1 febbraio 2008

Gravissimi insulti al Papa ed a Gianluca Barile in un ospedale campano


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«Insultato perché ammiro il Papa»

di Redazione

da Roma

Si è sentito male, è stato portato al Pronto soccorso e qui sarebbe stato accolto dagli improperi di un medico contro Benedetto XVI. Curiosa e inquietante l’esperienza che Gianluca Barile, 32 anni, responsabile del sito Petrus, dedicato all’apostolato di Ratzinger, afferma di aver vissuto. Mercoledì sera - come lui stesso denuncia in un reclamo al direttore della Asl e ai carabinieri - è arrivato all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, con i sintomi di un Tia, un attacco ischemico.
Barile, che lavora nel campo della pubblicità, scrive di essere rimasto praticamente abbandonato, come «carne da macello» chiamando in causa un primo dottore, che non gli avrebbe prestato le dovute cure. Ma non è l’ennesimo presunto caso di malasanità ad aver indignato Barile. Il pubblicitario era stato in quell’ospedale lo scorso settembre per accompagnare un cardinale della Curia romana, Francesco Marchisano, in visita alla città, colpito da un malore. Uno dei medici in servizio quel giorno, Enrico Dini, mercoledì sera l’ha riconosciuto e - secondo quanto il denunciante riporta nell’esposto e nel sito Internet Petrus - lo avrebbe apostrofato con parole volgari offendendo il Pontefice: «Il Santo padre che tu lodi tanto è proprio uno st... e un co... , meriterebbe di morire. Questo Papa è un pezzo di m... e tu non sei da meno, sei uno dei suoi servi sciocchi e non ti voglio nemmeno visitare né toccare con un dito».
Di fronte a questa accoglienza, Barile - si legge ancora nell’esposto - sveniva. Il dottor Dini avrebbe infierito ancora dicendo: «Hanno fatto bene alla Sapienza». Il responsabile del sito Petrus ha allora rifiutato il ricovero «non sentendosi protetto» e ha chiamato i carabinieri di Battipaglia che si sono attivati sulla base della sua denuncia.
Ieri mattina Barile ha chiamato il direttore dell’ospedale Santa Maria Speranza, Tommaso Di Napoli, e il direttore dell’Asl Salerno 2, Federico Pagano. Quest’ultimo dichiara al Giornale: «Non appena sono venuto a conoscenza della segnalazione del signor Barile ho immediatamente attivato un’inchiesta interna. Il nucleo ispettivo della direzione generale dell’Asl nelle prossime ore provvederà a ascoltare il medico e un altro suo collega. Vista la gravità della denuncia, bisogna andare fino in fondo».

© Copyright Il Giornale, 1° febbraio 2008

Tutta la nostra solidarieta' a Gianluca Barile nella speranza che si prendano i provvedimenti disciplinari dovuti casi incresciosi come questo.
Ricordo che insultare il Santo Padre costituisce, ancora, reato molto grave e che, in ogni caso, non si puo' apostrofare alcuno in nome dell'intolleranza religiosa
.
R.

SANITA': PAPANEWS, ESPOSTO CONTRO MEDICO ANTICLERICALE

Colpito da ischemia cerebrale e portato dal 118 all'Ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, un giornalista molto conosciuto in Campania per la propria militanza cattolica si e' sentito apostrofare pesantemente per questo da un medico anticlericale in servizio al Pronto Soccorso, che gli avrebbe fatto capire di non essere un paziente gradito inducendolo cosi' a firmare per essere dimesso immediatamente nonostante la gravita' della patologia da cui era affetto. Lo denuncia il direttore del sito ''papanews.it'', Gianluca Barile, protagonista dell'incresciosa vicenda, che ha presentato un esposto ai Carabinieri di Battipaglia e all'ASL Salerno 2, nel quale riferisce gli epiteti pronunciati dal sanitario contro il Papa e la Chiesa.

© Copyright Agi

11 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è della pazzia in giro. Chissà quel medico cosa avrebbe detto al povero Ippocrate se fosse ancora vivo... Marco

Luisa ha detto...

Ho testimoniato la mia solidarietà a Gianluca.
Il tiro al bersaglio sul Papa è uno sport praticato da tanti .Ci sono i dilettanti che lo fanno in maniera grossolana e volgare, facilmente reperibili, e poi ci sono quelli che agiscono in maniera più subdola, sotterranea, tirano da dietro le quinte e sono i più pericolosi,spesso si trovano nella "squadra" del Papa o almeno dovrebbero esserlo, se non avessero perso la memoria, chi delle loro promesse, chi dei loro oggettivi in principio al servizio del Magistero.

gemma ha detto...

questi sono gli effetti della scienza medica senza etica e di una cultura alla quale del rispetto dell'uomo in quanto tale, oltre le sue idee, non importa molto.
Non sono esenti da responsabilità tutti coloro che, dimentichi del fatto che la dottrina della Chiesa è la stessa da millenni, alimentano ferocemente il tiro a "questo Papa", come se la morale cattolica fosse stata dettata da una enciclica sulla carità e da una sulla speranza e da un'astensione referendaria decisa già prima della sua elezione. Purtroppo, l'ignoranza e la disinformazione mediatica continuano a generare mostri

Anonimo ha detto...

