16 febbraio 2008
Napoli: l'infermiere che ha chiamato la polizia racconta l'atroce scena a cui hanno assistito altre pazienti incinte (altro che attacchi alla 194!)
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Grazie alla segnalazione di Gemma leggiamo cio' che e' veramente avvenuto al policlinico di Napoli. E' evidente che non c'e' nessun caso e nessuna volonta' di intaccare il dettato della legge 194. Il caso e' stato creato ad arte (come sempre piu' spesso accade) dai mass media che ora cercano di rimediare, ma, intanto, il Papa si e' beccato un bel po' di insulti gratuiti, vero Pannella?
Avverto che il racconto che segue e' molto impressionante per cui prego tutti di prestare attenzione e di evitare la lettura se non si e' preparati. Mi riferisco, in particolare, a ragazze e donne in eventuale stato di gravidanza. Seguira' il mio commento.
R.
Il testimone
«Mia la telefonata anonima L'ospedale funziona male»
Fabrizio Caccia
NAPOLI — Appuntamento al casello di Ercolano. C.D.V. ha gli occhiali da sole blu, il pizzetto, un brillantino all'orecchio sinistro e non si fida: «Sono rovinato, mi trasferiranno per punizione...». Dice che quand'era giovane faceva il cinema, «la controfigura di Maurizio Merli» e «il Conte di Montecristo con Depardieu», ma è da anni che il cinema non lo chiama. C.D.V. ha 52 anni, fa il portantino nel reparto di Ostetricia al Secondo Policlinico di Napoli e adesso ha paura. All'inizio, da grande attore, prova a recitare la parte: «Ma no, vi sbagliate, non sono io che lunedì sera ho telefonato alla polizia, io ho solo prestato il mio telefonino a un parente della signora che ha abortito. Era un omone grande, grosso e prepotente...». Insomma, il contrario suo.
Poi, però, dice che lo stanno aspettando in Procura (un'ora e mezzo d'interrogatorio, ieri sera) e al pm Vittorio Russo converrà dire tutta la verità:
«E sì, va bene, sono stato io a telefonare. Perché non è giusto che al quinto piano abbiamo un centro aborti che è costato un sacco di soldi, però a una cert'ora chiude come un ufficio perché vogliono risparmiare sugli straordinari e le donne vengono trasferite negli altri reparti, accanto alle partorienti. E tocca a noi intervenire».
«Se mandate adesso una macchina — aveva detto nella chiamata registrata lunedì dalla Centrale — li prendete 'ncopp'o fatto: quella donna ha abortito nel cesso, con i ferri in mezzo alle gambe...».
«C'erano almeno trenta pazienti che gridavano di terrore — ricorda oggi — perché la signora Silvana S. era uscita dal bagno co ' o criatur' 'mmiez' 'e cosce e scorreva il sangue.
Così siamo intervenuti io e un'altra infermiera che con le forbici l'ha liberata.
Infine, sono arrivati gli agenti. Ma erano gentilissimi, non è stato un blitz, anche se è vero che forse potevano aspettare un giorno in più per interrogarla». «
Io sono l'ultima ruota del carro — conclude furbo C.D.V. — però l'ospedale funziona bene. Ci ho fatto pure nascere mia nipote Martina...».
Alla fine dell'interrogatorio, ieri sera, era assai più sollevato: «Il pm Russo mi ha detto "Grazie di esistere" perché ho avuto il coraggio di dire la verità».
© Copyright Corriere della sera, 15 febbraio 2008
Come si puo' notare da questo incredibile racconto, chi ha fatto la telefonata non aveva alcuna intenzione di creare il caso per mettere in discussione la legge 194!
Egli ha denunciato fatti gravi!
E' INACCETTABILE, cara Turco, che pazienti sottoposte ad aborto terapeutico (con rischio di espulsione del feto in ogni momento) siano messe nella stessa stanza con le partorienti o, magari (peggio!), con donne che hanno una minaccia di aborto.
Questo si' che e' inaudito, care signore firmatarie e caro ministro Turco!
Invece di scendere in piazza o di scrivere appelli offensivi verso il Papa (che, fra parentesi, non c'entra nulla!), forse, si potrebbe fare qualcosa per tutelare la salute delle donne, sia di quelle che decidono di abortire sia di tutte le altre che non devono restare traumatizzate per colpa della disorganizzazione degli ospedali.
Complimenti a questo infermiere che ha avuto il coraggio di denunciare un problema colossale. Complimenti ai poliziotti che hanno fatto il loro dovere con gentilezza e scrupolo ed al giudice che non ha guardato dall'altra parte...
