7 febbraio 2008

Card. Kasper sulla modifica della preghiera per gli Ebrei: "Per un vero dialogo è necessario il rispetto delle reciproche diversità religiose"


Vedi anche:

SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"

Giovani, evangelizzazione, sfida educativa al centro dell'incontro di Benedetto XVI con il clero della diocesi di Roma (Radio Vaticana)

PREGHIERA EBREI, CARD. KASPER: IMPOSSIBILE NASCONDERE DIFFERENZE SU GESU'

La cura del silenzio del cardinale Vanhoye (Rodari per "Il Riformista")

Pochi irriducibili anti Papa. La citazione di Feyerabend attribuita erroneamente a Ratzinger? Non essenziale! Il Papa ha difeso Galileo? Irrilevante!

Tra fede e ragione dialogo che convince: alla Sapienza si analizza il discorso del Papa (Avvenire)

Che delusione i racconti sulle onde neo-guelfe (Cerocchi risponde a Schiavone)

Non è la presenza di Dio ad alienare l’uomo, ma la sua assenza: senza il vero Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, le speranze diventano illusioni...

Preghiera per gli Ebrei, card. Kasper: «Nessuna offesa, il testo è di San Paolo»

Nella nuova preghiera non si chiede più la conversione degli ebrei, ma ci si limita a pregare per loro!

Nuova preghiera per gli ebrei, i rabbini protestano: alt al dialogo

Il traduttore dei libri di Joseph Ratzinger: "Il Papa? Mite, buono di carattere, affabile"

Clamoroso flop della tavola rotonda contro il Papa: solo una trentina di studenti, un pugno di docenti ma tanti giornalisti :-)

Lo accusano di oscurantismo, di incapacità di confrontarsi con gli altri, di essere nemico della scienza. Ma la storia di Ratzinger prova il contrario

Rosso "malpela" il razzismo inaccettabile nei confronti del "teutonico" Ratzinger (non se ne può più...!)

Copia e incolla da Wikipedia: 67 docenti per un errore (il testo integrale dell'articolo dell'Osservatore Romano a cura di Zenit)

Embrione con tre genitori: i commenti di Veronesi, Veca e Binetti (Corriere)

Messa tridentina, scoppia il nuovo caso: l'apertura del Papa agli Ebrei interpretata come un passo indietro!

Assemblea rabbinica italiana: stop al dialogo con i Cattolici

Vocazioni in crisi, il Vaticano corregge l'Osservatore. Vian scherza: «Siamo il giornale del Papa, ma non siamo infallibili»

Il dialogo fra le religioni e la strada dell'ethos comune (Osservatore Romano)

Con il Mercoledì delle Ceneri entriamo in un tempo liturgico "forte" che ci provoca a imprimere un più deciso impulso alla nostra esistenza cristiana

APPELLO PER LA RAGIONE E LA LIBERTA’ IN UNIVERSITA’ CONTRO L'INTOLLERANZA IDEOLOGICA

Nota della Segreteria di Stato sulla preghiera per gli Ebrei del Missale Romanum (Osservatore)

IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

LA VITA DI JOSEPH RATZINGER, parte quarta (a cura di Gemma)

Ratzinger: "Il mio Concilio: ricordi dell'attuale Pontefice" (Reset e Repubblica)

Il cardinale Kasper sulla modifica del Papa alla Preghiera per gli Ebrei: per un vero dialogo è necessario il rispetto delle reciproche diversità religiose

Sta suscitando numerose reazioni la modifica della Preghiera per gli Ebrei nella Liturgia del Venerdì Santo, voluta da Benedetto XVI in sostituzione del testo contenuto nel Missale Romanum pubblicato nel 1962 dal Beato Giovanni XXIII. Uno dei passaggi della preghiera, accolta con sfavore da parte ebraica, riguarda il raggiungimento della salvezza da parte di Israele, una salvezza che passa attraverso il riconoscimento di Gesù Cristo come Salvatore di tutti gli uomini. Per un chiarimento a tale riguardo, Giovanni Peduto si è rivolto al cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani nonché - in seno allo stesso dicastero - presidente dell’apposita Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo:

R. - La storia con gli Ebrei è complessa e difficile e perciò ci sono sempre sensibilità particolari. La preghiera che esisteva nel rito straordinario era un po’ offensiva, perché parlava della cecità. Il Santo Padre ha voluto togliere questo punto, ma ha voluto anche sottolineare la differenza specifica che esiste tra noi e l’ebraismo. In comune abbiamo molto: Abramo, i Padri, i Patriarchi, Mosé... anche Gesù era un ebreo, anche sua Madre, Maria, era una donna ebrea.