Ringrazio tutti della solidarietà, in particolare Luisa - che mi ha scritto anche privatamente - e Lella - che ha postato la notizia. Non vi nascondo di essere molto rammaricato e preoccupato: al danno rischia di aggiungersi la beffa. temo che, alla fine, questo medico non prenda un giorno di sospensione perchè i suoi colleghi che hanno assistito all'accaduto, verranno improvvisamente colpiti da amnesia. Dunque, andrà a finire che è stata tutta una montatura, una forzatura, un falso: questo è il mio timore. Speriamo che chi di dovere assuma le decisioni che deve. Naturalmente il diretto interessato, cioè il medico, ha già smentito ('sono cattolico e amo il Papa', avrebbe detto agli ispettori dell'Asl). Santo subito!

Un saluto a tutti
Gianluca Barile

euge ha detto...

Rispondo a questo oltraggioso episodio che non ha scusanti dicendo che in parte sono d'accordo con ciò che scrive Gemma. Io sostengo che tutto questo odio che porta addirittura a rinnegare i doveri verso la propria professione, non è altro che la prova di quanto certi " signori", si divertano in tutti i modi a dare addosso a questo e sottolineo per l'ennesima volta questo Papa. E' ora di dire BASTA in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili senza starsi tanto a preoccupare di offendere questo o quell'altro. Abbiamo sempre detto che in Italia c'è la libertà di parola e di pensiero allora se esiste veramente perchè abbiamo tutti una paura fottuta di dire cosa pensiamo? Diciamolo una volta per tutte a carte scoperte e senza mezzi termini, che questo Papa è indigesto a molti:
A) Ad una certa parte della politica e quindi della stampa che tiene bordone a costo di manipolare i discorsi, a costo di far dire al Papa cosae che non ha mai detto, oppure a costo di impedirgli di parlare.
B) Ad un aparte del clero. Si carissimi anche li c'è qualcuno o più di qualcuno che mal digerisce questo Papa ne abbiamo avuto la prova con l'uscita del Summorum Pontificum e non ultime le contestazioni all'iniziativa di Ruini di portare in piazza tutti coloro che a questo Papa vogliono bene e ne hanno stima e rispetto. Vedi le dichiarazioni meschine di Plotti. E che dire di coloro e parlo per esperienza personale, che si vantano solo perchè hanno qualche parente prete, oppure sono stimatori Frisiniani di dire che la chiesa sta tornando indietro si sta chiudendo. Tutto questo succede perchè diil vero nome di Benedetto XVI è Joseph Ratzinger solo questo è il motivo e che dire di quelli che ancora penosamente e dando esempio di grettezza mentale e di inaudito razzismo lo bollano ancora ed in modo dispregiativo come il Tedesco? Questa è la realtà cari amici del Blog; ma io, personalmente proprio da questo blog, non solo sono vicina a Gianluca in questo momento ma, mi sento in dovere di essere ancora più vicina e di testimoniare con ancora più amore, riconoscenza, stima, gratitudine e rispetto, tutta la vicinanza ed il mio costante supporto al mio Papa Benedetto XVI; infischiandomene altamente di chi non lo apprezza e di chi non lo affianca come dovrebbe; e dicendo a tutta quella parte del clero che non ama Questo Papa, che è ora che lascino da parte il loro rancore ed il loro risentimento ubbidendo non per simpatia ma, per la promessa che un giorno fecero al Vicario di Colui che ha creato la chiesa senza colore politico e senza idealismi laceranti.
Eugenia

gemma ha detto...

Purtroppo Eugenia ha ragione ma è difficile riuscire a farsi ascoltare senza preconcetti quando il giorno dopo l'elezione vieni presentato al mondo come il pastore tedesco o il rottweiler di Dio, il rigido custode della fede, il responsabile di tutto ciò del precedente pontificato che non era piaciuto.
Le hanno provate tutte: il presunto passato nazista (anche da pulpiti che loro malgrado avevano simpatizzato per la repubblica di Salò); la ridicolizzazione pagliaccesca e caricaturale della sua persona (travestite da arte e libertà di satira); la timidezza e lo scarso istrionismo svenduti per freddezza teutonica; il suo rispetto per la tradizione dei Padri vissuto come mortificazione del proprio senso di modernità; lo sguardo a Cristo in una singola celebrazione trasformato in arroganti spalle ai fedeli; la mortificazione di ogni discorso ragionato ridotto a slogan per chi ha fretta e ormai si accontenta dei titoli, anche per commentare . In un mondo che è per lo più immagine, tutto ciò può purtroppo assumere rilevanza e per chi vuole proporsi sul piano del dialogo ragionevole e dei contenuti non esserci spazio. Non 'c'è posto per il confronto delle idee laddove queste vengono continuamente distorte ed estrapolate senza seguirne il filo logico. E, cosa grave, e mi dispiace dirlo, nessuno degli ultimi pontificati viene oggi giudicato obiettivamente sul piano dei contenuti reali, perchè al di là di ciò che ci viene mostrato e si vuol far apparire, Giovanni XXIII non era solo il Concilio (che non sappiamo come avrebbe interpretato) e Giovanni Paolo II non è stato solo uno strenuo difensore della pace (a cui forse è stato negato il nobel perchè da alcuni considerato lui, allora, per altri versi oscurantista e reazionario), così come Benedetto XVI non è solo l'ex custode della dottrina della fede.
Forse Raffaella dovrebbe creare anche un piccolo spazio per grandi encicliche e discorsi del passato che, purtroppo, temo siano passati inosservati.