Non e' inaudito che si parli di questi temi. E' invece inacettabile che, nel 2008, una donna debba espellere un feto, da sola, in un bagno fra le urla delle altre ricoverate.
Questo si' che e' il vero scandalo altro che attacchi alla 194!
R.
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8 commenti:
Finalmente la verità sta uscendo,ancora una volta i media si sono fatti complici di una menzogna e la struementalizzazione politica di questa tragedia umana è a dir poco verognosa e vergogna spero stia provando la futura ex-ministro Turco,ch esembra aver una strana visione della salute,ho ancora in mente la sua posizione e le sue decisioni sul cannabis .
Spero che i media e i Tg avranno a cuore di rettificare le false informazioni e ristabilire la verità dei fatti. O sto sognando?
Qui sotto qualche spunto di riflessione:
«"[...] Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...] Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me. [...]"» (da "Nobel lectures", "Peace" 1971-1980, 11 dicembre 1979)
"Noi combattiamo l’aborto con l’adozione. Se una madre non vuole il suo bambino, lo dia a me, perché io lo amo".
(BEATA MADRE TERESA DI CALCUTTA)
"Basterebbe un giorno senza nessun aborto e Dio concederebbe la pace al mondo fino al termine dei giorni."
(SAN PADRE PIO - risposta ad una domanda del Dott.Lotti)
"Mi sembra chiaro come la luce del giorno che l'aborto è un crimine."
(MAHATMA GANDHI)
A me sembra che solo con un po' di buonsenso e senza gli occhiali che distorcono la vista e il cervello, la cosa era abbastanza chiara fin dall'inizio. Eppure abbiamo dovuto sorbirci gli sdegnati commenti.
Oggi Ferrara sul Foglio riporta due articoli di cronaca di Repubblica e del Corriere che raccontano le cose con correttezza, ma, per dirla tutta, dopo la puzza.
Lui dice che le redazioni dei giornali reagiscono così in modo isterico non per malafede, ma perchè hanno una specie di tic e pensano "può essere andata solo così". Una specie di deformazione professionale.
Io non ne sono tanto convinta, dopo tre anni di pontificato e commenti distorcenti di carattere epatico-biliare.
La malafede dei giornali, che rispondono a logiche politico-padronali, è stata palese e inequivocabile, altro che deformazione professionale. Così come palese e inequivocabile è il loro anticlericalismo becero. Dovevano creare un nuovo caso napoletano. Forse per distogliere l'attenzione dall'irrisolto problema "monnezza"? Povera Silvana e povero bimbo.
Alessia
La signora Turco e tutte le femministe da "corteo" dovrebbero riflettere sulla situazione di quell'ospedale, ma nel senso che le donne sono passate dall'aborto clandestino all'aborto nel cesso, e se e' una conquista questa...
Alla faccia del "Pane, amore e sanità" !!!
Le sig.re Turco e Bonino con codazzo di " femministe" al seguito prima di attaccare i Papa e coloro che vogliono la giusta e corretta applicazione della legge 194, si informino su cosa è successo veramente in quell'ospedale............ !
Vergogna a chi ha nascosto per giorni la verità..........
Ma come sappiamo benissimo il diavolo fa le pentole ma , non i coperchi.
Sarò durissima e forse, anzi senza dubbio eccessiva, ma mi viene l`idea di mettere insieme tutte queste donne che gridano, saltano....picchiando sui loro tamburelli, che con sguardi e mimiche agressivi assennano i loro slogans conosciuti,che vorrebbero che l`aborto sia esclusivamente un`affare di donna...che sembrano dimenticare in che cosa consiste il loro diritto, vorrei dunque metterle insieme queste donne, in una sala gigante ,davanti ad un maxi-schermo,sul quale sarebbero proiettate immagini e film, dapprima della vita che si sviluppa, cresce nel grembo materno e in seguito di quelle stesse vite soppresse,diventati corpicini espulsi con violenza dal corpo della loro madre.
Immagini durissime,ma che ci dicono di che barbaria l`essere umano privato della sua coscienza morale è capace.
Non parole, teorie, ideologie, slogans, ma la realtà tragica che si nasconde dietro questo se-dicente diritto .
No Luisa non sei durissima in modo eccessivo sei solo realista. Del resto è quello che è stato visto all'ospedale di Napoli uno scempio che i più ignobili sostenitori di questa ideologia hanno fatto passare per un attacco alla ormai famigerata 194.
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