2 agosto 2008

Silenzi e passeggiate, il riposo del Pontefice nell’oasi di Bressanone


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BRESSANONE

Il fratello minore passeggia spedito e, conversando, gesticola. Il maggiore cammina al suo fianco appoggiandosi al bastone; poi il più giovane allunga in braccio a sostenere il più anziano.
Il primo è in divisa d'ordinanza: talare bianca, zucchetto bianco e croce vescovile sul petto; il secondo, più informale, veste pantaloni e clargyman.
Non sono due fratelli qualunque, perché le immagini diffuse dal Centro televisivo vaticano ritraggono il Papa e monsignor Georg Ratzinger, già maestro di cappella dei cantori di Ratisbona, rispettivamente 81 e 84 anni, a passeggio nel giardino del seminario di Bressanone.
La passeggiata nel giardino è stata una costante quotidiana da quando Papa Ratzinger è arrivato in Alto Adige per le vacanze montane, che proseguono tra preghiera, studio e riposo. Durante quella odierna Josef e Georg si fermano anche davanti a una edicola con una statua di legno policromo che raffigura la Madonna che insegna al Bambino il gesto della benedizione. È la copia, di dimensioni ridotte e fatta apposta per le vacanze papali, di una statua del XIII secolo custodita nel museo diocesano di Bressanone. Il Papa, monsignor Georg e il segretario Georg Gaenswein che si è avvicinato nel frattempo, conversano davanti alla statua; poi Benedetto XVI resta un pò in raccoglimento sulla panchina, e le telecamere si allontanano.
Le immagini ritraggono Papa Ratzinger in buona forma e di ottimo umore. Il soggiorno papale prosegue intanto secondo lo schema di privacy e riposo.
Ogni mattina il Papa si sveglia intorno alle 6, celebra la messa, fa colazione e impiega la mattinata tra lettura, conversazione con il fratello e passeggiata nel piccolo parco. E ogni giorno di buon’ora dalla vicina edicola, viene recapitata una mazzetta di giornali italiani e internazionali e dal panificio a pochi passi dal seminario arriva il buon pane all'anice che piace a Ratzinger da quando veniva in vacanza qui prima dell'elezione. Dopo pranzo c'é spazio per il riposo, un pò di tempo speso alla tastiera a suonare l'amato Mozart, ancora passeggiata, lettura e relax.
Dopo cena, la luce nell'appartamento vescovile resta accesa fin verso le 23. Nulla è trapelato finora sui documenti ai quali sta lavorando il Pontefice, che qui ha a disposizione la ricca biblioteca del seminario, quella stessa dove nel '67, nella sua prima volta a Bressanone, allora giovane teologo, tenne un paio di conferenze sul Concilio.

© Copyright Il Cittadino, 1° agosto 2008

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