13 febbraio 2008
Ruini, a giugno l'addio a Roma (Accattoli per "Il Corriere")
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Ruini, a giugno l'addio a Roma
Luigi Accattoli
CITTÀ DEL VATICANO — Il cardinale Camillo Ruini lascerà la carica di Vicario di Roma probabilmente in giugno ma non sarà un ritiro a vita privata: il Consiglio permanente della Cei lo ha nominato «presidente del Comitato per il Progetto culturale», un organismo che è stato costituito ora su sua proposta. Il nome del successore che le «voci» di Curia danno ora per sicuro è quello del cardinale Agostino Vallini. Che la successione sia imminente è certo: Ruini compirà 77 anni il 19 febbraio, il giorno in cui sarà ospite — per l'ultima volta in qualità di Vicario— dell'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede nell'anniversario dei Patti Lateranensi.
L'età in cui lasciano i vescovi diocesani è quella dei 75 anni che per i cardinali viene generalmente prolungata di un biennio. C'è disputa tra chi sostiene che il cambio al Vicariato avverrà in giugno — questa è la «voce» maggioritaria — e chi invece lo prevede per le prossime settimane, subito dopo il compimento dei 77 anni. Tant'è che è spuntata pure l'ipotesi che Ruini lasci il Vicariato il 24 giugno, in coincidenza cioè con la festa di Giovanni il Battista — titolo della Basilica retta dal Vicario — ma che l'annuncio del successore arrivi in marzo.
Questa soluzione permetterebbe di conoscere il nome del nuovo Vicario prima delle elezioni politiche ma il passaggio delle consegne avverrebbe dopo di esse.
Sembra poco verosimile un tale calcolo «elettorale» proposto al papa teologo e da lui accettato.
Ma va detto che la nomina di Bertone a segretario di Stato nell'estate del 2006 e quelle di Gian Maria Vian all'«Osservatore» e di Guido Marini all'Ufficio delle celebrazioni sono avvenute con lunghi preannunci. Per la successione a Ruini nei mesi scorsi si era parlato di Giuseppe Betori, Rino Fisichella, Angelo Comastri, Vincenzo Paglia. Vallini — 68 anni, attuale prefetto della Segnatura apostolica, già ausiliare di Napoli e poi vescovo di Albano — avrebbe trovato un aiuto nell'essere nato nelle vicinanze della capitale: figlio di un maresciallo dei carabinieri, è vissuto prevalentemente a Napoli ma era nato a Poli, in provincia di Roma.
Cardinali Camillo Ruini e Agostino Vallini
© Copyright Corriere della sera, 13 febbraio 2008
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3 commenti:
Al di là di tutte le considerazioni anche assurde e senza fondamento, mi auguro che la scelta cada su una persona che possa riordinare e riqualificare la pastorale nella città di Roma. Il problema, ed io parlo per la mia zona, è veramente non più sopportabile. Nella mia parrocchia si ignorano sistematicamente, gli scritti di Benedetto XVI il mio parroco non si è neanche disturbato a parlare delle encicliche e ne di spiegare il Motu Proprio si può anche non essere d'accordo ma, si deve mettere al corrente e si deve spiegare alla gente, con cura e profondità ciò che il Papa insegna.
Ciò è a mio giudizio molto molto grave!
D'accordissimo con Eugenia, anch'io sperimento a Roma nella parrocchia di appartenenza una situazione analoga. A mio avviso il rilancio della pastorale non può prescindere dalle solide basi teologiche del pensiero di Benedetto XVI, nonchè dall'impiego di efficai strategie di comunicazione. A questo proposito, per aver letto alcuni suoi scritti ed interviste, nonchè nel ricordo degli anni del Liceo (1976-79, un giovane e battagliero sacerdote di nome Rino mio docente di religione, in un contesto socio-culturale non proprio tranquillissimo) allora senz'altro sarei felice se la scelta ricadesse su Mons. Fisichella. Saluti
Non cocnosco il Crdilanal Vallini, ma a me non sarebbe dispiaciuto che il suo posto lo avesse preso il Card. Comastri.
Però questo che è stato scelto è bravo chissà... molti erano sciettici ( e lo sono ancora) anche sul Papa.
Aspettiamo e vediamo!
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