21 dicembre 2007

Rosso "malpela" la Mafai: "Prediche confuse: inutili e patetiche"


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a cura di Rosso Malpelo - Gianni Gennari

Prediche confuse: inutili e patetiche

"Prima sconfitta del Pd"! ("Repubblica", 20/12, pp. 1 e 27): Miriam Mafai ricorda le leggi su divorzio e aborto e sentenzia: questo Pd non è davvero laico, non combatte il prepotente strapotere di Chiesa e cattolici e ne è sconfitto. Eppure " scrive " il Pci di Berlinguer, pur troppo timido e combattendo a malincuore, fu vittorioso. Dunque più laicità! Meno diplomazia!
Perché mai oggi la sinistra subisce lo strapotere della Chiesa che interferisce e blocca tutto? Rimbrotto diretto al Pd di Veltroni.

Pulpito strano e lezione sballata. Divorzio e aborto erano grandi problemi di massa, allora " 1974 e 1981 " già regolati da due leggi approvate in Parlamento non come affermazioni di principio, ma come rimedi a mali peggiori, e il Pci fu molto attento a non andare in rotta di collisione con le coscienze dei cattolici. Non era timidezza, quella di Berlinguer, ma rispetto e laica consapevolezza della realtà italiana. Non si sognò mai, lui, di accusare la Chiesa, allora ben più dura e severa di oggi, perché parlava e ricordava la propria dottrina morale.

Questi i fatti di ieri. E oggi?

Pretese di piccole minoranze sono sbattute in faccia alla Chiesa e ai princìpi di coscienza dei cattolici, rivendicate in linea di principio e, non avendo la forza politica dei numeri, si pretende che anche Chiesa e cattolici dicano sì. Ma in democrazia vale o la forza dei numeri, che in politica decide, o la lucidità dei principi, che in regime di libertà convince gli altri.

La nostalgia confusa non è vera laicità condivisibile, e certe prediche risultano solo patetiche. Il resto segue. E seguirà"

© Copyright Avvenire, 21 dicembre 2007

Perfetto! Non potrei essere piu' d'accordo!
R.

1 commento:

euge ha detto...

Anch'io sono d'accordo con questo articolo. Qualcuno dovrebbe ricordare alla Mafai che il PCI di Berlinguer non era timido ma, solo rispettoso di chi in certi temi ha il dovere di parlare e di difendere i principi che diffonde; quella del PCI di Berlinguer era tutta un'altra politica una politica che non ricorreva mai agli attacchi disgustosi e ormai ripetitivi e privi di costrutto ma, sapeva rispettare. Io ricordo poco delle vecchi Tribune politiche che venivano trasmesse in quei tempi in televisione ma, per quel che ricordo, erano sempre confronti leali anche se duri ma, sempre rispettosi. Oggi, in politica non si cerca di battere l'avversario qualunque esso sia lealmente sul campo proponendo seri alternative; oggi si va avanti a forza di insulti, divieti e con l'appoggio vergognoso di certa satira da quattro soldi che non è degna neanche del Teatro Ambra Iovinelli........! E poi ci chiediamo perchè gli Italiani me compresa non seguono la politica... e cosa dovrebbero seguire? e su cosa dovrebbero fondare la fiducia gli italiani nella politica? Quando la politica tornerà ad essere degna di tale nome, allora forse se ne potrà riparlare. Si ricordi Mafai che la prima cosa anche quando si parla dell'avversario più duro è il rispetto e la considerazione del suo ruolo. Berlinger era un vero politico come lo sono stati tanti in quel periodo, politici che ora si rivolteranno nella tomba nel vedere lo schifo e il marcio dilagante nella politica.