5 febbraio 2008
Discorso non pronunciato alla Sapienza: una riflessione del professor Lucio Coco
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione del professor Lucio Coco sul discorso non pronunciato dal Papa alla Sapienza.
Ringraziamo ancora una volta il prof. Coco per la disponibilita' e la cortesia.
Raffaella
Data l'attualità del tema, perlomeno a guardare la stampa di oggi, vorrei riflettere su alcuni contenuti del discorso non pronunciato dal Santo Padre alla Sapienza.
Continuamente papa Benedetto in questo discorso si interroga sul fondamento: la filosofia lo trova nella ragione, la teologia in Dio. Solo che in entrambi i casi la verità non può essere dimostrata in maniera assoluta e certa.
Nel primo caso infatti l’uomo deve sempre porsi la domanda: «Come una ragione si dimostra ragione vera?».
D’altro canto anche la teologia deve continuamente impegnarsi per dimostrare «la propria ragionevolezza», la ragione della propria fede: theo-logos, come si può leggere nella sua etimologia. Ciò che accomuna le due scienze, la filosofia e la teologia, è più che altro il metodo: entrambe si devono mettere alla ricerca, in ascolto, «in cammino» scrive il Santo Padre.
Il loro limite, riflesso dell’umana limitatezza, deve diventare l’occasione anche della loro possibile espansione l’una verso l’altra «senza confusione e senza separazione» per giungere ad un orizzonte di senso di maggiore «grandezza e vastità».
Se la filosofia in tempi moderni incarna l’ideale laico di una religione dell’uomo in opposizione alla religione di Dio e alla teologia, papa Benedetto ci dice che queste due religioni, quella laica e quella del credente, quella dell’uomo e quella di Dio, possono tornare a dialogare, mentre si interrogano sul loro fondamento e sulla loro verità, sulla via della ricerca del bene. E mi sembra che il Santo Padre indichi chiaramente questo percorso comune a filosofia e teologia, quando nel discorso che non ha potuto pronunciare scrive che «verità significa più che sapere» ed ha un fine “pratico” che è appunto il bene dell’uomo.
Prof. Lucio Coco
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