Il Papa ai parroci e al clero della diocesi di Roma: "La fede non è un peso ma una liberazione per l'uomo" (Osservatore Romano)

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Lo ha ricordato Benedetto XVI ai parroci e al clero della diocesi di Roma, durante l'incontro svoltosi nella mattina di giovedì 7 febbraio nell'Aula della Benedizione.

Dieci domande, altrettante risposte su temi di attualità pastorale: dal dialogo interreligioso, alla presenza della chiesa nelle scuole e tra i giovani; dal servizio diaconale della carità, alla perdita di senso del peccato che caratterizza la società odierna; dall'evangelizzazione, all'emergenza educativa.

Così si è dipanato il colloquio tra il Papa e il clero romano durante la tradizionale udienza all'inizio del tempo quaresimale. Nel saluto del cardinale vicario Camillo Ruini, si è ribadito l'impegno della Chiesa di Roma nella realizzazione del progetto pastorale scaturito dal convegno diocesano del giugno scorso, evidenziando le ricchezze umane e spirituali presenti nella diocesi. La prima domanda è stata rivolta a Benedetto XVI da un diacono permanente. Il Papa ha risposto sottolineando l'importanza del servizio della carità.
Riguardo alla pastorale giovanile Benedetto XVI ha esortato a rilanciare l'opzione in favore della vita e di una condotta esistenziale autenticamente cristiana. Da qui l'invito ai sacerdoti a testimoniare che si può davvero conoscere Dio, essere suoi amici, camminare con lui.
Particolarmente sentito, in una città sempre più multietnica, il tema del confronto con le altre culture e religioni. L'apertura al rispetto, alla collaborazione e all'accettazione dell'altro - ha risposto il Papa - non escludono il dono del vangelo a quanti ancora non lo conoscono. È un richiamo alla recente Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, secondo la quale il lavoro missionario è fondamentale.
Il Pontefice ha citato in proposito quegli appartenenti ad altre religioni che si sentono aiutati dal cristianesimo anche se non si convertono. Per Gandhi, ad esempio, il discorso della montagna è stato un punto di riferimento per tutta la sua spiritualità.

Benedetto XVI ha anche parlato della necessità di ritornare all'essenzialità della parola e dell'immagine per riscoprire la bellezza della fede. Collegandosi al periodo della Quaresima ha perciò invitato a un digiuno dalle immagini, per riaprire il cuore alla Parola viva contro il bombardamento continuo dei mezzi di comunicazione.

Accogliendo rilievi espressi riguardo alcuni aspetti organizzativi dell'Agorà dei giovani svoltasi a Loreto nel settembre scorso, il Pontefice ha invitato a mantenere vivo lo spirito di comunione anche nelle grandi concelebrazioni durante i raduni di massa. L'incontro si è concluso con l'esortazione di Benedetto XVI ai sacerdoti presenti a aiutarsi reciprocamente.

(©L'Osservatore Romano - 8 febbraio 2008)