euge ha detto...

Cara Gemma quello che dici è vero e lo hai detto tu stesso dicendo che le hanno provate tutte ed io ci aggiungo che purtroppo, non si fermeranno qui. Il tuo suggerimento a Raffaella è anche il mio; forse facendo un quadro più ampio anche dei precedenti papati attraverso encicliche e scritti di ogni tipo, si vedrà che la line della chiesa è la stessa e deve rimanere tale prechè a mio avviso non possono essere scambiati per aggiornamenti all'epoca che stiamo vivendo, gli stravolgimenti che qualcuno vorrebbe confendendo i propri bisogni con la modernità. Comunque, non nascondiamoci e soprattutto, testimoniamo sempre come e dove possiamo, la nostra vicinanaza al nostro Papa Benedetto.

Utnapishtim ha detto...

A Barile chiedo: lei è stato aggredito verbalmente da Dini l'ematologo?

Anonimo ha detto...

Un ragazzo festeggia il diciottesimo anno pregando per il Papa con la Messa tridentina.
Domenica 24 febbraio a Rapagnano, stupendo paese del fermano alle ore 17,00 nella Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista, sarà celebrata la Solenne Messa della III Domenica di Quaresima, nel rito straordinario, previsto dal Motu Proprio “Summorum Pontificum” del Santo Padre Benedetto XVI organizzata da alcuni studenti di Scuole Superiori, e particolarmente da Matteo ... in occasione del suo 18° compleanno.
Matteo, catechista ed animatore liturgico della Parrocchia, ha destinato quanto ha ricevuto in dono per tutta l’organizzazione della solenne Liturgia nell’antico rito latino.
Il giovane studente del Liceo Scientifico di Fermo dopo aver svolto il ruolo di animatore liturgico alla Messa parrocchiale del mattino raggiunge, in motorino, la più vicina stazione ferroviaria per recarsi nei centri marchigiani dove si celebra la Messa del "Motu Proprio" per servirla assieme ad un suo coetaneo.
La celebrazione di Rapagnano, d’accordo con il Parroco, sarà offerta dall’Istituto del Buon Pastore di Roma.
Interverranno anche alcuni Seminaristi e giovani aspiranti al sacerdozio marchigiani e romani.
Il servizio musicale sarà curato dal Coro “San Gregorio Magno” di Magliano di Tenna, diretto dal Maestro Gionni Scriboni.
Sarà presente anche il Presidente Regionale delle Confraternite Marchigiane.
Al termine della Messa assieme al diciottenne Matteo sarà anche festeggiato don Stefano Carusi, originario di Camerino, che sabato 23 febbraio nella Basilica di San Giovanni in Laterano riceverà l’ordinazione diaconale.
Gli ospiti avranno modo di visitare l’antico paese, che vanta numerose testimonianze artistiche e storiche, gustando anche i prodotti tipici locali che la Pro Loco metterà a disposizione.
L’ etimologia di Rapagnano si fa risalire a "Ripa di Giano" . E’ citato da Plinio.
Nel medioevo è stato un castello alle dipendenze di Fermo ed ha dato i natali a Giovanni XVII, eletto Pontefice nel 1003.
Ermeneutica della continuità.

Anonimo ha detto...

conosco barile di persona e mi ha sempre parlato del papà come fosse suo padre...gianluca è una persona che alla gente ha dato tanto e continua a farlo tuttora...la società è però cattiva e ha solo approfittato della sua bontà...quel medico è solo un esempio di come tanta gente ha trattato a c.... in faccia gianluca...cha sarà premiato prima o poi x il suo cuore grande...

Anonimo ha detto...

conosco barile di persona e mi ha sempre parlato del papa come fosse suo padre...quel medido è solo un esempio di come gianluca che ha sempre aiutato tutti è stato spesso ricambiato a c.... in faccia...egli sarà premiato da Dio...mentre persone come quel medico saranno puniti e spero in modo appropiato.