24 febbraio 2008

Medici, documento choc su legge 194 e pillola Ru486...«Ma non è quello votato» (Avvenire)


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Medici, documento choc «Ma non è quello votato»

Nel testo diffuso apertura totale a «194» e Ru486 Ma ci sono dubbi

DA MILANO ENRICO NEGROTTI

Un fantomatico documento bioetico è stato an­nunciato ieri dall’ufficio stampa della Federa­zione nazionale degli Ordini dei medici chi­rurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), come se fosse la posizione ufficiale approvata dai 103 presidenti de­gli Ordini provinciali. In questo documento si parla di pillola del giorno dopo, aborto (e introduzione della RU486), diagnosi preimpianto nella fecondazione as­sistita e assistenza ai neonati estremamente prema­turi. Peccato che il suddetto documento non sia quel­lo approvato dal Consiglio nazionale della Fnomceo, che invece – in nove cartelle – svolge una riflessione sul ruolo dei medici nella società, evidenzia i proble­mi quotidiani che sono di ostacolo a una adeguata as­sistenza sanitaria ai cittadini e si rivolge ai politici (e segnatamente ai candidati premier) perché tengano in considerazione le valutazioni dei medici nei loro programmi dedicati alla sanità.

Dalla Fnomceo è stato diffuso un comunicato che se­gnala il favore dei medici verso «l’impianto tecnico­scientifico, giuridico e morale» della legge 194, affer­mando la «necessità» di introdurre anche la pillola Ru486. Per quanto riguarda la pillola del giorno dopo, si lamentano «surrettizie limitazioni che ostacolino la fruizione del diritto della donna», riconoscendo la clausola di coscienza dei medici (prevista dall’artico­lo 22 del Codice deontologico), ma ricordando l’ob­bligo del medico di «fornire al cittadino ogni utile infor­mazione e chiarimento». Sulla procreazione medi­calmente assistita, il comunicato della Fnomceo insi­ste su recenti sentenze della magistratura e ricorda di essersi già espressa negativamente sulla limitazione della diagnosi genetica preimpianto e sull’obbligo di impianto di tutti gli embrioni prodotti. Infine sull’as­sistenza ai neonati prematuri si riconosce il dovere del medico «quando sussistano possibilità di vita auto­noma del feto» di adottare «tutte le misure idonee a salvaguardarne la vita, ispirando il proprio compor­tamento caso per caso, evitando ogni forma di acca- nimento terapeutico» e informando e coinvolgendo nelle scelte i genitori.

Peccato che tale «documento», se presentato come posizione ufficiale della Fnomceo, sia «sostanzial­mente un falso».

Così lo definisce Valerio Brucoli, com­ponente del comitato sulla deontologia della Fnom­ceo: «Nel Consiglio nazionale sono state lette 14 rela­zioni dei gruppi di lavoro, ma non sono state né vota­te né approvate. In particolare quella relativa ai temi etici (e che ora viene presentata come la posizione del­la Fnomceo) è solo una delle posizioni espresse al co­mitato etico, quindi un’opinione personale. Il docu­mento approvato dal Consiglio nazionale della F­nomceo, invece, parla d’altro».
Infatti riguarda le sfide tecnico-professionali, etiche e civili sempre più complesse che vengono proposte al­la società e ai medici dai processi di innovazione scien­tifica e tecnologica della medicina. Pertanto il Consi­glio nazionale della Fnomceo propone alcuni consi­gli per una «buona politica in sanità». Si sottolinea la necessità di «ridefinire i rapporti tra le prerogative del­la politica e quelle della gestione», irrobustendo il ruo­lo nello Stato in una sanità federale e rivedendo ruo­lo e attribuzioni del direttore generale. Si richiede un intervento legislativo sulla prevenzione e gestione del rischio professionale, per ridurre il ricorso alla medi­cina difensiva, e altri temi professionali. Il Consiglio na­zionale della Fnomceo promette l’organizzazione a Roma, in primavera, dell’organizzazione di una con­ferenza nazionale sulla professione medica aperta a tutti gli interlocutori istituzionali e sociali.

© Copyright Avvenire, 24 febbraio 2008

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Menzogne si aggiungono a menzogne: per "repubblica on line" "i medici" (quindi, secondo loro, "tutti i medici") sono "furiosi" (nientedimeno!) con i vescovi. La loro reazione (manco a dirlo) "indignata" la affidato a tale Dr. Panti , il quale (e come ti sbagli) è tra gli estensori del contestato documento pro-194 ad oltranza e RU486. Ora verrà aperto il solito forum di insulti. Queste sistematiche mistificazioni vanno denunciate con forza.

euge ha detto...

Cara Carla se c'erano prima le mistificazioni figuriamoci ora che è iniziata la campagna elettorale...... ogni argomento anche il più elementare e chiaro, subirà tante e tante di quelle manipolazioni e distorsioni che non si capirà più dove ha inizio la verità e dove la menzogna...... c'è da dire una cosa però, che le menzogne anche quando son ben archotettate, hanno le gambe corte. Sicuramente, chi è responsabilmente vorrà capire saprà dove cercare e non cadrà nella rete dei mistificatori dell'informazione.

Anonimo ha detto...

Non so chi mistifichi cosa, e chi insulti chi. Il documento definito choc è pubblicato e consultabile sul portale della FNOMCeO. Non vedo insulti, nè barricate. Sullo stesso portale si può leggere il giuramento previsto per chi intraprende la professione di medico, che, a mio giudizio, è molto eloquente sul punto di vista medico nei riguardi della sofferenza umana, la malattia, la morte, il rispetto della vita. Temi che non sono appannaggio esclusivo di questo o quel partito politico, di questo o quel movimento, di questa o quella Chiesa, ricordiamolo tutti.

Anonimo ha detto...

E' stato fatto passare il messaggio, non rispondente al vero, che quello fosse un documento approvato all'unanimità da un organo direttivo dell'ordine. E poi anche l'altro messaggio dei "medici" (tutti i medici) che sono contro i Vescovi, e contro la Chiesa, è a mio avvisio estremamente subdolo. Ciò in quanto fa leva sul senso di "affidamento" che nell'immaginario collettivo emana la figura del "medico", quale rilevante punto di riferimento.

Anonimo ha detto...

I medici non sono contro alcuno. Bisogna tenere presente che i cardini sui quali poggia la professione medica incorporano da sempre il rispetto del malato, dell'essere umano, della vita. A me sembra che oggi si tenda maliziosamente a far credere che i medici siano scienziati folli, tesi a creare mostri in laboratorio, e ad annientare vite umane. Penso che i medici siano contro questa operazione, non contro i vescovi. Non credo sia piacevole, ad esempio, mentre si lavora onestamente, avendo in mente i principi della propria professione, e le leggi dello Stato italiano, che tutti siamo tenuti a rispettare, vedersi piombare addosso una squadra di poliziotti, come se si fosse dei malfattori. Penso che i medici siano contro questo clima culturale, non contro i vescovi. Si vuole far credere che il corpo medico non abbia un codice etico di riferimento? C'è in giro una quota di malafede, che non deriva solo dal momento elettorale. Grazie per l'ospitalità .