giri di parole il segretario di Stato, spiegando comunque che da un punto di vista statistico i preti pedofili rappresentano "percentuali molto basse" se si paragona il fenomeno con altre categorie come quella degli insegnanti o dei membri delle altre religioni. "Ma - ha aggiunto - è un fenomeno che fa a pugni con la missione che dobbiamo svolgere".
PIU' POTERE ALLE DONNE. È possibile dare più spazio alle donne nella vita della Chiesa? La risposta è affermativa e nei prossimi mesi potrebbero esserci delle sorprese. "Stiamo disegnando nuove nomine", ha detto il cardinale Bertone che, con un riferimento ironico ai giornalisti ha aggiunto: "Molti ne parlano, cercando di individuarle ed inventarle. Nel quadro del carisma delle donne - ha poi aggiunto - ci sono incarichi che assumeranno alcune donne nella Chiesa". Il cardinale Bertone a questo punto ha ricordato che tra i suoi più stretti collaboratori ci sono un monsignore polacco e uno francese e una ''segretaria italiana'' che - ha detto - ''è una straordinaria collaboratrice tanto indispensabile che dalla Congregazione per la dottrina della fede l'ho portata con me in segreteria di Stato''.
IL DIALOGO CON L'ISLAM. Col mondo musulmano, in particolare quello ''moderato'' la santa sede sta realizzando ''un colloquio pacato, sincero''. E' la linea indicata dal segretario di Stato, che ha parlato di "cammino leale", soprattutto con i musulmani di area moderata. Bertone ha parlato del dopo-Ratisbona, del viaggio in Turchia e delle iniziative intraprese successivamente.
IL CONCLAVE E LO STILE DEL PAPA. Spazio, infine, anche ai retroscena sull'ultimo Conclave, con una precisazione secca: ''I numeri pubblicizzati per quanto riguarda l'ultimo conclave non sono esatti''. Bertone ha detto di non poter riferire i numeri esatti, ''perché li ho appuntati fino a un certo punto, poi sono stati bruciati e adesso non me li ricordo''. E in ogni caso, ha aggiunto, ''il Signore ci dà il papa di cui abbiamo bisogno'', spiegando come ''lo vogliano dappertutto, dai capi di Stato ai sindaci del Cadore'' e che ''non bisogna dimenticare che lui ha 80 anni e che Giovanni Paolo II ne aveva 58 al momento dell'elezione''. Per quanto riguarda lo stile del pontefice, Bertone evidenzia la sua ''pazienza infinita'': ''non l'ho mai visto irritarsi'', ''non dà del tu a nessuno'' e ''vive concretamente la collegialità''. ''Il papa - ha specificato ancora - è un vulcano di attività'', ma ''rispetta e ascolta le persone''.
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«Nuovi ruoli per le donne nella Chiesa»
di Redazione
Verranno presto nominate alcune donne in posti di responsabilità nella Santa Sede. Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, lo ha annunciato durante una conferenza stampa dopo la visita del Papa a Pieve di Cadore, in risposta ai giornalisti che gli hanno domandato se ci si poteva aspettare dal Papa qualche sorpresa per dare maggiore visibilità alle donne nella Chiesa.
«Si pensa a nuove nomine e nel quadro delle possibilità, dei carismi e delle potenzialità femminili penso che ci possano essere incarichi che verranno assunti dalle donne», ha detto il cardinale, aggiungendo anche che tra i suoi più stretti collaboratori c’è una segretaria italiana, «una straordinaria collaboratrice tanto indispensabile che dalla Congregazione per la dottrina della fede l’ho portata con me in segreteria di Stato».
Il cardinale ha risposto anche in merito alle recenti polemiche sul recupero della messa in latino, che nella formula originale contiene una preghiera per la conversione degli ebrei. «È vero che c'è questa preghiera per la conversione - ha detto Bertone - si potrebbe disporre che tutti usino la formula di Paolo VI», dove il passo contestato non è presente. Nel «Motu proprio» del Papa comunque, precisa il cardinale, già si fa esplicito riferimento al messale di Paolo VI. «Mi sembra bello che si torni alla messa tridentina, una messa antica che diventa nuova per molti - ha dichiarato inoltre il cardinale Bertone - vuol significare il recupero di una tradizione, di una lingua che non dovremmo lasciare nel dimenticatoio».
Raccontando questi giorni di vacanza del Papa a Lorenzago, il cardinale Bertone ha detto che «senza dubbio il Papa è un vulcano. Sta bene, è contento, suona e sta lavorando al secondo volume del libro su Gesù e all’enciclica a sfondo sociale». Il cardinale tuttavia non ha rivelato quando verrà pubblicata la nuova enciclica. «È un’elaborazione in cammino, non so quando verrà emanata».
© Copyright Il Giornale, 19 luglio 2007
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