3 febbraio 2008
I vescovi contro Zapatero. Madrid protesta in Vaticano
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I vescovi contro Zapatero Madrid protesta in Vaticano
MADRID Il governo spagnolo ha informato ieri il Vaticano del suo «malessere» e della sua «indignazione» per le prese di posizione della Chiesa cattolica di Spagna nella campagna elettorale in vista delle legislative in programma il prossimo 9 marzo. Lo hanno reso noto fonti ufficiali nella capitale Madrid.
L'ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede, Francisco Vazquez, ha consegnato nel corso di una riunione in Vaticano un messaggio in tal senso a proposito di «alcuni punti» della nota «di orientamento morale» diffusa giovedì dalla Conferenza episcopale spagnola, e che da subito aveva suscitato polemiche.
Nella nota, la Chiesa criticava tra l'altro il governo socialista di Josè Luis Rodriguez Zapatero per aver negoziato con «l'organizzazione terroristica» basca Eta.
In precedenza i vescovi spagnoli avevano già criticato numerose riforme sociali del governo Zapatero, così come alcune scelte legislative relative all'educazione e alla famiglia.
Sempre ieri il capo della diplomazia spagnola Miguel Angel Moratinos ha dichiarato che la Chiesa cattolica spagnola ha «una gerarchia integralista, fondamentalista» e «neoconservatrice». Ed ha espresso la sua «indignazione» e la sua «perplessità in quanto cattolico» di fronte alla «nota» dei vescovi.
© Copyright Eco di Bergamo, 3 febbraio 2008
Che cosa c'entra la Santa Sede con la Conferenza Episcopale Spagnola (CEE)? Sarebbe come confondere il Vaticano con la CEI. Come? Si fa anche in Italia? Oh, perbacco!!! Tutto il mondo e' paese :-)
R.
Quasi sullo stesso tema chi ha coraggio puo' leggere Scalfari:
Battetevi bene e buona fortuna
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1 commento:
Sì, avevo già letto il consuento "anti-Angelus" domenicale , emerge nervosismo, forte inquietudine e al fondo, inconscio (ma non troppo, poi) timore nei confronti della Chiesa. Perchè, altrimenti, partire alla larga proprio dal dualismo Zapatero - vescovi spagnoli, nonchè la solita solfa sulla presunta subordinazione dello Stato italiano alla Chiesa (con che coraggio si afferma questo: lo si è visto nei fatti della Sapienza!) per introdurre il vero tema dell'articolo, cioè gli esiti di questa crisi di Governo? Non credo di essere stata la sola ad aver riscontrato nell'articolo stesso questo salto logico, questa non conseguenzialità tra premesse e conclusioni.
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