15 ottobre 2008
Trent'anni fa l'elezione di Karol Wojtyla, Vian: "Da un Paese lontano" (Osservatore Romano)
Vedi anche:
IL MAGISTERO DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DEI PREDECESSORI DI PAPA BENEDETTO XVI
Sinodo, Card. Bagnasco: "Mezzi semplici e piccoli per migliorare l'annuncio" (Sir)
Il Papa: "La Chiesa non è una associazione umana ma Corpo di Cristo, segno della presenza dell'amore di Dio tra gli uomini" (Radio Vaticana)
L'intervento del cardinale Zen al Sinodo: la Cina non abbia paura della libertà religiosa (Radio Vaticana e Sir)
"Tg2.punto divista" (Raidue, ore 23) sulle violenze anti-cristiane in India e Iraq
L'abate di Clairvaux e la Scrittura: "Quel favo di miele dolcissimo spremuto da san Bernardo (Inos Biffi per l'Osservatore Romano)
Il Papa ritorna a Pompei a dieci anni di distanza dall'ultima visita (Radio Vaticana)
Il Papa: "Vediamo che "la Chiesa di Dio" non è solo una somma di diverse Chiese locali, ma che le diverse Chiese locali sono a loro volta realizzazione dell’unica Chiesa di Dio. Tutte insieme sono "la Chiesa di Dio", che precede le singole Chiese locali e si esprime, si realizza in esse" (Catechesi udienza generale)
Una Bibbia in ogni lingua, nuova sfida ecumenica (Muolo)
Le "stranezze" di Bruno Vespa che riesce a parlare di tutti i Papi ma non di Benedetto XVI
Sinodo, gli interventi di Mons. Amato e del card. Bertone (Avvenire)
"Papa Giovanni XXIII: uomo e pastore di pace" (Osservatore Romano)
Sinodo, una donna cinese chiede al Papa di aprire un blog
Il Papa: la Chiesa non è un’associazione, ma una comunità “convocata da Dio” (Asianews)
Il Papa all'udienza: “La realtà della Chiesa va molto oltre le immagini sociologiche”. Splendida catechesi "a braccio"
Benedetto XVI ai Padri sinodali: "La Bibbia chiede l’«ermeneutica della fede», il metodo storico-critico da solo non basta" (Muolo)
I leoni e i cristiani in Iraq (Il Foglio)
Siglato un accordo di cooperazione per la traduzione e la diffusione (Sir)
L’augurio per la beatificazione di Pio XII dimostra la tempra di Benedetto XVI (Tempi)
Il premier indiano Singh: «Puniremo chi brucia chiese» (La Stampa). Ancora silenzio dalle autorità religiose indù e buddiste
Mitra e messale. Così resistono i Cristiani in Iraq (Prezzo)
Maniago: "Sono sbigottito da don Cantini. Ha tradito la fiducia dei fedeli" (Strambi)
Sei temi centrali del Sinodo sulla Parola. Bilancio dopo la prima settimana (Zenit)
Sinodo dei vescovi 2008: gli speciali di Zenit (2)
Vian: "Modestamente io ho un editore infallibile". Un giorno all’Osservatore Romano (Boffi)
Repulisti a Firenze. Il testo integrale della Notificazione sul "caso" Cantini (Magister)
Intervento di Benedetto XVI al Sinodo dei vescovi: "Un metodo completo per leggere e capire la Bibbia" (Osservatore Romano)
Inchiesta di Luigi La Spina: Dal “Santo” al Sacro, la sfida e la missione di Papa Ratzinger" (La Stampa)
SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG
Da un Paese lontano
Nel pomeriggio del 16 ottobre 1978, trent'anni fa, l'elezione del cardinale segnò davvero una svolta nella storia delle successioni sulla cattedra romana. Dopo quasi mezzo millennio - dal tempo cioè di Adriano VI (1522-1523) - il collegio dei cardinali tornò infatti a scegliere come vescovo di Roma un ecclesiastico che non era originario della penisola italiana. E per la prima volta a divenire Pontefice romano fu uno slavo.
Da un Paese lontano, come disse subito Giovanni Paolo II alla città che amava sin dal tempo dei suoi studi e a quel mondo che presto avrebbe cominciato a percorrere da Papa. Con la passione di un mistico immerso nel suo tempo e il vigore di un'età relativamente giovane (e alla quale i conclavi non erano più abituati dal 1846, quando venne eletto il cinquantaquattrenne Giovanni Maria Mastai Ferretti).
Cominciava così un pontificato che, tra quelli dei successori di Pietro, sarebbe stato il più lungo dopo quello, appunto, di Pio IX. Lungo e soprattutto di rilevanza storicamente incisiva nelle vicende dell'ultimo scorcio del Novecento, sino a entrare nei primi anni del nuovo secolo. Secondo una visione della storia che Giovanni Paolo II lasciò trasparire sin dalla sua prima enciclica, dove era disegnato il cammino del cattolicesimo avviato a compiere il secondo millennio.
Nato il 18 maggio 1920 e ordinato prete subito dopo la tragedia bellica scatenata da totalitarismi che conobbe da vicino, Wojtyla fu nel 1958 uno degli ultimi vescovi nominati da Pio XII e durante il Vaticano ii venne promosso arcivescovo di Cracovia da Paolo VI, che lo creò cardinale quarantasettenne. Fu in quegli anni che il giovane ecclesiastico polacco divenne un protagonista di rilievo, anche se non molto conosciuto, della Chiesa cattolica.
Il Papa eletto nel secondo conclave del 1978 dopo la scomparsa improvvisa del predecessore ne confermò senza esitare, assumendo il doppio nome, la scelta di continuità con Giovanni XXIII e con Paolo VI - già da tempo indebitamente contrapposti - e subito ridiede voce alla cosiddetta Chiesa del silenzio soffocata dai regimi comunisti. Quel mondo che il primo Papa slavo contribuì a sgretolare al punto che questa sua azione è il contesto più probabile dell'attentato, non ancora del tutto chiarito, che lo ridusse in fin di vita il 13 maggio 1981.
Giovanni Paolo II, pur minato nel fisico, non morì: visse e vide il 1989, ma anche l'11 settembre 2001, accompagnando le vicende della contemporaneità con un coraggio e una determinazione vissuti e testimoniati sino all'ultimo giorno della sua vita terrena, il 2 aprile 2005, fino all'ultimo respiro. Così, nella memoria del mondo resta l'immagine di quel Papa che trent'anni fa si presentò venuto da un Paese lontano e che subito diede visibilità alla Chiesa cattolica. Grazie soprattutto al moltiplicarsi dei viaggi internazionali che ne resero la figura familiare in ogni parte del pianeta, ma anche con un insegnamento imponente, radicato nell'amore di Cristo e in difesa dell'essere umano: un insegnamento ascoltato anche da moltissimi non credenti e che non resterà senza frutto.
g. m. v.
(©L'Osservatore Romano - 16 ottobre 2008)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento