16 settembre 2008

Card. Tauran: "Un successo il viaggio del Papa in Francia" (Radio Vaticana)


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Il cardinale Tauran: un successo il viaggio del Papa in Francia

Benedetto XVI è rientrato ieri pomeriggio nella sua residenza di Castel Gandolfo a conclusione della visita pastorale in Francia compiuta in occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes. Un viaggio molto intenso: ma che bilancio fare?

Romilda Ferrauto lo ha chiesto al cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso:


R. – C’est un bilan extrêmement positif…

Il bilancio è assolutamente positivo. Intanto, mi ha colpito molto la confidenza tra questo Papa e la gioventù: il Santo Padre ha suscitato un grande entusiasmo quando, in particolare, ha affidato loro i suoi due tesori, la Croce e lo Spirito Santo, è stato molto coraggioso da parte sua ed è stato commovente vedere la risposta. Il Papa ha visto la Chiesa di Francia così com’è, e dall’altro canto, la Francia ha visto chi è questo Papa. Qualcosa di nuovo è apparso davanti agli occhi di tutti: una comunità cattolica in Francia molto viva, che non ha paura di mostrarsi così com’è, che è serena di fronte alle difficoltà. Poi, c’è un'altra cosa che mi ha molto colpito ed è stata l’alta qualità delle liturgie, soprattutto quella di Parigi, che penso sia stata praticamente perfetta, e questo dimostra che si sta facendo il meglio in materia di liturgia dopo il Concilio.

D. – Era stato detto che sarebbe stato un viaggio difficile, la Francia è un Paese secolarizzato, i vescovi hanno grandi preoccupazioni a livello pastorale, Benedetto XVI non era ben conosciuto dai francesi che avevano anche dei pregiudizi nei suoi riguardi … Ora, tirando le somme, una gran parte della stampa francese parla di successo. Lei condivide questa impressione?

R. – Oui. Oui, je pense oui, effectivement. D’ailleurs, c’est ce que je le lui ai dit…

Sì. Sì, penso proprio di sì. Peraltro, è quello che gli ho detto quando l’ho salutato. Gli ho detto: “Santo Padre, ha conquistato la Francia”. Nel discorso al Collegio dei Bernardini, egli ha chiaramente ribadito la fecondità dell’incontro tra la fede e la ragione: questo è importante per la Francia che ha un’eredità “anticlericale” …

D. – Uno dei discorsi più forti di questo viaggio è senza alcun dubbio quello che il Papa ha rivolto ai vescovi, riuniti domenica pomeriggio a Lourdes. Benedetto XVI non ha eluso nessuno degli argomenti spinosi, compreso il noto Motu Proprio Summorum Pontificum e la situazione dei divorziati risposati. Il Papa ha rivolto ai vescovi una serie di raccomandazioni: cosa pensa lei del tono di questo discorso?

R. – C’est un message fraternel. Plusieurs fois il a félicité les évêques pour leurs efforts …

E’ un messaggio fraterno. Più di una volta, si è compiaciuto con i vescovi per il loro impegno apostolico, ha detto loro che conosce le loro fatiche, che la situazione non è facile ma che li sostiene. C’è un appello forte per la pastorale delle vocazioni – è stato uno dei temi più importanti, ed i vescovi sono stati molto colpiti da questo messaggio.

D. – Eppure, alcuni giornalisti hanno detto che abbia voluto riprendere i vescovi …

R. – Comme vous dites, ce sont les journalistes…

Come ha detto bene lei, sono stati i giornalisti, ma questa non è l’impressione dei vescovi : nessun vescovo ha detto qualcosa del genere. E’ stato il Pastore della Chiesa universale che ha condiviso con i pastori di una Chiesa locale le loro preoccupazioni e le loro priorità pastorali, come le vocazioni, la catechesi, la liturgia e la famiglia.

D. – Benedetto XVI e Nicolas Sarkozy: c’era tanta attesa per le loro considerazioni sulla laicità…

R. – Alors, vous le savez, c’est un sujet que j’ai traité pendant des années quand j’étais …

Lei sa che questo è un argomento che ho trattato per anni, quando ero in Segreteria di Stato, incaricato dei Rapporti con gli Stati, e al quale ho riservato grande attenzione. Vorrei sottolineare una cosa: il Papa non ha parlato di separazione né di distinzione, e in realtà è giusto perché non si può separare la Chiesa dalla società; ha detto anche che c’è ancora molto terreno aperto per il dialogo ed ha auspicato ancora una nuova riflessione sul vero senso della laicità. Credo effettivamente – è una questione che mi sta molto a cuore – che il Papa abbia affrontato il problema molto bene!

D. – Lei si aspetta un’evoluzione in questo campo?

R. – Ça dépendra de la procédure du dialogue …

Questo dipenderà dalla procedura del dialogo tra il governo e la Chiesa, con questa commissione presieduta dal nunzio apostolico. Credo che veramente il clima sia cambiato, ma quello che serve ora è raggiungere dei risultati concreti, perché la teoria va bene, ma poi bisogna “atterrare”, come si suol dire …

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