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PIO XII: PAPA, FU SEMPRE CONTRO NAZISMO 'ANTISEMITA E ANTICATTOLICO'
ASCA) - Citta' del Vaticano, 9 ott
Papa Pio XII aveva ''colto fin dal suo sorgere il pericolo costituito dalla mostruosa ideologia nazionalsocialista con la sua perniciosa radice antisemita e anticattolica'': lo ha detto questa mattina papa Benedetto XVI, durante l'omelia della messa celebrata nell'ambito del Sinodo dei Vescovi in occasione dei 50 anni dalla morte di papa Pacelli. Ripercorrendo la sua carriera, papa Ratzinger ha detto che il futuro Pio XII, negli anni '10 e '20 nunzio prima a Monaco di Baviera e poi a Berlino, lascio' in quelle citta' ''grata memoria'' di se', ''soprattutto per aver collaborato con Benedetto XV al tentativo di fermare 'l'inutile strage' della Grande Guerra''. Successivamente, da Segretario di Stato, ''per nove anni fu fedele collaboratore di Pio XI, in un'epoca contrassegnata dai totalitarismi: quello fascista, quello nazista e quello comunista sovietico''. Pacelli divenne papa, ha detto Benedetto XVI, ''proprio quando si addensavano sull'Europa e sul resto del mondo le nubi minacciose di un nuovo conflitto mondiale, che egli cerco' di evitare in tutti i modi: 'Imminente e' il pericolo, ma e' ancora tempo.
Nulla e' perduto con la pace. Tutto puo' esserlo con la guerra'''. Il pontefice ha ancora ricordato l'opera di Pacelli durante la guerra in difesa di Roma: ''Quando, occupata la citta', gli fu ripetutamente consigliato di lasciare il Vaticano per mettersi in salvo, identica e decisa fu sempre la sua risposta: 'Non lascero' Roma e il mio posto, anche se dovessi morire'''.
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