2 dicembre 2007

Titoli e servizi sull’Onu rischiano di creare una polemica che non c’è


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Speriamo che l'incidente in cui si sono schiantati tg ed agenzie di ieri non si ripeta piu' perche' le parole possono fare molto male e portare a gravi conseguenze (Ratisbona docet...).
R.

IL CASO

Titoli e servizi sull’Onu rischiano di creare una polemica che non c’è

Forzature giornalistiche che «impediscono la corretta recezione del pensiero del Papa». Così, ieri, il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, ha definito le parole usate da alcune agenzie di stampa e da telegiornali per riferirsi all’appello lanciato alle Organizzazioni non governative di ispirazione cattolica da Benedetto XVI.

«Il Papa: il relativismo etico segna spesso Onu e fori mondiali», o, ancora, «Il Papa denuncia il relativismo morale che domina l’Onu», questi i titoli usati dall’Ansa per riassumere il discorso del Pontefice.

Una forzatura su cui padre Lombardi è intervenuto nel pomeriggio ricordando che «Benedetto XVI non ha affermato che il relativismo morale domina le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali ma che spesso 'il dibattito internazionale appare segnato da una logica relativistica'». Nel suo intervento – ha aggiunto il portavoce della Santa Sede – «Benedetto XVI ha ribadito concetti già affermati nel corso del suo Pontificato».

A sottolineare come in realtà le parole del Papa non abbiano instaurato nessuna polemica con l’Onu è stato, ieri sera, anche il portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq, che da New York ha ricordato che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, «pietra miliare delle Nazioni Unite», ha «innestato nel Dna» dell’Onu quegli stessi principi etici che «non sono negoziabili per loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale» e ai quali ha richiamato il Papa. «Dobbiamo fare di più – ha ammesso Haq – ma l’Onu cerca sempre di includere il maggior numero possibile di interlocutori», ascoltando anche «i popoli, le Ong, gli attivisti per i diritti umani e i singoli parlamentari».

«Già nel primo pomeriggio avevo parlato di forzature giornalistiche del discorso del Papa e confermo naturalmente ciò che ho detto – ha dichiarato ancora in serata padre Lombardi ad 'Avvenire' –.

Aggiungo ora che queste sono cose serie e bisogna stare molto attenti a come si danno le notizie, perché le forzature possono mettere in moto dinamiche distorte. Impediscono, infatti, la corretta recezione del pensiero del Santo Padre e possono condurre a conseguenze molto gravi».

© Copyright Avvenire, 2 dicembre 2007

Ratisbona docet...
R.


L'Onu: siamo fondati sui diritti umani.

Le Nazioni Unite nascono «da un accordo tra Stati e si fondano sui diritti dell'uomo. Una delle pietre miliari della sua storia è la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo».
Così il portavoce dell'Onu, Farhan Haq, commenta all'Ansa, quanto detto da Benedetto XVI. Il portavoce ha spiegato che il fine dell'Onu è quello di mediare tra le diverse posizioni, ma avendo sempre presente che «i diritti dell'uomo sono il suo valore fondante». Secondo il portavoce delle Nazioni Unite, il documento firmato a Parigi quasi sessant'anni fa, il 10 dicembre 1948, ha «innestato nel dna» dell'Onu quegli stessi principi etici di cui parla il Papa, e che secondo Benedetto XVI «non sono negoziabili per loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale».

Haq ha sottolineato che le Nazioni Unite, pur essendo una organizzazione dove gli Stati sono i principali protagonisti «ascoltano anche i popoli, le ong, gli attivisti per i diritti umani e i singoli parlamentari. Dobbiamo fare di più ma l'Onu cerca sempre di includere il maggior numero possibile di interlocutori».

Il prossimo 18 aprile il Pontefice visiterà il Palazzo di Vetro. «Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon vuole parlare con il Papa di una grande varietà di argomenti», conclude Haq. L'agenda dell'incontro deve essere ancora discussa in dettaglio, precisa il portavoce, ma Benedetto XVI e Ban Ki Moon potrebbero discutere anche del "relativismo morale" delle organizzazioni internazionali.

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