4 aprile 2008
Gli americani amano il Papa, rivela un sondaggio (Zenit)
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Gli americani amano il Papa, rivela un sondaggio
Il 70% vuole sentirlo parlare di Dio nella vita quotidiana
WASHINGTON, D.C., venerdì, 4 aprile 2008 (ZENIT.org).- La maggior parte degli americani – anche non cattolici – afferma di avere una visione positiva o molto positiva di Benedetto XVI, in base a un sondaggio compiuto in vista del viaggio papale negli Stati Uniti.
Il Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo, Carl Anderson, ha annunciato i risultati di una ricerca compiuta dal Marist College Institute for Public Opinion e diffusa il 25 marzo.
Con una percentuale del 58% contro il 13%, gli intervistati hanno detto di considerare il Pontefice in modo positivo o molto positivo. Il sondaggio ha anche rivelato che il 65% considera favorevolmente la Chiesa cattolica, anche se il 28% ne ha una visione negativa.
Il 42% degli americani ha affermato che vorrebbe partecipare a una delle apparizioni pubbliche del Papa durante il suo viaggio negli Stati Uniti dal 15 al 20 aprile, mentre il 66% dei cattolici ha detto che desidererebbe assistere a uno degli eventi.
Più del 70% vorrebbe ascoltare il Santo Padre su come permettere a Dio di entrare nella vita quotidiana (73%), su come trovare la realizzazione spirituale nella condivisione del proprio tempo e talento (71%) oppure su come poter fare la differenza nel mondo, nel proprio Stato e nella propria comunità (70%).
Quasi i due terzi (64%) hanno espresso, invece, l'interesse ad ascoltare i consigli di Benedetto XVI su come poter avere una società in cui i valori spirituali ricoprono un ruolo importante.
“La verità – ha detto Anderson – è che nonostante anni di storie molto negative sugli scandali che riguardavano la Chiesa cattolica e la visione del Papa come una sorta di 'Cardinale panzer' determinato a inseguire gli eterodossi fino ai confini della terra, gli americani hanno ora una visione molto sensibile e bilanciata di Benedetto XVI e della Chiesa”.
Inoltre, ha aggiunto il Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo,, gli americani “sono molto aperti ad ascoltare i suoi punti di vista su come potrebbero vivere la propria fede e metterla in pratica nella vita quotidiana”.
Anderson ha anche parlato di un nuovo sito web che offre informazioni dettagliate sul viaggio papale e materiale storico sui Pontefici precedenti e sui loro rapporti con la Chiesa cattolica negli Stati Uniti.
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2 commenti:
A volte mi chiedo cosa sarebbe successo senza poter ascoltare dal vivo le parole del papa se abitassi in un altro paese. O vederlo attraverso le immagini... O leggere i discorsi (la santa sede comunque pubblica i discorsi in varie lingue dopo un po' di tempo dal pronunciamento...)
Oh certo, se dovessi dar ascolto ai media italiani non avrei una grande stima del papa, per me sarebbe come tante altre persone, invece per me è una guida, un lume perchè posso vederlo grazie al Satellite e leggere gli inteventi integrali.
Sono felice che ci sia attesa per il papa in Usa e sono certo che chi saprà apprezzare le parole del papa più che grandi bagni di folla o grandi gesti sarà soddisfatto. Anche io ho molta curiosità per i discorsi del papa visto che il USA ci sono tante contraddizioni: molti sono i credenti che accettano in un qualche modo il messaggio di Cristo, ma c'è tanto relativismo, tanta confusione (come del resto anche da noi, ma in misira minore, io penso). Il papa può davvero scuotere il mondo con la sua parola pacata, ma ferma.
Io penso che a parte i media che possono o meno riportare ciò che fa il papa, debbano essere i vescovi e i sacerdoti a dedicare un momento oltre alla messa domenicale o in essa per poter parlare del Magistero del papa. Così che tutti sappiano e conoscano il papa pur senza averlo visto. Sul sito della diocesi di New York ho visto che il card. Egan, arcivescovo, ha scritto una lettera ai fedeli descrivendo la figura del papa, visitatore in aprile... Ma mi sembra un po' tardi per parlare del papa. Bisognerebbe, a mio parere, puntare di più sulla nostra cattolicità.
Saluti, Marco
Sì, Marco, la prima impressione superficiale degli osservatori esterni è quella che negli USA, come da noi, detti legge il relativismo e inoltre, è come se in qualche modo ci sia una specie "supermarket " delle religioni (anche "usa e getta"). Tuttavia, nel libro-intervista "Dio e il Mondo" del 2002 l'allora Card. Ratzinger ha parlato diffusamente del fenomeno, all'inizio del terzo millennio, di un risveglio religioso negli USA. Conoscendo la profondità della sua analisi, mi fido totalmente delle sue parole.
elativamente alla questione del Magistero del Papa,penso sia un'ottima cosa accrescere l'informazione al riguardo nelle parrocchie. Vivo a Roma, e devo purtroppo constatare che almeno nella mia parrocchia, il livello di diffusione del Magistero del Papa è pari a zero. Buona serata
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