Abbiamo molto in comune, tuttavia c’è una differenza specifica: Gesù è il Cristo, vuol dire il Messia, il Figlio di Dio, e questa differenza non si può nascondere. Il Santo Padre ha voluto dire: sì, Gesù Cristo è il Salvatore di tutti gli uomini, anche degli Ebrei. Questo dice nella sua preghiera. E il Patto, l’Alleanza con il Popolo d’Israele è tuttora valida, perché Gesù Cristo l’ha convalidata attraverso la sua morte.

Ma se questa preghiera, ora, parla della conversione degli ebrei, ciò non vuol dire che noi abbiamo l’intenzione di fare “missione”: infatti, il Papa cita la Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, al capitolo 11, dove Paolo dice che “noi speriamo che, quando la plenitudine dei gentili è entrata nella Chiesa, anche l’intero Israele si salverà”, e questa è una speranza escatologica. Non significa che noi adesso faremo missione: noi dobbiamo dare testimonianza della nostra fede, questo è chiaro. Ma io direi questo: in passato, spesso il linguaggio era di disprezzo, come ha detto Jules Isaac, un ebreo famoso. Ora esiste un rispetto nella diversità. Dobbiamo rispettare a vicenda la diversità che esiste fra noi. Ma ora c’è rispetto, non più disprezzo.

D. - Eminenza, da alcune comunità ebraiche questa modifica liturgica è stata considerata un ostacolo al dialogo con la Chiesa. C’è realmente questo pericolo?

R. - Un dialogo presuppone sempre che si rispetti la posizione e l’identità dell’altro. Noi rispettiamo l’identità degli Ebrei; loro devono rispettare la nostra, che noi non possiamo nascondere. Il dialogo si basa proprio su questa diversità: su ciò che abbiamo in comune e sulle diversità. E io non vedo questo come un ostacolo, quanto piuttosto come una sfida per un vero dialogo teologico.

© Copyright Radio Vaticana

3 commenti:

Luisa ha detto...

Tutta la mia stima, e la mia riconoscenza al cardinale Kasper, che con chiarezza e con toni pacati, ha saputo dire certe verità fondamentali.
Auguro che i responsabili ebrei che hanno avuto quelle parole così estreme, ritovino la serenità necessaria.

Anonimo ha detto...

Il Papa non può non desiderare il bene per ogni uomo, e altrettanto dovrebbe fare ogni cristiano. Se dunque i cristiani credono nella dimensione salvifica della fede in Cristo, e con cuore sincero desiderano che quante più anime possibili possano raggiungere la felicità eterna, è giusto e doveroso che preghino affinché coloro che non credono in Gesù possano un giorno credere e dunque salvarsi. Tutto questo non mette minimamente in dubbio la libertà di ciascuno. Degli ebrei come di chiunque altro. Ma sarebbe assurdo negare ai cristiani, e al loro Pontefice, la libertà di compiere un atto d'amore nei confronti dei propri fratelli, pregando affinché essi si salvino.

euge ha detto...

Condivido le parole del cardinale Kasper in tutto e per tutto. Si cerca un dialogo una profonda comprensione oppure si cerca una sottospecie di accordo che salvi capra e cavoli? Lo abbiamo detto e ribadito più volte anche dopo Ratisbona un vero dialogo è possibile prendendo coscenza delle proprie differenze ma, sempre nel reciproco rispetto. Quello che dice anonimo è sacrosanto. Perchè gli ebrei se la prendono tanto se noi cristiani preghiamo per loro? Non ci vedo nulla ne di offensivo e ne di male in questo soprattutto, se può aiutare a comprendersi reciprocamente; se questo non è stato volutamente capito, allora c'è qualcosa sotto che non mi torna e non è soltanto la preghiera che probabilmente è solo un pretesto per creare rotture che a qualcuno fanno comodo e per far passare ancora una volta in modo basso, bieco ed ignobile, Benedetto XVI come un uomo del passato. Svegliatevi!!!! Benedetto XVI è l'uomo giusto e adatto per la sua infinita cultura e sensibilità l'unico in grado di affrontare temi delicatissimi. Peccato, che la grettezza, la ristretezza di certe menti, impedisca di vederlo in questa luce e non in quella ormai diventata insoportabile del cattivo teutonico dal cuore di ghiaccio.
BASTA NON SE NE PUO' PIU' DI QUESTO RAZZISMO ANTIPAPALE.