12 febbraio 2008

I docenti anti Papa mollano Galileo ed abbracciano Darwin ma lo "scopo" è lo stesso...


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ROMA - Tornano i Darwin Day dedicati quest´anno ai fisici della Sapienza, perché «hanno dato il segnale di essere laici in un panorama culturale e politico che non lo è».
L´Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uarr) che organizza gli eventi per ricordare i valori della scienza e del pensiero razionale ha deciso di rendere omaggio al gesto dei professori, la lettera al rettore in cui si esprimevano perplessità sull´invito al Papa in occasione dell´inaugurazione dell´anno accademico.
«Questa dedica è un supporto alla loro iniziativa in favore della laicità dell´università pubblica», dice Francesco Paoletti, membro del comitato direttivo nazionale dell´Uaar. Che chiarisce: «La laicità non è monopolio dei non credenti, è un codice comportamentale che si adotta per relazionarsi con il prossimo».
Più di 30 eventi sono previsti oggi in tutta Italia per ricordare il 199mo anniversario della nascita di Darwin, altri tutta la settimana.
E domenica a Roma tornano a parlare i protagonisti della polemica che si è innescata dopo la rinuncia di Ratzinger alla visita dell´ateneo: Carlo Bernardini, Carlo Cosmelli e Andrea Frova animeranno l´incontro "Fisici, atto secondo".
Non temono nuove polemiche dall´iniziativa dell´Uaar i "fisici", già accusati di essere cattivi maestri.
«Non siamo naturalisti filosofici, ma metodologici», racconta Cosmelli. «Sono cattolico come altri che hanno firmato la lettera. E poi la questione della Sapienza è chiusa, ora è il momento di parlare di cose serie». Punto e a capo, dice il professore. Ecco, che cosa è quindi per voi "l´atto secondo" come dal tema dell´incontro? «Significa iniziare ragionare a partire dai temi concreti su cui si esercita l´influenza della chiesa nell´etica e nella morale degli stati laici».
(p. co.)

© Copyright Repubblica, 12 febbraio 2008

1 commento:

euge ha detto...

Insomma se non è zuppa è pan bagnato!!!!!!!!!!